Le differenze tra sintomi del Coronavirus e dell’allergia stagionale

Redazione:

Come facciamo a differenziare i sintomi del Coronavirus da quelli dell’allergia stagionale? È questa la domanda più gettonata della primavera 2020. Con l’arrivo della bella stagione, e l’inizio della Fase 2, alcuni sintomi tipici delle allergie respiratorie sono ricomparsi. Perciò, per distinguere il Covid-19 dall’allergia dobbiamo guardare i segni.

Quali sono i sintomi del Coronavirus?

Oggi sappiamo che nell’elenco dei sintomi del Covid possiamo trovare numerosi segni tra cui febbre, tosse secca, spossatezza, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola, raffreddore, dolore toracico, congiuntive, perdita del gusto e dell’olfatto, eruzione cutanea, diarrea, nausea e vomito. Nei casi più gravi, infine, abbiamo gravi difficoltà respiratorie, dolore al petto e perdita della facoltà di parole e di movimento.

Una sintomatologia che, in alcuni casi e a seconda della gravità del paziente, può essere facilmente confusa con l’allergia stagionale in fase di diagnosi, ma che ci può aiutare a capire quali sono le differenze

sintomi del coronavirus

Quale differenza c’è tra i sintomi del Coronavirus e l’allergia?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire cos’è un’allergia. Come spiega l’Istituto Superiore della Sanità, le allergie sono “una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, gli allergeni, che possono essere rappresentati da sostanze molto diverse: pollini, polvere, spore, muffe ma anche determinati tipi di cibo, alcuni materiali, acari e altri insetti”.

Tra i sintomi sono generalmente riconosciuti infiammazione delle mucose del cavo oronasale e congiuntivite. Inoltre, abbiamo anche congestione e naso gocciolante, prurito e lacrimazione degli occhi, infiammazione delle mucose, tosse continua e asma.

Dunque, in prima istanza, possiamo dedurre che la febbre è il primo elemento a diversificare i due mondi. Questo segno, infatti, è rarissimo nelle manifestazioni allergiche, mentre è molto comune per il Covid-19. In sostanza, è un elemento necessario per una diagnosi corretta.

Un altro dettaglio che fa la differenza è il raffreddore ‘acquoso’, che si manifesta con l’allergia e non con il nuovo Coronavirus. Discorso diverso, invece, per tosse e congiuntivite, che possono essere ricondotti anche al Covid-19.

sintomi coronavirus o allergia

Allergia e Coronavirus: i consigli dell’ISS

Ma non è tutto qui. L’Istituto Superiore di Sanità ha stilato un elenco di consigli in merito a ciò che bisogna fare nel caso in cui si è incerti sulla manifestazione allergica. In particolare, suggerisce di contattare il medico di base se:

  • non hai mai sofferto di allergie respiratorie, ma hai sintomi tipici (rinite, congiuntivite, oculorinite); 
  • sei un paziente allergico e la terapia abituale non attenua i tuoi sintomi, oppure se ai tuoi sintomi si aggiunge la febbre;
  • hai sintomi dell’allergia o dell’asma bronchiale allergica;
  • hai anche solo uno dei sintomi allergici e/o se hai la febbre.

Nel caso in cui si ha una semplice allergia, invece, bisogna tenere a mente alcune cose:

  • L’uso delle mascherine oltre a proteggere dal coronavirus, può difendere anche da alcuni allergeni quali ad esempio i pollini;
  • Se c’è congiuntivite allergica, si può continuare ad assumere i farmaci prescritti;
  • Portare con sé un kit di automedicazione (chiedere a un medico specialista);
  • Se si sta effettuando un ciclo di immunoterapia specifica per le allergie, non si deve interrompere. Tuttavia, va contattato il medico di base nel caso in cui si pensa di aver contratto il nuovo virus oppure si è stati a contatto con persone che hanno contratto il COVID-19;
  • Se si soffre di asma bronchiale causata da allergeni indoor, si deve prestare maggiore attenzione in questo periodo alle indicazioni per la cura e la prevenzione dell’allergia agli acari, agli epiteli animali e alle muffe;
  • In caso di allergia al lattice, bisogna utilizzare esclusivamente guanti in nitrile;
  • Per le allergie alimentari, si può continuare a seguire le indicazioni del tuo medico curante.

Leggi anche: L’immunità di gregge non ci salverà dal Coronavirus: ecco perché

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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