Tokyo 2020 rinviata: il commento dell’atletica paralimpica italiana

Redazione:

Come ormai sappiamo da diverso tempo, i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 sono stati ufficialmente rinviati a causa dell’emergenza Coronavirus. La decisione è stata presa martedì 24 marzo 2020 ed è stata comunicata direttamente dal Comitato Olimpico Internazionale, insieme al governo giapponese e al Comitato Organizzatore di Tokyo 2020.

Finora, come abbiamo visto, sappiamo che l’evento internazionale riprenderà a partire dal 23 luglio 2021 per le Olimpiadi e dal 24 agosto 2021 per le Paralimpiadi. Una misura che, quindi, ci riconsegnerà tra più di un anno sia Olimpiadi 2020 che Paralimpiadi 2020. In attesa di scoprire maggiori dettagli sulla kermesse, scopriamo cosa ne pensano gli atleti paralimpici di questa posticipazione.

martina caironi su decisione tokyo 2020

Tokyo 2020, le dichiarazioni dei protagonisti dell’atletica paralimpica italaina

Nei giorni scorsi, FISPES ha diramato un comunicato stampa contenente le dichiarazioni ufficiali dei principali protagonisti dell’atletica paralimpica italiana. Per Assunta Legante si tratta di un rinvio “inevitabile. Sarà ancora più bello dopo aver vinto la battaglia contro il virus, riunirsi in un evento del genere e lottare per il tricolore”.

Le fa eco Martina Caironi: “Hanno preso la decisione giusta. In questo periodo ognuno di noi ha potuto toccare con mano la precarietà della vita e anche di alcune certezze che pensavamo di avere”. Ora non resta che “rimboccarci le maniche e affrontare di petto la situazione nuova che si ha di fronte”.

Poi, interviene anche Oxana Corso: “Una scelta sofferta, ma necessaria soprattutto per tutelare la salute di noi atleti”. Dello stesso avviso anche Oney Tapia: “Condivido questa decisione presa nel rispetto di tutta l’umanità. Ringrazio medici, infermieri e forze dell’ordine che stanno lavorando tantissimo per noi. Continuiamo a fare squadra e presto ne usciremo vittoriosi”.

Inoltre, per Monica Contrafatto adesso “la priorità per tutti è superare questo terribile momento”, mentre secondo Giuseppe Campoccio si tratta di una “decisione intelligente, ora dovremmo concentrarci tutti sulla sicurezza, la salute e il benessere di noi stessi, delle nostre famiglie, della nostra nazione e del mondo”.

Infine, interviene sulla questione anche Roberto La Barbera: “Prepararsi per un anno ancora è un motivo in più per cercare di arrivare ancora più forti e motivati per gareggiare per la nostra nazione e anche per tutte le persone che hanno sofferto”.

Presidente FISPES: “La scelta su Tokyo 2020 sottolinea l’importanza della tutela della salute”

Anche il presidente FISPES Sandrino Porru ha commentato favorevolmente la decisione di rinviare le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo 2020. “Lo sport è uno strumento importante – afferma il numero uno FISPES -, spesso determinante per la crescita umana, per quella scuola di vita dalla quale scaturisce il percorso di realizzazione di ciascuno di noi, ma non dobbiamo mai dimenticare il binomio inscindibile tra sport e salute.

Il rinvio delle Paralimpiadi va proprio a sottolineare l’importanza della tutela della salute con la dimostrazione di vicinanza e con sentimento di solidarietà verso chi è stato direttamente colpito dalla pandemia. Sono sicuro che presto usciremo da questo tunnel, pronti a ripartire sempre più determinati verso nuove avventure, orizzonti e importanti traguardi sportivi. Sarà un’altra occasione per andare ‘oltremodoltre’ e poterci finalmente riabbracciare sui campi di gioco”.

Tokyo 2020, parla Pancalli: “Orgoglioso di far parte di questo movimento”

Sul rinvio di Tokyo 2020 ha espresso parere positivo anche il presidente CIP Luca Pancalli: “Orgoglioso di far parte di un movimento che antepone la tutela della salute umana agli interessi economici. Rinviare i Giochi di Tokyo 2020 è un segno di rispetto nei confronti di chi sta perdendo i cari e soffrendo a causa del Covid-19. Che i Giochi possano diventare un momento di rinascita”.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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