Goalball, è nata la Nazionale femminile: ecco i nomi delle Azzurre

Redazione:

L’Italia del Goalball ha la sua Nazionale femminile. È quanto annunciato qualche giorno fa dal Comitato Italiano Paralimpico, a cui sono seguiti alcuni dettagli interessanti, come i primi, storici, 2 raduni per consolidare la squadra: il primo già andato in scena a Isera (Trento) lo scorso 23 luglio, il secondo invece previsto per il 6 agosto prossimo a Cenate Sotto (Bergamo).

Ma chi sono le prime campionesse a indossare la maglia della Nazionale femminile di Goalball? Eva Rabanser, Siara Sicher Siara, Magdalena Hofer e Camilla Pezzotta, che sono state convocate dal tecnico Fabio Frigo.

“Il Consiglio Federale è orgoglioso di questo traguardo – ha commentato il presidente della Fispic Sandro Di Girolamo in una nota CIP – con la creazione la Nazionale femminile di Goalball prosegue a gonfie vele il percorso di lavoro e sviluppo delle nostre attività con i giovani sempre al centro del progetto. Proponiamo questa nuova e affascinante offerta sportiva per le nostre ragazze e i ragazzi, il Goalball è una disciplina paralimpica e stiamo creando le basi per gli appuntamenti futuri”.

Breve storia del Goalball

Il Goalball è una disciplina sportiva paralimpica indirizzata a persone con disabilità visiva ed è simile al calcio, sebbene gli atleti possono fare goal utilizzando solamente le mani. Inizialmente, questo sport era stato pensato come attività di riabilitazione per i soldati feriti durante la Seconda Guerra Mondiale, grazie al lavoro di Hanz Lorenzen e Sepp Reindle, ma ben presto prese piede come fenomeno ludico.

Alle Paralimpiadi di Toronto del 1976 si presentò come sport dimostrativo, mentre divenne parte della rassegna nel 1980 alle Paralimpiadi di Arnhem. Invece la prima partecipazione internazionale venne registrata ai Mondiali di Austria del 1978.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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