I sintomi del Coronavirus sono molto simili a quelli dell’influenza, ed includono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, è riscontrata polmonite, sindrome respiratoria acuta grave e insufficienza renale. Nello specifico, cosa dicono gli esperti?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i sintomi da Coronavirus più noti sono febbre, stanchezza e tosse secca. Ci sono pazienti, però, che possono presentare anche congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea.
Inizialmente, sono segni lievi e sono graduali. Circa una persona su 6 si ammala di COVID-19 e sviluppano difficoltà respiratorie. Tuttavia, l’80% delle persone che hanno contratto la malattia guariscono senza bisogno di cure speciali o specifiche.
Inoltre, il ministero della Salute aggiunge che, nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Vale la pena sottolineare comunque che, ancora oggi, non possiamo parlare di decessi da Coronavirus, ma il COVID-19 rientra tra le patologie che, assieme ad altre pre-esistenti, può portare alla morte del paziente.
Le stime percentuali dei sintomi da Coronavirus
In base alle stime diffuse a cavallo tra febbraio e marzo 2020 dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, possiamo conoscere le prime percentuali attorno ai sintomi da Coronavirus. Di seguito:
- Febbre (83%);
- Tosse (82%);
- Difficoltà respiratoria (31%);
- Dolori muscolari (11%);
- Mal di testa (8%);
- Mal di gola (5%);
- Raffreddore (4%);
- Dolore toracico (2%);
- Diarrea (2%);
- Nausea e vomito (1%).
Da diversi mesi, tra i sintomi è stato riconosciuto anche la perdita del gusto.
Quando compaiono i sintomi del Coronavirus?
Attualmente, il periodo di incubazione del COVID-19 varia dai 2 agli 11 giorni, fino a un massimo di 14 dopo l’esposizione al virus. Al momento, inoltre, sappiamo che ogni persona può ammalarsi a causa del Coronavirus, ma i bambini hanno meno probabilità di sviluppare sintomi gravi.
Il Coronavirus chi colpisce?
Inizialmente, il nuovo coronavirus sembrava colpisse unicamente le persone in età avanzata, chi soffrisse di un sistema immunitario indebolito e chi avesse di malattie pre-esistenti (come diabete, asma, ipertensione o malattie cardiache).
Oggi però sappiamo che il COVID-19 può essere contratto anche dai bambini di età inferiore ai 10 anni. In questo caso, tra i sintomi più comuni sono segnalati i segni gastrointestinali (vomito e diarrea). Come possiamo notare, la presenza di segni così comuni non aiuta a stabilire con certezza il numero preciso delle persone infette.
Sospetto di avere il Coronavirus: quando chiamare il 1500?
Nel caso in cui il proprio organismo manifesti sintomi come febbre, tosse o difficoltà respiratorie dopo esser entrato in contatto con aree a grande diffusione del nuovo virus (come la Cina), è opportuno chiamare il numero gratuito 1500. In alternativa, esistono altri riferimenti telefonici disponibili nel nostro approfondimento.
Inoltre, è consigliato di non dirigersi al pronto soccorso, per evitare di creare assembramenti e, così, rischiare di contagiare altre persone. La prima soluzione è sempre rivolgersi ai numeri di emergenza.
Invece, se i sintomi presenti risultano lievi e recentemente non si è soggiornato in Cina, la soluzioni più idonea è restare a casa fino al decorso completo.
Quando si guarisce dal Coronavirus?
Un paziente guarisce dal COVID-19 quando i sintomi scompaiono completamente, la temperatura si mantiene nei limiti comuni per almeno tre giorni e due tamponi consecutivi, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, risultano negativi.