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Chi sono i portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024?

Redazione:

Stai vedendo la Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi di Parigi 2024 (qui la guida completa) e non riconosci chi sono gli atleti portabandiera dell’Italia? Lei si chiama Ambra Sabatini, lui Luca Mazzone, e sono stati annunciati qualche mese fa dalla Giunta del Comitato Italiano Paralimpico su proposta del presidente del CIP Luca Pancalli.

Entrambi sono due campioni paralimpici italiani, che nel corso della loro storia sportiva hanno dato lustro al Bel paese attraverso le loro prestazioni. I due atleti fanno parte di due discipline separate: atletica paralimpica per Sabatini, nuoto paralimpico prima e paraciclismo oggi per Luca Mazzone. Scopriamo le biografie dei due protagonisti.

Chi è la portabandiera dell’Italia Ambra Sabatini alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Ambra Sabatini è nata il 19 gennaio 2002 a Livorno, in Toscana, e all’età di 17 è rimasta coinvolta in un incidente stradale causato da un auto proveniente dal senso opposto di marcia, mentre la giovane era in scooter con il padre. Fin da piccola, Sabatini ha sempre praticato sport, tra cui atletica, pattinaggio e pallavolo. Dopo l’amputazione della gamba sinistra fin sopra il ginocchio, la giovane si avvicina al mondo paralimpico, prima provando nuoto e ciclismo, per poi tornare al suo grande amore, l’atletica, nella categoria T63.

Alla sua prima partecipazione paralimpica, quella dei Giochi di Tokyo 2020, Ambra Sabatini si fa subito notare, stabilendo il record del mondo con un tempo di 14” 11 nei 100 metri, precedendo le connazionali Martina Caironi e Monica Contraffatto. Tutte e tre le italiani conquisteranno rispettivamente l’oro, l’argento e il bronzo, una vittoria sancita anche da una foto simbolo che ha fatto il giro del mondo, tanto da diventare storia.

“Venivo da un record mondiale, poi tutta la stagione mi sono mantenuta su una media molto alta in una situazione in cui volevo far vedere che potevo puntare la medaglia. Ma avevo poca esperienza, avevo timore. Poi ho deciso di lasciarmi andare, e meglio di così non poteva andare”, ha raccontato la campionessa in carica dei 100 metri nel nostro podcast.

E sul gesto delle Charlie’s Angels, la cui icona fotografica è diventata virale in tutto il mondo, Sabatini ha svelato un retroscena: “In realtà è partita da Monica [Contraffatto, ndr]. Ci chiedevamo quale coreografia fare se fossimo arrivate tutte e 3 assieme. Martina dice il Can-Can, poi Monica dice di fare le Charlie’s Angels. A me non era venuta in mente nessuna proposta”.

Leggi anche: Tutte le medaglie dell’Italia alle Paralimpiadi estive

Chi è il portabandiera dell’Italia Luca Mazzone alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Luca Mazzone nasce a Terlizzi (Bari, Puglia) il 3 maggio 1971 ed è uno dei veterani tra i 141 atleti italiani paralimpici che prenderanno parte alla spedizione francese. Nel 1990, all’età di 19 anni, rimane coinvolto in un incidente di un tuffo a Giovinazzo che lo rende tetraplegico.

Da sempre Mazzone ha praticato sport, come body building, pugilato e calcio, ma una volta che si è avvicinato al mondo paralimpici inizia nuoto. Alla sua prima partecipazione alle Paralimpiadi di Sydney 2000 porta a casa due argenti (50 metri e 200 metri stile libero) nella categoria S4.

A Pechino 2008 annuncia il suo ritiro da questa disciplina sportiva, passando poco dopo all’Handbike, in particolare nel ciclismo paralimpico su strada nella categoria MH2. Alle Paralimpiadi di Rio 2016 ha conquistato 2 ori nella crono H2 e nella staffetta H2-H5.

Leggi anche: Medagliere complessivo delle Paralimpiadi: chi ha vinto più medaglie?

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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