I nuotatori vengono classificati a seconda del sesso, dell’età e del grado di disabilità; quest’ultimo si suddivide a sua volta in base alla tipologia: le categorie da 1 a 10 sono per disabili fisici ed il numero 1 è la tipologia più grave; gli atleti non vedenti gareggiano nelle categorie 11,12 e 13, infine, la categoria 14 appartiene ai nuotatori con problemi mentali. Ogni categoria è poi abbinata al tipo di specialità che viene classificata con delle lettere: S per lo stile libero, il dorso e la farfalla; SB per la rana e SM per il misto; quindi un nuotatore non vedente gareggia, ad esempio, nelle classi S11 o SB11 o SM11. Il nuoto paralimpico è una delle discipline di punta del movimento degli sport disabili, sia in termini di tesserati, sia per quanto riguarda la scia di medaglie conquistate in ambito internazionale ed in Italia è rappresentato dalla FINP, Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, che è nata nel settembre 2010.