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Sitting volley

Il sitting volley è una delle versioni della pallavolo per persone disabili, in questo caso prevede che i giocatori scivolino lungo il campo usando la forza delle braccia, e non devono mai alzare il fondoschiena poggiato a terra. Esistono anche lo standing volleyball e la pallavolo in carrozzina.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Amputazione arti superiori, Paraplegia, Spina bifida

Il sitting volley, conosciuto anche come pallavolo paralimpica, è l’equivalente della pallavolo olimpica. In questo caso però, gli atleti devono mantenersi poggiati per terra nel momento in cui tocca la palla, in posizione seduta.

Rispetto alla versione olimpica, il campo è decisamente più ristretto, così come la rete è più bassa. Attualmente questa disciplina sportiva fa parte della rassegna delle Paralimpiadi.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa del Sitting Volley, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, le classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia del sitting volley

Al fine di raccontare la storia del Sitting Volley, è necessario fare prima un passo indietro. Negli anni Quaranta il dottor Ludwig Guttman introdusse il concetto di sport come strumento riabilitativo presso lo Stoke Mandeville Hospital di Aylesbury, vicino Londra, per i veterani della Seconda Guerra Mondiali. Da questo principio, poi, nacquero i Giochi di Stoke Mandeville, i progenitori delle future Paralimpiadi volute dal dottor Antonio Maglio.

Tra questi però non vi era il Sitting Volley, nonostante la pallavolo fu creata nel 1895 da William G. Morgan, professore di educazione fisica nel Massachusetts (Stati Uniti d’America). Questa combinazione di fattori però ha portato alla nascita della disciplina paralimpica nel 1956 in Olanda, dove venne inizialmente utilizzata come strumento riabilitativo: fautori di questo inizio furono Tammo Van der Scheer e Anton Albers, che misero insieme la pallavolo tradizionale con il Sitzball, uno sport tedesco senza reti che veniva praticato da giocatori seduti.

Contemporaneamente in Inghilterra venne sviluppato lo Standing Volley, una versione della pallavolo praticata in piedi da atleti amputati. Entrambe le discipline corsero insieme verso le Paralimpiadi, tanto che furono inserite nell’elenco degli sport dimostrativi (solo per tornei maschili) nel programma dell’edizione Toronto 1976.

Tuttavia divennero discipline sportive da medaglia solo alle Paralimpiadi di Arnhem 1980 (la prima medaglia d’oro nel Sitting fu vinta dall’Olanda), percorrendo un viaggio parallelo che durò fino ai Giochi paralimpici di Sydney 2000, ultima presenza dello Standing Volley nella kermesse sportiva internazionale: di fatto, da Atene 2004 questo sport venne escluso dalla rassegna, dando ampio spazio al Sitting Volley Femminile, a cui presero parte 6 nazioni. Attualmente questa disciplina sportiva è praticata in 60 paesi.

Regole del Sitting Volley

Il sitting volley è la versione paralimpica della pallavolo tradizionale, per questo motivo i regolamenti sono pressocché identici, sebbene sussistano delle differenze sostanziali. A cominciare dalla rete, alta circa 1,15 metri per le gare maschili e 1,05 metri per le gare femminili. Invece il campo misura 10×6 metri, con una linea di attacco di 2 metri.

I giocatori in campo devono avere le natiche a contatto con il pavimento nel momento in cui toccano la palla. Per cui, non è consentito stare in piedi, alzarsi o fare passi. L’unico momento in cui una breve perdita di contatto è consentita è in due scenari: quando si effettua un gioco difensivo nella zona difensiva per parare una palla e quando si effettua un gioco difensivo in zona anteriore. Invece la palla è di forma sferica, il cui materiale è cuoio vero o sintetico, mentre la circonferenza è di 65.67 centimetri e il peso è di 260-280 grammi.

Ogni squadra può convocare 12 giocatori, inclusi due atleti classificati come persone disabili minimali. I ruoli sono alzatore, centrale, schiacciatore, libero e opposto. Ogni partita si gioca al meglio dei 5 set: per ogni set devono essere raggiunti 25 punti, tranne il quinto in cui ne bastano 15. Così come nella pallavolo paralimpica, gli atleti possono usare il palleggio, il bagher e il servizio (o battuta).

Classificazioni funzionali del Sitting Volley

In linea generale, gli atleti del sitting volley presentano una disabilità fisica che influisce agli arti superiori o inferiori, ma devono comunque essere in grado di muoversi agilmente e in sicurezza mentre sono seduti. All’interno delle classificazioni funzionali di questa disciplina paralimpica, troviamo le lettere VS, che indicano il Sitting Volley. Poi abbiamo i numeri:

  • VS2: Disabilità minima e più abile fisicamente. Atleti che appartengono a questa categoria non possono essere schierati in campo più di 2 alla volta;
  • VS1: Disabilità e meno abile fisicamente.

Chi può praticare Sitting Volley

Questo sport è aperto principalmente a persone che presentano problematiche agli arti superiori o inferiori, ma non solo, in particolare: disfunzione ortopediche, emiplegia, paralisi cerebrale, disturbi neurologici degenerativi.

Medaglie Sitting Volley alle Paralimpiadi

Di seguito l’albo d’oro del medagliere del sitting volley maschile alle Paralimpiadi:

AnnoOroArgentoBronzo
1976OlandaGermania dell’OvestFinlandia
1980OlandaSveziaJugoslavia
1984OlandaGermania dell’OvestSvezia
1988IranOlandaNorvegia
1992IranOlandaGermania
1996IranNorvegiaFinlandia
2000IranBosnia ErzegovinaFinlandia
2004Bosnia ErzegovinaIranEgitto
2008IranBosnia ErzegovinaRussia
2012Bosnia ErzegovinaIranGermania
2016IranBosnia ErzegovinaEgitto
2020IranRPCBosnia Erzegovina
2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024

Di seguito l’albo d’oro delle medaglie del sitting volley femminile alle Paralimpiadi:

AnnoOroArgentoBronzo
2004CinaOlandaStati Uniti
2008CinaStati UnitiOlanda
2012CinaStati UnitiUcraina
2016Stati UnitiCinaBrasile
2020Stati UnitiCinaBrasile
2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024In attesa dei risultati delle Paralimpiadi di Parigi 2024

Di seguito l’albo d’oro complessivo delle medaglie del sitting volley alle Paralimpiadi (aggiornato ai Giochi paralimpici di Tokyo 2021):

RangoNazioneOroArgentoBronzoTotale
1Iran7209
2Germania4239
3Cina3205
4Israele3104
5Bosnia Erzegovina2316
5Paesi Bassi2316
7Stati Uniti2215
8Polonia0224
9Norvegia0112
9Slovacchia0112
9Svezia0112
12Canada0101
12Gran Bretagna0101
12RPC0101
15Finlandia0033
16Brasile0022
16Egitto0022
18Cecoslovacchia0011
18Francia0011
18Russia0011
18Ucraina0011
18Jugoslavia0011
18Totale23232369

Storia del Sitting Volley in Italia

La nascita del movimento italiano di Sitting Volley è pressoché recente. Questa disciplina entra a fa parte della Federvolley solamente nel 2013, istituendo il settore dedicato, che fa capo alla World Paravolley (WPV) ed alla European Paravolley (EPV).

Nonostante la nascita di questo sport è recente, la Nazionale italiana femminile ha già ottenuto importanti risultati: ad esempio alla sua prima partecipazione al Mondiale nel 2018 ha ottenuto il quarto posto, mentre agli Europei del 2019 ha conquistato una medaglia d’argento.

Risultati che permisero alle Azzurre di scrivere una nuova pagina di storia, volando alle Paralimpiadi di Tokyo 2021 per disputare la prima Paralimpiade della loro storia (dove hanno conquistato la 6° posizione). Un traguardo che ha dato lo slancio alla squadra ottenere un nuovo incredibile risultato: alla fine del 2023 l’Italia femminile si è laureata Campione d’Europa.

Atlete della Nazionale italiana di sitting volley

  • Giulia Aringhieri
  • Flavia Barigelli
  • Raffaella Battaglia
  • Giulia Bellandi
  • Silvia Biasi
  • Francesca Bosio
  • Eva Ceccatelli
  • Sara Cirelli
  • Sara Desini
  • Francesca Fossato
  • Roberta Pedrelli
  • Alessandra Vitale

Dove e come praticare Sitting Volley in Italia

Se si è interessati a iniziare un percorso sportivo all’interno di questa disciplina, è necessario fare riferimento alla Federvolley. Per avere maggiori informazioni, è possibile contattate lo 06 3334 9425.