Il Decreto Rilancio (Dl n. 24/2020, in corso di conversione in legge) ha previsto un incentivo importante in relazione alla Legge Dopo di Noi. All’articolo 104, infatti, si legge che, per l’anno 2020, ci sarà un incremento di 20 milioni di euro per il Fondo nazionale istituito proprio dal Dopo di Noi (legge n. 112/2016).
Legge Dopo di Noi: cosa dice il Decreto Rilancio
In particolare, all’articolo 104 comma 2 del Decreto Rilancio possiamo leggere che:
Al fine di potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, gli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, lo stanziamento del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 22 giugno 2016, n. 112, è incrementato di ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2020.
Insomma, come promesso dal premier Conte qualche tempo fa, in occasione di un intervento al Senato in merito alla Fase 2, qualcosa per le persone disabili si sta muovendo.
Anffas: “Auspichiamo non solo conferma, ma anche aumento”
L’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (Anffas) ha espresso un parere positivo in merito alla previsione d’incremento per la Legge Dopo di Noi. Tuttavia, spera anche che tale misura non solo venga confermata, “ma ne aumenti la dotazione”.
Infine, la Fondazione auspica che “queste ennesime risorse si uniscano a quelle precedentemente disponibili ed ancora non spese, nonché a quelle messe a disposizione da Regioni, Enti Locali ed anche da famiglie, da enti del terzo settore e da privati. Soprattutto l’auspicio è che tali risorse non vadano ad essere disperse con interventi spot o di scarsa efficacia”.
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