“Biancaneve”, ci saranno attori con nanismo? L’annuncio di Martin Klebba

Redazione:

Il remake live-action di “Biancaneve e i sette nani” è stato uno dei primi dibattiti di inizio anno, infuocato soprattutto da Peter Dinklage. L’attore, noto per il suo ruolo nella serie televisiva “Il Trono di Spade“, aveva dichiarato in un podcast show di essere rimasto particolarmente deluso dal modo in cui la Disney stava gestendo l’opera.

“Letteralmente senza offesa per nulla, ma sono rimasto un po’ colto alla sprovvista – commentò l’attore statunitense -. Erano molto orgogliosi di aver scelto un’attrice latina per il ruolo di Biancaneve, ma stai ancora raccontando la storia di ‘Biancaneve ei sette nani’. Fai un passo indietro e guarda cosa stai facendo lì. Non ha senso per me. In un certo senso sei progressista, ma stai ancora realizzando quella f*ttuta storia arretrata su sette nani che vivono insieme in una grotta. Non ho fatto nulla per portare avanti la causa dalla mia soapbox? Immagino di non essere abbastanza forte”.

Un’uscita pubblica alla quale la casata dalle grandi orecchie rispose quasi immediatamente: “Per evitare di rafforzare gli stereotipi del film d’animazione originale, stiamo adottando un approccio diverso con questi sette personaggi e ci siamo consultati con i membri della comunità del nanismo. Non vediamo l’ora di condividere di più mentre il film entra in produzione dopo un lungo periodo di sviluppo”. E qualche conferma è arrivata nelle ultime ore, in quanto al FAN EXPO a Denver l’attore Martin Klebba ha diffuso un’importante rivelazione.

“Biancaneve”, Martin Klebba: “Interpreterò Brontolo”

In un video pubblicato da Disney Insider infatti, vediamo l’attore Martin Klebba (noto per alcuni ruoli in “Scrubs” e “Pirati dei Caraibi”) dichiarare di essere uno degli attori che interpreterà i nani di Biancaneve: “Ho appena finito di girare Biancaneve, che uscirà l’anno prossimo – afferma Klebba nel filmato -. Ovviamente interpreto Brontolo. Gal Gadot sarà la Strega, Rachel Zegler la nostra Biancaneve. Quindi venite a vederlo e vi divertirete”.

Al momento non si conoscono ancora i nomi degli altri colleghi che accompagneranno Klebba in questo lavoro, tuttavia è possibile presumere che saranno interpretati da personalità attoriali con nanismo o condizioni simili. Ma ancora non abbiamo alcuna conferma di questa informazione.

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Cosa sappiamo sul remake live-action di “Biancaneve e i sette nani”?

Lo storico primo classico d’animazione della Disney (datato 1937) sta per diventare un live-action, seguendo la strada di altri progetti già realizzati. Al momento l’uscita del film è prevista per il 2023, e vede alla regia Marc Webb e alla produzione Marc Platt. Inoltre sappiamo che sarà anche un musical, componente affidata a Benj Pasek e Justin Paul.

Chi è Mark Klebba?

Martin Klebba è nato a Troy (USA) il 23 giugno 1969. È un attore con nanismo e per questo è alto 1,24 metri. Una delle interpretazioni più note dell’americano è Randall, un personaggio secondario della fortunata serie tv “Scrubs“. Inoltre, Klebba è apparso anche nei panni di Marty in “Pirati dei Caraibi“, facente parte della ciurma di Jack Sparrow.

Altre apparizioni celebri sono state in “Men in Black II”, “Plane of the Apes – Il pianeta delle scimmie”, “Austin Powers in Goldmember”, “Ted 2” e “Space Jam: New Legends”. Nel 1994 è diventato l’individuo con nanismo più veloce al mondo, conquistando i 100 metri in 13,84 secondi. Dal 2011 è sposato con Michelle Dilgard, dalla quale ha avuto due figli.

eaton martin klebba
Martin Klebba con Meredith Eaton (Fonte foto: Wikipedia)

“Biancaneve e i sette nani”, come mai una polemica così accesa?

Più che una polemica, quanto obiettato da Dinklage ha il sapore di un profondo dibattito, visto che storicamente parlando gli attori con nanismo non hanno mai giovato di un’ottima reputazione nel mondo dello spettacolo, in quanto il più delle volte erano (e alle volte sono) discriminati per svariati motivi.

Diversi anni fa un’inchiesta dell’Hollywood Reporter mise in auge quanto negli ultimi 80 anni gli attori con nanismo abbiano dovuto superare soprusi di ogni tipo. Ad esempio nel film “Il Mago di Oz” datato 1939, i 124 mastichini presenti nella pellicola erano interpretati da persone acquistate (nel vero senso della parola) da famiglie contadine.

Nonostante i decenni trascorsi, ancora oggi molti lavoratori dello spettacolo con nanismo sono scritturati unicamente per interpretare ruoli che risaltino la propria disabilità, spesso con tratti puramente goliardici, buffi e negativi. Un dibattito che è stato spesso sollevato in più sedi e da varie personalità, che hanno tenuto a far emergere il punto di vista secondo cui un attore con nanismo non dovrebbe essere relegato a ruoli cinematografici e televisivi in base alla propria disabilità.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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