bobsleigh bob paralimpico

Bobsleigh o bob paralimpico (parabob)

Il bobsleigh (bob paralimpico) debutterà alle Paralimpiadi di Pechino 2022. Uno sport molto affascinante definito anche la Formula 1 delle Nevi. L’Italia ha già una squadra, purtroppo mancano gli impianti. Il bob paralimpico è una delle ultime discipline entrata a far parte delle attività della Federazione Italiana degli Sport Invernali Paralimpici.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Potenza muscolare ridotta, Gamma di movimento passiva ridotta, Perdita dell’arto o deficienza dell’arto, Differenza di lunghezza delle gambe, Ipertonia, Atassia, Atetosi, Bassa statura, Deficit visivo, Compromissione intellettuale.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Amputazione arti superiori, Disabilità visiva

Storia del bob per atleti con disabilità

Durante la stagione invernale 2002/2003, gli atleti Aaron Lanningham (mieloleso – USA) e Gary Kuhl (amputazione della gamba al di sotto del ginocchio – USA), con il sostegno dello Utah National Ability Center, furono i primi due piloti a guidare un bob sulla pista di Park City, Utah.

Aaron partì nel suo bob in posizione seduta e Gary diede la spinta iniziale per poi salire pochi metri dopo sullo stesso bob utilizzando la tecnica che tutti almeno abbiamo visto una volta nella vita. In seguito Gary Kuhl ottenne la sua licenza di pilota IBSF e gareggiò nella stagione 2006/2007 nell’America’s Cup Race a Park City contro atleti normodotati. 

Sia Aaron sia Gary parteciparono alla stessa North America’s Cup Race della stagione successiva e alla gara della North America’s Cup Race di Calgary nella stagione 2007/2008. Iniziò in questo modo una serie di attività che hanno contribuito a questo sport di diventare a tutti gli effetti una disciplina paralimpica.

Nel maggio del 2014, l’IBSF è stata ufficialmente riconosciuta dall’IPC quale Associazione internazionale per para-bob e para-skeleton. Il para-bob e il para-skeleton sono state inserite nel programma dei Giochi Paralimpici invernali 2022 di Pechino.

Le prime gare ufficiali per la Para World Cup si sono tenute nel 2014/2015 a Park City, Igls e St. Moritz. Durante la stagione 2015/2016 sono state nuovamente organizzate gare per la Para World Cup a Park City, Calgary, Igls e St. Moritz. Nel marzo 2016 si sono tenuti i primi CM di para-bob e para-skeleton a Park City. Nel settembre 2016, l’IPC ha inserito provvisoriamente il para-bob tra le discipline dei Giochi paralimpici invernali 2022 di Pechino.

Leggi anche: Parabob, prime storiche medaglie internazionali per l’Italia 

Regole del bobsleigh

Il bobsleigh (bob per disabili) scivola con una pendenza del 14-15% nel tunnel ghiacciato fra i 110 e i 140 km orari. La pista, che solitamente è lunga 1200-1500 metri, conta più o meno una curva ogni 100 metri e con diverse angolazioni. Andare a quella velocità non è facile: per curvare bisogna avere mani potenti e sterzare in un battito di ciglia.

L’accelerazione infatti è al massimo e gli errori concessi sono minimi. La gara di bob paralimpico è velocità allo stato puro: una manche infatti può durare meno di 60 secondi. L’Italia è in prima linea con un pilota di prim’ordine: Ivo Ferriani, presidente della Federazione internazionale bob e skeleton. 

Ferriani, 56 anni, azzurro di bob in quattro edizioni dei Giochi olimpici, allenatore delle nazionali di Francia e Canada e manager di Torino 2006, ha spinto per farlo diventare disciplina sportiva: “La mia proposta è stata accolta con entusiasmo dalla Federazione internazionale che ha considerato le grandi potenzialità di questa disciplina che, dal 2022, va ad arricchire il programma di gare dei Giochi paralimpici invernali a cui si aggiungerà anche lo skeleton paralimpico. Ci stiamo lavorando, è ancora presto per parlarne, ma ci saranno belle novità”. Per evitare vantaggi dovuti al peso totale (mezzo più pilota) ci sono dei parametri da rispettare. 

Nel bob paralimpico, i ruoli di pilota e frenatore fanno capo alla stessa persona. Il parabob si rivolge a chi ha una disabilità agli arti inferiori e a chi è in possesso di una buona muscolatura dagli addominali in su. Il bob infatti si guida con la forza della parte alta del corpo. Il Comitato Paralimpico Internazionale riconosce e accetta formalmente gli atleti con dieci tipi di disabilità definiti nel Programma Paralimpico. Gli sport individuali nell’ambito del programma paralimpico forniscono l’idoneità per gli atleti che hanno uno o più di questi tipi di disabilità.

bobsleigh paralimpico

Con quali disabilità si può fare bobsleigh

Di seguito:

  • Potenza muscolare ridotta;
  • Gamma di movimento passiva ridotta;
  • Perdita dell’arto o deficienza dell’arto;
  • Differenza di lunghezza delle gambe: significativo accorciamento osseo in una gamba a causa di un deficit congenito o di un trauma;
  • Ipertonia: aumento anomalo della tensione muscolare e ridotta capacità di allungamento di un muscolo;
  • Atassia: mancanza di coordinazione del movimento muscolare (es. paralisi cerebrale);
  • Atetosi: movimenti sbilanciati, involontari e difficoltà a mantenere una postura simmetrica;
  • Bassa statura (nanismo) – altezza ridotta a causa dell’accorciamento di gambe, braccia e tronchi a causa di un deficit muscolo-scheletrico;
  • Deficit visivo;
  • Compromissione intellettuale.

Su raccomandazione del Comitato Paralimpico Internazionale, il Comitato IBSF Para Sport ha inizialmente limitato la sua idoneità ai soli atleti con uno o più dei primi quattro tipi di disabilità. Gli atleti vengono ulteriormente valutati dagli esperti di classificazione per determinare se soddisfano i criteri di disabilità minima e massima prima di essere classificati come idonei a partecipare agli eventi IBSF Para Sport. La valutazione consiste in una serie di test clinici e osservazioni definiti, ma in termini laici può essere intesa come segue:

“La disabilità minima è quel livello di menomazione che pone l’atleta in un chiaro svantaggio competitivo rispetto alle sue controparti normodotate nello sport. Ad esempio, l’amputazione di una gamba al ginocchio si qualificherebbe, ma probabilmente non lo sarebbe l’amputazione di un solo dito del piede. La disabilità massima è quel livello di menomazione oltre il quale l’atleta non potrebbe più partecipare in sicurezza a questi sport ad alta intensità a causa della sua incapacità di controllare la slitta o di tenersi sulla/nella slitta o per qualche altro problema di sicurezza simile”.

Dove fare bob in Italia

Il bob paralimpico è gestito dalla Federazione Italiana degli Sport Invernali Paralimpici.

Fonte immagine di copertina: IBFS