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Goalball

Il goalball, noto anche come palla-rete, è uno sport praticato da atleti con disabilità visive, cioè da persone cieche e ipovedenti. Finora è la prima disciplina per persone disabili visivi a entrare nel programma delle Paralimpiadi.

Durante la partita, i giocatori devono lanciare la palla con le mani verso la porta avversaria. Al fine di garantire a tutti di partecipare in maniera equa rispetto al proprio grado di disabilità, è necessario indossare delle mascherine nere sugli occhi. Sono comunque previste le classificazioni funzionali che disciplinano ancora di più le tipologie di atleti.

 

 

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Disabilità visiva

Il Goalball è uno sport dedicato prettamente alle persone con disabilità visiva, così come nel caso del Torball (disciplina sportiva molto simile al goalball) e lo Showdown (con cui condivide delle particolarità). Durante le partite, gli atleti si lanciano una palla che fa un particolare rumore, così da essere udita dai giocatori.

Rispetto ad altre discipline, non esiste uno sport equipollente nelle Olimpiadi, tuttavia la palla-rete per persone disabili è passata alla storia come la prima disciplina per atleti con disabilità visive a entrare nel programma delle Paralimpiadi.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa del Goalball, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, le classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia del Goalball

Tra le varie discipline paralimpiche, il Goalball è senza dubbio una di quelle più antiche. I creatori di questo sport sono l’austriaco Hanz Lorenzen ed il tedesco Sepp Reindle, che inizialmente lo pensarono semplicemente come forma di riabilitazione per i veterani della Seconda Guerra Mondiale. Mentre la conversione in disciplina sportiva vera e propria avvenne durante gli anni Cinquanta e Sessanta.

La svolta decisiva per il passaggio da riabilitazione a pratica sportiva ebbe luogo durante le Paralimpiadi di Heidelberg 1972, quando il Goalball fu inserito nella rassegna paralimpica come sport dimostrativo. Invece il debutto ufficiale come sport di medaglia ai Giochi paralimpici avvenne alle Paralimpiadi di Toronto 1976: fu l’Austria a vincere l’oro ai danni della Germania Ovest, che ottenne l’argento; bronzo per la Danimarca.

Il successo ai Giochi paralimpici permise alla disciplina sportiva di ampliare le proprie potenzialità e di organizzare anche altre competizioni di categoria. Nel 1978 fu creato il primo campionato mondiale a Voecklamarkt, in Austria, che vide ancora una volta sfidarsi tra di loro Germania Ovest, Danimarca e Austria.

A quel tempo però erano allestite gare solamente con squadre maschili, un fatto che cambiò radicalmente durante i Mondiali di Indianapolis (Stati Uniti) del 1982, quando alle donne venne creata la loro competizione di categoria: la prima storica medaglia d’oro fu vinta dagli USA.

Una svolta epocale accadde anche ai Campionati Europei del 1983, disputati a Greve (Danimarca), dove Austria e Danimarca vinsero la competizione grazie alle rispettive compagini maschili e femminili. Insomma, la palla-rete stava diventando una disciplina sportiva affermata.

Ma la conferma definitiva di questo sport si verificò alle Paralimpiadi di New York del 1984, quando la rassegna aprì le proprie porte alle gare delle atlete paralimpiche, con appunto l’aggiunta di un medagliere femminile: in quell’occasione, l’oro fu vinto dagli USA, l’argento dal Canada e il bronzo dalla Danimarca.

Gli anni Ottanta furono un periodo di grande fioritura per il Goalball, tanto che a livello internazionale venne fondata la Federazione Internazionale degli Sport per Ciechi (IBSA), che nel 1981 assunse la gestione di questa disciplina sportiva. Successivamente i Mondiali di categoria furono ospitati in quasi tutto il mondo: nel 2005 a San Paolo (Brasile), nel 2010 a Guangzhou (Cina) e nel 2016 ad Algeri (Algeria).

Regole del Goalball

Le regole della palla-rete sono abbastanza intuitive. Ogni partita è composta da 2 tempi da 10 minuti ciascuno, intervallati da 3 minuti di pause. Si gioca all’interno di una palestra, per cui è uno sport indoor. La vittoria va alla squadra che segna il maggior numero di goal nella porta avversaria.

Nel caso in cui le due squadre dovessero concludere la gara in parità, sono previsti 2 tempi supplementari da 3 minuti con la regola del Golden Gol: il primo che segna, vince. Se durante le fasi supplementari di gioco non dovesse essere segnato nessun gol, sono previsti 3 tiri liberi per decretare il vincitore. Ogni squadra può richiedere 2 time-out da 45 secondi per partita, 1 durante i tempi supplementari.

Invece il campo da gioco è 18×9 metri ed è diviso in 3 zone: una d’attacco, una neutra e una di difesa. Durante la gara, i giocatori vengono bendati – e ciò permette anche agli atleti normodotati di poter prendere parte a una partita.

Come abbiamo anticipato all’inizio di questa guida, la palla da gioco presenta al suo interno delle campanelle, grazie alle quali emette un suono per essere rintracciata dai giocatori.

Tale suono viene propagato da 8 fori presenti sulla sfera, che permettono alla palla di emettere un rumore mentre rotola. In termini visivi, la palla assomiglia molto alla sfera usata durante le partite di basket: tuttavia rimbalza molto poco e pesa 1,250 chilogrammi.

Ogni partita di Goalball è gestita da arbitri, annotatori, segnatempo e giudici di linea. In particolare, sono presenti 2 arbitri che controllano il rispetto delle regole del gioco; 2 segnatempo che controllano i tempi effettivi di gioco, gli intervalli, i tempi di attacco e di squadra; 2 annotatori, che si occupano di registrare i goal segnati e il numero di possessi di ciascuna squadra; e 4 giudici di linea, che devono controllare le aree e la regolarità degli spazi in campo.

Classificazioni funzionali del Goalball

Questa disciplina sportiva è praticata principalmente dalle persone con disabilità visiva, ma può essere aperta anche alle persone normodotate, in quanto una delle regole del gioco prevede che i giocatori indossino degli occhiali scuri, allo scopo di giocare tutti come fossero ciechi assoluti.

Parlando strettamente degli atleti con disabilità, il Goalball ammette solo giocatori che presentano un’intensità visiva inferiore al 10%. Le classificazioni funzionali prevedono 3 categorie:

  • B1: cecità totale, non viene percepita né la luce né qualsiasi forma. In questo caso, rientrano le persone cieche assolute
  • B2: l’intensità visiva non deve essere superiore a 1/30 dopo la correzione o un campo visivo non superiore a 5 gradi
  • B3: l’intensità visiva non deve essere superiore a 1/10 dopo la correzione o un campo visivo non superiore a 20 gradi

Chi può praticare il Goalball?

In base a quanto abbiamo scritto finora, questa disciplina sportiva è praticata esclusivamente da persone che presentano una disabilità visiva, vale a dire persone cieche e/o ipovedenti.

Vista però la presenza di bende e occhiali oscuranti, anche le persone normodotate possono partecipare a una partita, ma non possono gareggiare in competizioni ufficiali.

Ranking delle medaglie alle Paralimpiadi del Goalball

Nel corso degli anni, il Goalball è cresciuto esponenzialmente in termini di partecipazione di atleti da tutto il mondo. Ciò ha permesso di aprire le porte anche ad altre nazioni che, da diversi anni, tentano di scalare il medagliere e detronizzare lo stra-potere degli Stati Uniti d’America.

Grazie alle informazioni diffuse dall’IBSI, scopriamo quali sono stati i paesi che hanno ottenuto il maggior numero di medaglie, così come i podi delle gare maschili e femminili (dati aggiornati alle Paralimpiadi di Tokyo 2021):

NO.PAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1.Stati Uniti (USA)35412
2.Finlandia (FIN)3205
3.Danimarca (DEN)3148
4.Canada (CAN)2226
5.Germania (GER)2103
6.Cina (CHN)1304
7.Lituania (LTU)1203
8.Giappone (JPN)
Turchia (TUR)
Jugoslavia (YUG)
1
1
1
0
0
0
1
0
0
2
2
2
11.Austria (AUT)
Italia (ITA)
1
1
0
0
0
0
1
1
13.Svezia (SWE)0134
14.Egitto (EGY)0123
15.Brasile (BRA)0112
16.Spagna (ESP)0011
17.Paesi Bassi (NED)0011

Di seguito invece i podi maturati alle varie Paralimpiadi:

GOALBALL MASCHILEOROARGENTOBRONZO
1976 TorontoAustriaGermania dell’OvestDanimarca
1980 ArnhemGermania dell’OvestStati UnitiOlanda
1984 New YorkStati UnitiEgittoJugoslavia
1988 SeulJugoslaviaStati UnitiEgitto
1992 BarcellonaItaliaFinlandiaEgitto
1996AtlantaFinlandiaCanadaSpagna
2000 SydneyDanimarcaLituaniaSvezia
2004 AteneDanimarcaSveziaStati Uniti
2008 PechinoCinaLituaniaSvezia
2012 LondraFinlandiaBrasileTurchia
2016 Rio de JaneiroLituaniaStati UnitiBrasile
2020 TokioBrasileCinaLituania
2024 ParigiIn attesa dei risultatiIn attesa dei risultatiIn attesa dei risultati
GOALBALL FEMMINILEOROARGENTOBRONZO
1984 New YorkStati UnitiCanadaDanimarca
1988 SeulDanimarcaStati UnitiCanada
1992 BarcellonaFinlandiaDanimarcaCanada
1996AtlantaGermaniaFinlandiaStati Uniti
2000 SydneyCanadaSpagnaSvezia
2004 AteneCanadaStati UnitiGiappone
2008 PechinoStati UnitiCinaDanimarca
2012 LondraGiapponeCinaSvezia
2016 Rio de JaneiroTurchiaCinaStati Uniti
2020 TokioTurchiaStati UnitiGiappone
2024 ParigiIn attesa dei risultatiIn attesa dei risultatiIn attesa dei risultati

Goalball in Italia

In Italia il goalball è una disciplina gestita dalla FISPIC, la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi, riconosciuta dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) nel 2010. A livello paralimpico, la Nazionale italiana può vantare un unico oro vinto alle Paralimpiadi di Barcellona 1992, conquistato dalla squadra dell’epoca composta da Natale Castellini, Hubert Perfler, Dario Merelli, Paolo Martini e Roberto Gallucci.

Attualmente nel nostro Paese la palla-rete per le persone con disabilità non è una disciplina molto diffusa: basti pensare che solo nel 2022 è stata creata la prima Nazionale femminile italiana dedicata a questo sport. A livello locale invece ci sono diverse squadre di club. Attualmente la più vincente è l’Omero Bergamo, che nel gennaio 2024 ha vinto il suo sesto Scudetto di fila.

Dove e come praticare il Goalball

In Italia le gestione e l’organizzazione delle attività e dello sviluppo del Goalball sono affidate alla FISPIC, la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi. Nel caso voleste avviare la vostra pratica sportiva nella palla-rete, potete contattare uno dei vari rappresentati della Federazione. Invece, per chi volesse recarsi in sede, l’indirizzo è Piazzale degli Archivi 40 – 42, 00144 Roma.