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tennis in carrozzina

Tennis in carrozzina

Il tennis in carrozzina è uno sport molto inclusivo, in quanto permette ad atleti con disabilità e normodotati di gareggiare insieme. Questo sport nacque nel 1976, ma entrò ufficialmente nelle Paralimpiadi solamente nell’edizione del 1992. Il tennis paralimpico è l’equivalente del tennis olimpico, e le differenze a livello di regole di gioco sono pressoché minime.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Albinismo, Amputazione arti inferiori, Amputazione arti superiori, Diplegia spastica, Disabilità intellettiva e relazionale, Paraplegia, Poliomielite, Sordità, Spina bifida

Il tennis in carrozzina, conosciuto a livello internazionale come Wheelchair Tennis, è uno sport molto inclusivo, in quanto permette ad atleti con disabilità e normodotati di gareggiare insieme. Così come alle Olimpiadi, anche alle Paralimpiadi le misure del campo e l’altezza della rete sono le stesse. In Italia questa disciplina sportiva è arrivata grazie al lavoro e agli sforzi di alcuni atleti di tennistavolo.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa del tennis in carrozzina, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, se son previste alcune classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia del tennis in carrozzina

Il tennis in carrozzina nasce nel 1976 su intuizione di Brad Parks e Jeff Minnebraker. Rimasto paralizzato a seguito di un incidente durante una gara di sci acrobatico, l’allora 18enne Parks incontrò l’atleta con disabilità Minnebraker, il quale aveva costruito una carrozzina per giocare a tennis. I due decisero così di creare questo sport e promuoverlo lungo la costa occidentale degli Stati Uniti d’America.

Nel 1983 la Francia organizzò il primo torneo internazionale di tennis in carrozzina a Parigi, noto come l’Open d’Antony, grazie anche al lavoro di Jean-Pierre Limborg, il primo atleta a partecipare a un torneo di questa disciplina sportiva negli USA.

Già prima però, nel 1980, venne fondata negli USA una federazione di categoria, la National Foundation Wheelchair Tennis. Un anno dopo invece venne creata la Wheelchair Tennis Players Associations, al fine di promuovere la disciplina in tutto il mondo.

La prima volta che questo sport entra alle Paralimpiadi è a Seul 1988 come disciplina dimostrativa, ma diverrà parte integrante della rassegna a Barcellona 1992. Grazie invece alle Paralimpiadi di Sydney 2000, lo sport venne introdotto anche nei quattro tornei del Grande Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. Invece ad Atene 2004 fu aggiunta la categoria Quad nei Giochi paralimpici.

Attualmente il tennis in carrozzina viene disputato all’interno dei seguenti tornei: Paralimpiadi, FESPIC Games, Grande Slam, Masters, ITF Super Series, ITF 1 Series, ITF 2 Series, ITF 3 Series e ITF Futures Series.

Regole del tennis in carrozzina

Il tennis in carrozzina o paralimpico è l’equivalente del tennis olimpico, per cui le regole non cambiano poi così tanto tra le due discipline sportive. L’eccezione principale riguarda l’impiego della carrozzina sportiva o l’utilizzo di una serie di ausili che permettono all’atleta di rimane saldo alla sedia.

La stessa carrozzina viene considerata come estensione del corpo dell’atleta, per cui le regole che si applicano sul corpo del giocatore valgono anche per la carrozzina. Inoltre viene permesso alla palla di rimbalzare due volte prima che il giocatore la colpisca (regola introdotta solamente nel 1999). In aggiunta le categorie delle competizioni previste dal tennis in carrozzina sono due:

  • OPEN: tornei maschili e femminili separati, dove possono gareggiare atleti con paraplegia o amputati, cioè che presentano una menomazione permanente di una o entrambe le gambe e con una funzionalità delle braccia;
  • QUAD: donne e uomini possono gareggiare insieme, per atleti che presentano limitazioni aggiuntive nel braccio da gioco. Per cui questa categoria è aperta ad atleti quadriplegici o con maggiori difficoltà di movimento tali da limitare l’uso della racchetta e della carrozzina.

Classificazioni funzionali del tennis in carrozzina

Non esistono delle vere e proprie classificazioni funzionali in questa disciplina sportiva, tuttavia gli atleti vengono divisi tra loro in base alle due categorie di torneo: semplificando, abbiamo l’Open, che riguarda chi ha disabilità agli arti inferiori, e il Quad, che riguarda chi presenta disabilità sia agli arti superiori che inferiori.

Chi può praticare il tennis in carrozzina?

Il tennis in carrozzina dà la possibilità di partecipare a persone che presentano diverse disabilità. Principalmente atleti con paraplegia, quadriplegia o equivalenti, con menomazioni agli arti inferiori o disabilità fisiche che limitano i movimenti. È fatto obbligatorio per tutti gli atleti gareggiare sulla carrozzina.

Medagliere paralimpiadi del tennis in carrozzina

Il medagliere paralimpico di questa disciplina sportiva vede al primo posto l’Olanda, seguita da Stati Uniti e Francia. Al momento invece l’Italia ancora non ha vinto una medaglia. Di seguito la classifica completa aggiornata alle Paralimpiadi di Tokyo 2021:

POSIZIONEPAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Paesi Bassi23151351
2Stati Uniti67619
3Francia64717
4Australia57315
5Giappone42612
6Gran Bretagna39820
7Svezia1203
8Israele1124
9Germania0145
10Thailandia0101
11Belgio0011
12Svizzera0011

Invece il ranking mondiale del tennis viene aggiornato periodicamente, per cui spesso le classifiche possono cambiare anche di settimana in settimana. Perciò vi consigliamo di visitare il sito dell’IFT Tennis per restare aggiornati.

Il tennis in carrozzina in Italia

In Italia la gestione di questo sport è affidata alla Federazione Italiana Tennis, riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico nel 2010. Come racconta la Federazione Italiana Tennis e Padel, il tennis in carrozzina è approdato nel Bel paese nel 1987 grazie al lavoro di alcune persone impiegate in un altro sport.

Enrico Rindi, Massimo Porciani, Alessio Focardi e Silvano Biagi, quattro ragazzi con paraplegia e giocatori di tennistavolo, incontrarono Giovanni Cantaffa, un calabrese emigrato in Svizzera, il quale introdusse i 4 alla pratica del tennis. A oggi il tennis conta almeno 170 giocatori agonisti e l’Italia è uno dei principali paesi organizzatori di tornei internazionali di settore.

Dove e come praticare tennis in carrozzina in Italia

Nel Bel paese questa disciplina sportiva è gestita dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. Al fine di contattare la Federazione nel caso in cui voleste iniziare a praticare questo sport, è possibile consultare la sezione “Contatti” del loro sito alla pagina dedicata.

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