Family Act, i 7 emendamenti FISH: “Attenzione alla disabilità”

Redazione:

Si torna a parlare di Family Act, si torna a discutere delle varie forme di sostegno destinate alle famiglie – necessarie soprattutto in tempo di Covid. Tale disegno di legge riguarda anche la disabilità, per questo motivo la FISH ha proposto ben 7 emendamenti per equiparare il testo alle attenzione e alle richieste delle persone disabili.

Family Act, le proposte della FISH

In vista della prossima Legge di Bilancio, il Family Act è tornato a essere argomento di cronaca odierna. Di fatto, la FISH è stata convocata in audizione “dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera che ha iniziato l’esame del disegno di legge” così da avere “l’occasione di proporre indicazioni utili a migliorare un testo di importanza epocale e dall’impatto rilevante per le famiglie italiane”. Ma quali sono le proposte di emendamento presentate dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap?

Quali sono le modifiche che apporterebbe la FISH al Family Act?

La FISH ha pubblicato un PDF online all’interno del quale riporta tutte le proposte di emendamento indirizzate al Family Act. Iniziamo con l’articolo 1 (Deleghe al Governo: oggetto e princìpi e criteri direttivi generali):

  • al comma 1 dopo le parole “crescita armoniosa” è inserita la parola “e inclusiva”;
  • ancora, al comma 1 dopo le parole “con il lavoro femminile” è inserita “e i compiti di cura dei propri membri fragili, con disabilità o non autosufficienza”;
  • al comma 2 lettera a) dopo le parole “del numero dei figli a carico” è aggiunto “e il carico di cura”, e alla fine è aggiunto il periodo “e incrementando i coefficienti relativi ai componenti con disabilità o non autosufficienza”;
  • al comma 2 dopo la lettera d) aggiungere una nuova lettera: “d bis) le misure di cui alle lettere precedenti siano messe a disposizione, sulla base di eguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni ai sensi della Convezione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata in Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18”.

Modifiche all’articolo 2 (Delega al Governo per l’istituzione dell’assegno universale e per il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per i figli a carico):

  • al comma 2, alla lettera h) si aggiunga alla fine il periodo. “, né alle maggiorazioni sociali di cui all’articolo 38, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448”. La finalità è escludere dal trattamento chi percepisce il reddito di cittadinanza e per chi potrebbe ottenere l’incremento della pensione di invalidità.

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family act e invalidità

Modifiche all’articolo 3 (Delega al Governo per il riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli):

  • al comma 2 alla lettera b) aggiungere alla fine la frase “anche in presenza di condizioni di disabilità”. L’emendamento riguarda sia la disabilità dei figli che quella eventuale dei genitori.
  • al comma 2 la lettera d) è sostituita dalla seguente: “d) misure di sostegno, servizi di supporto e contributi vincolati allo scopo destinati alle famiglie per le spese sostenute per i figli con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento e BES, comprese spese di diagnosi e cura, fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado; ed anche nell’eventuale frequenza e percorso universitario o di formazione, entro i 25 anni, o fino al completamento di essi”;
  • al comma 2 la lettera e) aggiungere la seguente frase “sono comprese le spese aggiuntive necessarie per servizi, attività e prestazioni di accompagnatori, assistenti personali, educatori o altri operatori in caso di disabilità, ed anche nella frequenza e universitario o percorso di formazione, entro i 25 anni, o fino al completamento di essi”;
  • al comma 2 la lettera f) aggiungere dopo la parola “libri” le parole “anche su supporto digitale” e alla fine “sono incluse le spese aggiuntive necessarie per accompagnatori, assistenti personali, educatori o altri operatori in caso di disabilità”.

Modifiche all’articolo 4 (Delega al Governo per la disciplina dei congedi parentali e di paternità):

  • al comma 1, aggiungere alla fine il seguente periodo. “Sono fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e dell’articolo 42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, salvo disposizioni di maggior favore”.

Modifiche all’articolo 5 (Delega al Governo per incentivare il lavoro femminile e l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro):

  • al comma 2 la lettera a) è così sostituita: “a) aumentare le vigenti quote di detraibilità o la deducibilità delle spese sostenute dal contribuente per dipendenti, assunti con contratto di lavoro subordinato, addetti ai servizi domestici e all’assistenza di familiari, tenendo conto dell’ISEE del nucleo familiare con particolare rilievo alla presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità o non autosufficienti”.

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Modifiche all’articolo 6 (Delega al Governo per sostenere la spesa delle famiglie per la formazione dei figli e il conseguimento dell’autonomia finanziaria dei giovani):

  • al comma 2, lettera a) dopo le parole “libri di testo universitari” inserire le 6 parole, “anche su supporto digitale”;
  • al comma 2, lettera b) è aggiunta alla fine la frase “; sono incluse le spese necessarie per accompagnatori o assistenti personali in caso di disabilità”;
  • al comma 2 lett. c) dopo le parole “non superiore a trentacinque anni” aggiungere e “per progetti di vita in autonomia abitativa o coabitazione per persone con disabilità, senza limite di età”.

Modifiche all’articolo 7 (Procedimento per l’adozione dei decreti legislativi):

  • al comma 1, aggiungere alla fine “e sentito il parere delle organizzazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità”.

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FISH: “Abbiamo mosso il primo passo”

Il presidente della FISH, Vincenzo Falabella, ha commentato le modifiche proposte dalla sua federazione asserendo che “l’idea di famiglia cui ci si rivolge deve includere l’attenzione alla disabilità, alla non autosufficienza, alle situazioni, magari temporanee, di severe patologie che impongono un maggior carico sulle famiglie articolando e calibrando in modo congruo le misure e i servizi di sostegno e di supporto: gli emendamenti proposti hanno questo senso quindi e riguardano bonus, servizi, supporti allo studio, alle generazioni future, alla conciliazione dei tempi del lavoro e della cura familiare. Abbiamo mosso solo il primo passo: dopo l’approvazione della legge delega inizierà l’elaborazione dei conseguenti decreti legislativi e su quelli l’attenzione dovrà essere elevata”.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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