Ultima Generazione, la crisi climatica riguarda anche la disabilità: “Gli altri modi non portano molti risultati”

Redazione:

Ultima Generazione è tornata in azione a Milano. La mattina del 20 febbraio 2023, intorno alle 9, cinque cittadine e cittadini hanno bloccato il traffico in via Luigi Sturzo, portando con sé due striscioni: “Non paghiamo il fossile” e “Stop sussidi ai fossili“, in risposta al crescente utilizzo dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD): secondo un report di Legambiente, nel 2021 l’Italia ha utilizzato 41,8 miliardi di euro per attività, opere e progetti connessi alle fonte fossili, una spesa maggiore del 21% registrata nel 2020.

Tra di loro questa mattina c’era anche Gaetano Giongrandi, ragazzo di 20 anni con displasia spastica originario di Catania (Sicilia) che, imbarcatosi su un aereo, è sceso a bloccare il traffico della città lombarda. Lo abbiamo intervistato per conoscere più da vicino le motivazioni dietro queste azioni.

Come sei entrato in contatto con Ultima Generazione?

“Sono entrato in contatto con Ultima Generazione dopo aver visto i video di determinati blocchi e azioni, ho avuto una sorta di speranza nuova, perché venivo da esperienze di attivismo i cui metodi non mi erano più congeniali. Ultima Generazione ha coniugato la mia voglia di attivarmi per la crisi climatica e i metodi di lotta più congeniali per me”.

Quella di Milano è la tua prima azione?

“Sì, è la prima che ho fatto”.

Cosa si prova nei momenti in cui si scende in campo?

“Oggi ero veramente felice e orgoglioso di fare ciò che ho fatto, soprattutto per il fatto che so che lo sto facendo per un bene superiore, per il mio futuro, per il nostro futuro”.

Durante le azioni ricevete tanti insulti. Tu come hai reagito di fronte a questa rabbia?

“Mi ero preparato a questa evenienza, sono stato abbastanza tranquillo. Più che altro, per alcuni insulti gravi mi sono fatto una bella risata e, anche molto educatamente, ho risposto alle delucidazioni di automobilisti un po’ arrabbiati”.

Che tipo di insulti ti hanno rivolto?

“A me poco o niente, anzi ho notato questa cosa: mi hanno rivolto meno insulti, mentre con gli altri non si sono fatti problemi più di tanto”.

Non pensi che ci siano altri modi per fare tutto ciò?

“Lo pensavo fino a poco tempo fa, ma poi ho visto anche con le esperienze passate che gli altri modi, anche meno invasivi, non portavano molti risultati. Quindi mi sono detto che se all’inizio cambierà poco, è bene provare a fare qualcosa di più. Possiamo anche guardare agli esempi storici di Gandhi o Murter Luther King riguardo i blocchi stradali o altre proteste non violente”.

Voi di Ultima Generazione cosa chiedete?

“Una delle principali richieste è bloccare i finanziamenti del governo ai fossili e alle centrali a carbone. Tra l’altro, un punto su cui ci soffermiamo sono le preoccupazioni che abbiamo sul futuro, per esempio sul mettere al mondo dei figli, avendo la certezza automatica che sarà difficile per la nuova generazione far fronte ai cambiamenti climatici repentini”.

Tu hai viaggiato da Catania a Milano per essere in azione. Qual è la motivazione che ti ha spinto a non restare con le mani in mano?

“Il problema ambientale è la preoccupazione più grande che ho. Ho coscienza di dover far molto di più, di passare dalle parole ai fatti. Spesso ci lamentiamo parecchio, però non passiamo all’azione”.

In merito all’azione, credo sia la prima volta che una persona in carrozzina si butta in mezzo alla strada.

“Ovviamente non mi sono buttato proprio per questioni di praticità, diciamo le emozioni e le difficoltà sono più o meno le stesse. Sono riuscito a fronteggiare tutto più o meno bene, in un buon modo. Non è stato difficile. Poi sono stato aiutato sia nei giorni precedenti l’azione che durante, è stato facile”.

Pensi di prendere parte ad altre azioni?

“Sicuramente sì, prenderò parte ad altre azioni”.

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Cos’è Ultima Generazione?

Ultima Generazione è un gruppo di cittadine e cittadini preoccupati per il presente e il futuro dell’umanità in relazione alla crisi climatica. Attraverso le proprie azioni non violente, Ultima Generazione vuole ottenere l’attenzione mediatica di politica, giornalisti e società civile per aumentare la consapevolezza su una problematica che, ancora oggi, non sembra porti l’intera comunità a pensare a soluzioni pratiche e repentine.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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