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Taekwondo paralimpico

Rispetto a tanti altri sport, il Taekwondo paralimpico è nato recentemente, tant’è che finora è stato protagonista solo a una Paralimpiade, ma è stata già inserita in altre future edizioni. Inizialmente nato per le persone con amputazione agli arti, nel tempo questa disciplina sportiva si è aperta a numerose disabilità.

Il Taekwondo paralimpico, noto a livello internazionale come ParaTaekwondo, è il secondo sport di arti marziali presente alle Paralimpiadi, dopo il Judo paralimpico. La sua prima apparizione alle Paralimpiadi è stata a Tokyo 2020, ma la sua partecipazione è stata già estate alle prossime Paralimpiadi di Parigi 2024 e a quelle di Los Angeles 2028.

All’interno di questa guida, scopriamo la storia completa del Taekwondo paralimpico, quali sono le regole, quali persone con disabilità possono praticare tale disciplina, le classificazioni funzionali e dove si può praticare in Italia.

Storia del Taekwondo paralimpico

Il Taekwondo paralimpico è stato recentemente introdotto nelle Paralimpiadi, anche perché la sua storia è molto recente. Nel 2005 il World Taekwondo ha creato il Para Taekwondo Committee allo scopo di sviluppare questo sport adattato agli atleti di tutte le disabilità.

La prima forma di ParaTaekwondo sviluppata è il Kyorugi, in cui gareggiano atleti con con amputazione alle braccia. Quattro anni dopo, nel 2009, nacque il primo WT World Para Taekwondo Championship a Baku (Arzerbaigian).

Un evento che si consoliderà negli anni grazie ad altre edizioni: a San Pietroburgo, in Russia nel 2010, a Santa Cruz, ad Aruba nel 2012, a Losanna, in Svizzera nel 2013, a Mosca, in Russia nel 2014, a Samsun, in Turchia nel 2015, a Londra, in Gran Bretagna nel 2017 e ad Antalya, in Turchia nel 2019.

L’edizione turca è ancora oggi la più partecipata, grazie alla presenza di quasi 400 atleti provenienti da 69 nazioni, con la prima apparizione di paesi quali Giordania, Arabia Saudita, Senegal, Slovacchia, Svizzera, Tanzania e Uganda.

Già nel 2013 però una Para-Taekwondo Development Task Force, composta da membri del Para Taekwondo Committee e da altre federazioni di categoria, decisero di aprire questa disciplina sportiva ad altre disabilità.

Nacque così il ParaTaekwondo Poomsae (forme di arti marziali) per atleti con disabilità neurologiche, disabilità intellettive e ipovedenti. E così all’edizione di Mosca 2014 si tennero le prime gare di Poomsae aperte alle persone con disabilità neurologiche. Nel 2017 invece iniziò il lavoro per far entrare le categorie sportive per persone ipovedenti, con bassa statura, in carrozzina e sorde.

Il duro e costante lavoro da parte del Comitato di categoria fu ampiamente riconosciuto dal Comitato Paralimpico Internazionale, tanto che il 31 gennaio 2015 il Consiglio direttivo dell’IPC (International Paralympic Committee) decise di introdurre il Taekwondo paralimpico alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 per la prima volta nella sua storia. Così è diventato il secondo sport di contatto presente nella rassegna, dopo il Judo paralimpico, già presente dalle Paralimpiadi di Seul 1988.

Tuttavia i Giochi paralimpici giapponesi aprirono le proprie porte solo al ParaTaekwondo Kyorugi. Attualmente questa disciplina sportiva è stata riconfermata anche per le Paralimpiadi di Parigi 2024 e per le Paralimpiadi di Los Angeles 2028. La gestione a livello internazionale di questo sport è della World Taekwondo Federation.

Regole del Taekwondo paralimpico

Ogni incontro di Taekwondo paralimpico dura 5 minuti e sono consentiti solo calci al tronco, mentre quelli alla testa sono considerati falli e danno un punto all’avversario. La conferma del colpo viene dato da un sensore indossato sul busto dagli atleti.

Per ogni calcio regolare andato a segno, vengono assegnati 2 punti. Invece i calci rotanti possono valere diversi punti: 3 punti nel caso di un calcio con virata di 180 gradi; 4 punti nel caso di un calcio rotante con virata di 360 gradi.

Vincere un incontro è possibile in diversi modi: creare un vantaggio di 30 punti, se l’avversario ha 10 punti di penalità, o conquistando il maggior numero di punti alla fine del tempo regolamentare.

Se invece l’incontro finisce in parità, al tempo supplementare si decide tutto con il Golden Round: vince il primo che segna 2 punti. Se anche qui non esce un vincitore, saranno i giudici a decretarlo in base all’abilità tecnica, al numero di colpi registrati e allo spirito combattivo.

Classificazioni funzionali del Taekwondo paralimpico

Le classificazioni funzionali previste alle Paralimpiadi riguardano unicamente quelle del Kyorugi, l’unica forma del Taekwondo paralimpico ammesso ai Giochi. Si tratta della disciplina che permette alle persone con amputazione alle braccia di gareggiare. In questo senso, abbiamo:

  • K43: atleti con amputazione bilaterale sotto il gomito o perdita di funzionalità in entrambi gli arti superiori
  • K44: atleti con amputazione unilaterale del braccio, o perdita di funzionalità o perdita delle dita dei piedi che influiscono sulla capacità di sollevare correttamente il tallone

Entrambe le categorie sono ammesse alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Inoltre, a seconda del sesso, gli atleti vengono divisi anche in base al peso: uomini nei -61kg, -75kg e +75kg, donne nei K44 49kg, -58kg e +58kg per le donne.

Chi può praticare il Taekwondo paralimpico

Alle Paralimpiadi di Parigi 2024, il Taekwondo paralimpico può essere praticato da persone con amputazione agli arti superiore e con disabilità agli arti. Fuori il contesto paralimpico, viene aperto anche a persone sorde, cieche, con disabilità neurologiche e con disabilità sensoriali.

Medaglie di Taekwondo paralimpico alle Paralimpiadi

Alla prima apparizione paralimpica, l’Italia non è riuscita a conquistare alcuna medaglia. Di seguito il medagliere delle Paralimpiadi:

POSIZIONEPAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Brasile1113
2Iran1102
3Danimarca1001
4Messico1001
5Perù1001
6Uzbekistan1001
7Gran Bretagna0112
8Turchia0112
9Croazia0101
10Egitto0101
11RPC0033
12Argentina0011
13Australia0011
14Cina0011
15Sud Corea0011
16Tailandia0011
17Stati Uniti d’America0011

Atleti Italia di Taekwondo paralimpico

Alle Paralimpiadi di Parigi 2024 l’Italia sarà rappresentata da Antonino Bossolo.

Dove e come praticare Taekwondo paralimpico in Italia

In Italia la gestione del ParaTaekwondo è della FITA (Federazione Italiana Taekwondo). Per avere maggiori informazioni su questa disciplina sportiva, è possibile consultare la sezione Contatti sul sito della Federazione.

Immagine di copertina By drazenphoto da Envato Elements