Alessia Berra nasce il 17 gennaio del 1994 a Monza, in Brianza. Inizialmente legata alla FIN si avvicina al nuoto paralimpico nel 2015. Gareggia con gli ipovedenti, categorie S12, SM12 e SB12, essendo affetta da una maculopatia. La sua società di appartenenza è la Polha Varese. Ama viaggiare, le piace la musica rock e i romanzi di Ken Follett. Si allena quattro ore al giorno in acqua più l’allenamento specifico in palestra. L’obiettivo è sempre lo stesso, abbattere i propri limiti e migliorarsi in continuazione.
Completati gli studi in Scienze motorie ha conseguito la specialistica in Scienze delle attività motorie preventive e adattate. Ha avviato progetti di sport inclusivo in alcune scuole (dalle elementari alle superiori) e società sportive tra Milano e Monza.
Le sue gare sono i 50m stile, i 200 misti, i 400 stile e i 100 farfalla. Fa il suo esordio con la maglia azzurra ai mondiali di Glasgow nel 2015. Ai campionati europei di Funchal raggiunge il terzo posto nei 100m farfalla e nei 100m dorso stabilisce anche il nuovo primato italiano.
“Quando la forza muore buttaci il cuore” è il suo motto.
Rio 2016 è stato il suo esordio in una paralimpiade. Tokyo2020 sarà la sua seconda paralimpiade e i 100 farfalla, 100 dorso e 100 stile libero saranno le specialità nelle quali la vedremo gareggiare.
Questa sarà, come per tutti gli altri atleti, una paralimpiade diversa ma comunque importante. Ad oggi è più consapevole delle sue potenzialità e non vede l’ora di poterle mettere in atto in un confronto come quello delle paralimpiadi.