Riflessioni sul bagno disabili: lottare contro la discriminazione

Redazione:

Il bagno disabili pubblico è un servizio al cittadino, e come tale deve essere garantito nella sua interezza. Tutto ciò, però, non accade. Pensate, ad esempio, quando uscite a cena con gli amici, andate al cinema con la famiglia o siete in viaggio fuori città. Occasioni nelle quali si possono riscontrare non solo delle inaccessibilità gravi, ma anche situazioni al limite dell’assurdo: come il bagno disabili preposto unicamente in quello delle donne.

La (doppia) discriminazione sul bagno disabili

La foto d’apertura del nostro articolo arriva dall’Emilia-Romagna, precisamente da un bar di Perino. Non è un semplice episodio, ma una moda più diffusa di quanto si creda. Anche a Roma, all’interno di una nota catena di fast food, diversi mesi fa, è stata riscontrata una discriminazione simile.

Perché sì, un bagno disabili disposto unicamente nel bagno delle donne è una discriminazione in piena regola. Come mai? Il servizio igienico dedicato alle donne sarà utilizzato in egual misura anche dagli uomini (disabili). In soldoni, né la persona con disabilità e né la donna in sé sono rispettate. La prima figura non è pensata come individuo in senso stresso, la seconda non ha garanzie di trovarsi in un luogo di privacy effettiva.

Sostanzialmente, il bagno disabili non dovrebbe essere un servizio a sé o un loculo da relegare in un angolo. Nel rispetto di ogni tipologia di persona, bisognerebbe ricordare che la distinzione uomo/donna intercorre anche tra i disabili, e come tale andrebbe rispettata.

Da qui per migliorare la Disabilità Positiva

La società contemporanea è formata da un’insieme di ragionamenti grazie ai quali si evolve. Alla base sussiste il rispetto dei diritti umani, riscontrabili principalmente nella garanzia dell’individuo in quanto persona. Un principio basilare nella quotidianità, constatabili in azioni semplici, come andare in bagno.

Di per sé, per i disabili, trovare un bagno accessibile è un’impresa. Se poi la sua disponibilità è ulteriormente limitata, la situazione si aggrava. Bisogna sempre partire da diatribe simili per rendere tangibile la Disabilità Positiva. Piccole (ma grandi) questioni, come la tutela della propria individualità in quanto persona.

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