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nuoto paralimpico

Nuoto Paralimpico

Il nuoto paralimpico (o nuoto per persone con disabilità) è una delle discipline sportive più antiche nel mondo dello sport per persone disabili: di fatto fu una delle prime discipline paralimpiche, in quanto fece la sua prima apparizione alle Paralimpiadi di Roma 1960.

Questo sport può essere praticato da individui con diverse disabilità: persone con disabilità visiva, amputate, con compromissione agli arti, con lesioni midollari, con cerebrolesioni e con disabilità intellettive. Le categorie di gara previste sono stile libero, dorso, rana, farfalla e misto, mentre le distanze possono variare dai 50 metri ai 400 metri.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Albinismo, Amputazione arti inferiori, Amputazione arti superiori, Artrogriposi, Cerebrolesioni, Disabilità intellettiva e relazionale, Disabilità visiva, Distrofia muscolare, Malattia di charcot-marie-tooth, Nanismo, Paralisi cerebrale, Paraplegia, Poliomielite, Sclerosi multipla, Sordità, Tetraplegia

Noto anche come Para Swimming o nuoto per persone disabili, nel corso del tempo il nuoto paralimpico è diventato una delle discipline più seguite a livello internazionale. Le regole di gara sono decise dalla Federazione Internazionale di nuoto (oggi World Aquatics), ma sono previste delle specifiche in relazione alla disabilità.

Attualmente la Nazionale italiana è una delle squadre più in forma a livello internazionale, grazie ai numerosi campionati europei e mondiali vinti in pochissimi anni e ai medaglieri sempre più cospicui ottenuti ai Giochi paralimpici estivi.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa del nuoto paralimpico, dalla prima apparizione alle Paralimpiadi a oggi, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, le classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia del nuoto paralimpico

Il nuoto paralimpico è uno sport adattato del nuoto per le persone disabili. È uno degli 8 sport più longevi nella storia delle Paralimpiadi, visto che fece parte della prima storica rassegna paralimpica di Roma 1960. Da allora, tale disciplina sportiva ha assunto sempre più fama, tanto da essere una delle più seguite al mondo.

Alle Paralimpiadi di Roma 1960 parteciparono 77 atleti, tutti con lesioni al midollo spinale, provenienti da 15 paesi (tra cui anche l’Italia), i quali gareggiarono in 62 eventi medaglia. All’epoca la distanza massima per i nuotatori in vasca era di 50 metri e le discipline presenti erano stile libero, misto, dorso e rana.

Il processo di crescita di questa disciplina sportiva è stato repentino e coraggioso. Basti pensare che già alle Paralimpiadi di Tokyo 1964 venne introdotta una staffetta. Quattro anni dopo invece, alle Paralimpiadi di Tel Aviv 1968, ne vennero aggiunte tre all’interno del programma dei Giochi. Poi, alle Paralimpiadi di Toronto 1976, anno in cui venne incluso lo stile a farfalla, il Para Swimming aprì le proprie porte agli atleti con deficit visivo, quindi alle persone cieche e ipovedenti.

Oggi invece il Para Swimming chiama a raccolta tantissimi nuotatori da quasi 100 nazioni in tutto il mondo (basti pensare che alle Paralimpiadi di Tokyo 2021 parteciparono ben 604 nuotatori). Inoltre le distanze delle vasche sono aumentate. Oltre alle Paralimpiadi, è possibile gareggiare ogni due anni nei Campionati del Mondi e nei Campionati regionali (che possono andare in scena ogni due o quattro anni).

Regole del nuoto paralimpico

Le regole del Para Swimming sono decise dalla Federazione internazionale di nuoto (FINA), la cui denominazione dal 2022 è cambiata in World Aquatics. Ai nuotatori è permesso di iniziare la gara in diversi modi: con un tuffo o direttamente in acqua, a seconda delle possibilità date dalla disabilità dell’atleta in relazione al blocco di partenza.

Gli atleti con disabilità visiva hanno la possibilità di essere aiutati da un assistente che tocca la testa dell’atleta con un dispositivo ogni volta che il nuotatore deve fare una virata o sta arrivando alla conclusione della gara. Non è comunque consentito l’utilizzo di protesi o particolari dispositivi di assistenza durante le competizioni.

Il nuoto paralimpico prevede diverse gare maschili e femminili, in cui gli atleti possono competere singolarmente o a squadre, tenendo conto delle classificazioni funzionali legati alla disabilità della persona. Gli stili delle competizioni possono essere a dorso, rana, farfalla, stile libero, misti individuali o staffette.

Classificazioni funzionali del nuoto paralimpico

Grazie alle classificazioni funzionali, le varie competizioni sono divise in base alla tipologia di disabilità, per permettere di creare sfide equilibrate tra tutti gli atleti. Innanzitutto vengono identificate le tipologie di disabilità:

  • da 1 a 10 per i nuotatori con disabilità fisica
  • da 11 a 13 per i nuotatori con disabilità visiva
  • 14 per i nuotatori con disabilità intellettiva

Dopo di che vanno aggiunti dei prefissi, che possono variare in base alla tipologia di gara. Avremo così:

  • S per lo stile libero, dorso e farfalla
  • SB per lo stile rana
  • SM per il misto individuale

Combinando questi due elementi, otteniamo una vasta gamma di classificazioni per le persone con disabilità fisiche, che vanno dai nuotatori con disabilità grave (S1, SB1 E SM1) a chi presenta una disabilità lieve (S10, SB9, SM10).

Insomma, le gare vengono organizzate in base a quant’è decisivo l’impatto della disabilità durante una competizione. Stessa cosa accade nel caso di disabilità visiva. Per cui abbiamo combinazioni con S, SB e SM con i seguenti numeri:

  • 11: atleti con intensità visiva molto bassa e/o nessuna percezione della luce (in questo caso vanno indossati occhialini anneriti durante le competizioni)
  • 12: atleti con un’intensità visiva superiore rispetto alla classificazione precedente e/o un campo visivo con un raggio inferiore a 10 gradi
  • 13: atleti con il deficit visivo meno grave con massima intensità visiva e/o un campo visivo con un raggio inferiore a 40 gradi.

Infine ci sono le classificazioni funzionali S14, SB14 E SM14 riguardanti gli atleti con disabilità intellettiva. In passato era presente anche la categoria 15, che indicava le persone sorde o con problemi di udito.

Chi può praticare il nuoto paralimpico?

Vista l’ampia gamma di classificazioni funzionali permesse, il nuoto paralimpico può essere praticato da persone con svariate condizioni, a cominciare da chi presenta un deficit visivo o fisico.

Nel dettaglio, abbiamo atleti amputati, con compromissione agli arti, con lesioni midollari, con cerebrolesioni, con disabilità intellettive e con nanismo. Resta salva la regola in base alla quale protesi o attrezzature specifiche la propria disabilità non possono essere utilizzate durante le competizioni.

Medaglie alle Paralimpiadi del nuoto paralimpico

Grazie alle informazioni diffuse dal World Para Swimming, scopriamo il ranking generale dei medaglieri delle varie edizioni dei Giochi paralimpici:

ANNOPAESIEVENTI CON MEDAGLIAMASCHIOFEMMINATOTALE ATLETITOP 3 PAESI
196015624532771.  ITA  
2.  GBR  
3.  NOR
196413636533981.  Stati Uniti  
2.  Australia  
3.  Gran Bretagna
196824681611032641.  GBR  
2.  USA  
3.  NED
197233561691102791.  NED  
2.  POL  
3.  RSA
1976341452601033631.  NED  
2.  ISR  
3.  Stati Uniti
1980361912931484411.  POL  
2.  PUÒ  
3.  NED
1984433473491925411.  NED  
2.  USA  
3.  FRA
1988442573441605041.  Stati Uniti  
2.  Svezia
3.  Gran Bretagna
1992561632951924871.  USA  
2.  GBR  
3.  GER
1996501682741834571.  GER  
2.  GBR  
3.  AUS
2000621703562205761.  CAN  
2.  ESP  
3.  GBR
2004611673302295591.  CHN  
2.  GBR  
3.  USA
2008621413232245471.  USA  
2.  CHN  
3.  UKR
2012741483442606041.  CHN  
2.  AUS  
3.  UKR
2016791523292645931.  CHN  
2.  UKR  
3.  GBR
2020 (2021)741463412636041. CHN
2. RPC
3. Stati Uniti

POSIZIONEPAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Stati Uniti d’America283215226724
2Gran Bretagna225255227707
3Olanda185138116439
4Canada164124122410
5Australia136160157453
6Cina139125105369
7Francia120107108335
8Polonia11711586318
9Spagna111125118354
10Svezia11112584320
11Ucraina838080243
12Germania Ovest766758201
13Norvegia725140163
14Germania617361195
15Israele615850169
16Italia496558172
17Giappone413041112
18Brasile403946125
19Danimarca373765139
20Sud Africa34252786
21Russia33263392
22Nuova Zelanda33211771
23Messico31172876
24Ungheria25273385
25Bielorussia2512643
26Islanda24132461
27Austria19131749
28RPC17141849
29Argentina14262464
30Repubblica Ceca1361635
31Rodesia12131136
32Irlanda1111931
33Grecia10171441
34Finlandia7172448
35Unfied Team73717
36Sud Corea72514
37Belgio6161537
38Azerbaijan57012
39Jamaica56314
40Singapore5117
41Colombia49821
42Jugoslavia35917
43Cipro3126
44Romania3104
45Svizzera29819
46Estonia2529
47Uzbekistan24814
48Slovacchia2215
49Perù2136
50Isole Faroe17513
51Egitto13610
52Thailandia1348
53Cuba1225
54Cile1203
55Lussemburgo1203
56Indipendent Paralympic Participants (IPP)1102
57Hong Kong1032
58Kazakistan1012
59India1001
60Kenya1001
61Unione Sovietica011920
62Portogallo0369
63Zimbabwe0235
64Uruguay0145
65Kuwait0123
66Cecoslovacchia0112
67Lituania0112
68Bulgaria0101
69Vietnam0101
70Croazia0055
71Slovenia0022
72Bahamas0011
73Marocco0011
74Trinidad e Tobago0011
75Turchia0011

Nuoto paralimpico in Italia

In Italia il nuoto paralimpico è una disciplina sportiva gestita da FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), la quale ha ricevuto dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) la responsabilità di gestire, organizzare e sviluppare il movimento. Tale Federazione ha una storia recente, in quanto è nata il 25 settembre 2010, ma la sua formazione ha determinato risultati importanti per la Nazionale italiana. L’attuale presidente è Roberto Valori.

Attualmente l’Italia detiene il titolo di Campione del Mondo ottenuto durante i Mondiali di Manchester 2023 con 52 medaglie (26 ori, 15 argenti e 11 bronzi). Un titolo che però era già stato conquistato negli anni precedenti, durante i Mondiali di Funchal 2022 con 64 medaglie (27 ori, 24 argenti e 13 bronzi) e i Mondiali di Londra 2019 con 50 medaglie (20 ori, 18 argenti e 12 bronzi). In pochi anni, la Nazionale italiane è riuscita a laurearsi 3 volte Campione del Mondo.

Incredibili risultati sono stati conquistati anche durante i Campionati Europei, in particolare a Dublino 2018, con un ottimo secondo posto a fronte di 72 medaglie (28 ori, 23 argenti e 21 bronzi) e il primo posto a Funchal 2021 con 80 medaglie (34 ori, 26 argenti, 20 bronzi). Vittoria replicata anche ai Campionati Europei 2024 a Funchal, dove l’Italia ha conquistato 63 medaglie complessive (26 ori, 21 argenti e 16 bronzi), laureandosi ancora una volta Campione d’Europa.

A livello paralimpico, i risultati più importanti sono arrivati dalle Paralimpiadi di Londra 2012 con 7 medaglie, di Rio 2016 con 13 medaglie e Tokyo 2020 con 39 medaglie, il risultato migliore di sempre per gli Azzurri.

Atleti Nazionale italiana di nuoto paralimpico

La formazione della Nazionale italiana di nuoto paralimpico può variare in base alle convocazioni fatte in relazione a una determinata tipologia di gara (Mondiale, Europeo o Paralimpiade). Di seguito ecco un elenco di nomi degli atleti che complessivamente fanno parte della Nazionale:

Nel sito del World Para Swimming è possibile consultare il ranking mondiale aggiornate al 2023 dei vari atleti in base alle loro categorie: cliccando qui sarà possibile scoprire il World Rankings per ogni categoria.

Dove e come praticare nuoto paralimpico in Italia?

In Italia abbiamo due federazioni che possono gestire giovani ragazze e ragazzi che vogliono iniziare questa pratica sportiva. La FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) è l’ente di categoria che si occupa di gestire questa disciplina paralimpica a livello locale. È possibile scrivere alla stessa Federazione oppure ai vari delegati regionali che operano su tutto il territorio nazionale. Invece ecco i contatti generali:

  • segreteria.finp@pec.it
  • FAX 06.94443216
  • VIA DELLE TRE FONTANE 25/29 – 00144 ROMA (RM)

Poi c’è la FISDIR, la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, che cura i nuotatori con disabilità intellettive. Anche in questo caso è possibile contattare numerosi referenti dell’ente. Mentre i contatti generali sono i seguenti:

  • fisdir-federazione@pec.it
  • Via Flaminia Nuova, 830 – 00191 Roma
  • FAX 06.87973196