Femminicidi: quanti sono i casi in Italia e in Europa?

Redazione:

I dati sui femminicidi in Italia e in Europa ci possono aiutare a quantificare la gravità del fenomeno, sebbene il loro studio è spesso complicato da analizzare. Basti pensare, ad esempio, alle violenze sulle donne con disabilità, le cui statistiche più recenti sono addirittura di 9 anni fa, e non possono quindi darci un quadro aggiornato della situazione.

Come sappiamo, il femminicidio è una forma di violenza di genere, un insieme di violazioni dei diritti umani all’interno del quale rientrano anche la violenza sessuale, la violenza economica, la violenza psicologica e lo stalking. Nella maggior parte dei casi, le violenze avvengono all’interno delle mura domestiche e da parte di persone che hanno un legame familiare/affettivo con la vittima. In particolare, come riporta Openpolis, l’85,3% degli omicidi di donne in Italia vengono commessi da familiare o (ex) partner.

Nonostante il femminicidio sia un argomento di cronaca nera che emerge molto spesso all’interno della nostra società, ci sono ancora diversi vuoti argomentativi che non ci permettono di studiare la questione in una maniera completamente adeguata. Per fare un esempio, oggi risulta ancora molto difficoltoso diffondere consapevolezza sull’esistenza di forme di violenza di genere come quella psicologica ed economica. Sebbene, come afferma Sabrina Frasca di Differenza Donna, “la violenza psicologica è una violenza ancora più diffusa di quella fisica all’interno della coppia”.

Insomma, l’argomento è spinoso e serve ordinare con cura tutti gli elementi a nostra a disposizione. C’è chi l’ha già fatto: un recente report dell’European data journalism network, sotto la direzione del Mediterranean institute for investigative reporting, ha studiato il fenomeno per scoprire quanti femminicidi sono stati registrati in Italia e in Europa.

Femminicidi in Italia e in Europa: alcune premesse

Prima di procedere con lo studio sopracitato, è necessario evidenziare alcune considerazione. In primis, la difficoltà per le donne di denunciare abusi e maltrattamenti, e quindi i dati sulla violenza di genere potrebbero essere decisamente sottostimati rispetto alla realtà.

Inoltre, parlando di femminicidi, in Italia non esiste una legge specifica in materia, ma una normativa che punta a contrastare la violenza di genere, con l’introduzione di aggravanti per determinate fattispecie: tra queste però non rientra il movente di genere, la cui introduzione però era auspicata attraverso il Ddl Zan, poi respinto. Il reato di femminicidio però è presente nell’ordinamento giuridico di Cipro.

In merito allo studio dell’European data journalism network, a tenere banco è proprio la difficoltà di reperire dati, “soprattutto per via della scarsa armonizzazione a livello europeo tra le categorie utilizzate”.

A complicare la situazione è il fattore tempo, soprattutto giudiziario: individuare un colpevole e i suoi movimenti più richiedere molto tempo. Inoltre la pandemia da Covid ha acutizzato il problema: secondo alcune statistiche di Istat, gli aumenti sono stati registrati durante il primo rigido lockdown: +176,9% ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019; +182,2 nel maggio 2020 rispetto a maggio 2019.

Quali sono i dati dei femminicidi in Europa?

Lo studio dell’European data journalism network ha analizzato i casi di femminicidi dei 27 paesi membri dell’Unione Europea e della Serbia, scoprendo però che i dati medi più esaustivi risalgono al 2018: una data dunque che non tiene conto degli effetti della pandemia da Covid-19. Solo nel 2024 saranno pubblicati nuovi dati Eige, che però si riferiranno all’anno 2020.

In base a quanto emerso dall’analisi ricostruita da Openpolis, nel 2018 sono stati registrati 425 femminicidi in 16 stati europei. Le stime di Edjnet e Miir invece ci parlano di 3.232 i femminicidi in 20 stati Ue tra 2010 e 2021. Eppure questi dati sono decisamente lontani da quelli raccolti da Eurostat, che parla di 6.593 omicidi commessi da familiari o (ex) partner.

In base all’elaborazione dei dati di Edjnet e Eurostat, emerge comunque che in Europa il numero di omicidi di donne in ambito domestico da parte di familiari o (ex) partner è molto alto in Lettonia (2,14 ogni 100mila donne), Lituania (0,87 ogni 100mila donne) e Croazia (0,67 ogni 100mila donne). Inoltre è possibile notare che non è stato possibile reperire statistiche da Cipro, Estonia, Belgio, Irlanda, Portogallo, Danimarca, Finlandia, Slovacchia, Polonia, Bulgaria, Lussemburgo e Romania.

Leggi anche: La violenza sulle donne con disabilità esiste: intervista

Femminicidi in Italia: cosa sappiamo?

L'omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto a Senago (Milano) nel maggio 2023, presumibilmente a opera di Alessandro Impagnatiello (l'uomo ha confessato, ma mentre scriviamo manca la sentenza del giudice e le indagini stanno valutando la possibile presenza di un complice) ha riacceso il dibattito sui femminicidi in Italia.

Partiamo da un dato. Come riporta il Viminale, nel 2023 sono 47 le donne uccise, 39 per vittime di femminicidi: una media di quasi 8 al mese. Tuttavia il rapporto è datato 28 maggio 2023, e non tiene in considerazione la vittima di Senago e l'omicidio di Pierpaola Romano a Roma. Complessivamente, gli omicidi registrati nel 2023 sono 129, di cui 37 donne uccise in ambito familiare o affettivo (22 per mano del partner o dell'ex).

Guardando invece ai dati dello scorso anno, in base a quanto segnalato da Openpolis, il ministero dell'Interno ha rivelato che nel 2022 in Italia i casi di omicidio sono stati 319, di cui 125 vittime donne (quasi il 39%): sono 140 gli episodi avvenuti in un contesto domestico, di cui 103 hanno colpito le donne (quasi il 74%). I delitti commessi dall'(ex) partner sono 67, 61 con vittime donne (il 91%). Secondo l'elaborazione dei dati di Edjnet e Eurostat in Italia gli omicidi di donne da parte di familiari o (ex) partner sono 0,32 ogni 100mila abitanti.

In aggiunta Openpolis ha realizzato un'elaborazione su dati Istati dell'incide di omicidi commessi da familiari o (ex) partner in rapporto alla popolazione femminile, scoprendo che il fenomeno è in caso, ma il cui miglioramento è molto lento: segno che si tratta di un problema strutturato all'interno della società. Il dato più alto è del 2013, quando gli omicidi commessi da familiari o (ex) partner furono 0,42 ogni 100mila donne. Nel 2020, come abbiamo visto, il dato è sceso allo 0,32, ma ancora resta all'interno di una forbice molto pericolosa.

Leggi anche: Mondiali di calcio Qatar 2022 e diritti negati alle donne: cosa succede?

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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