sci alpino paralimpico

Sci alpino paralimpico (o Para Alpine Skiing)

Lo sci alpino paralimpico è la variante dello sci alpino per gli atleti con disabilità fisiche o visive. La pratica sportiva è nata dall’esigenza di tornare a fare sport da parte dei militari feriti durante la Seconda Guerra Mondiale. Sarà presente nella rassegna delle Paralimpiadi di Pechino 2022.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Albinismo, Amputazione arti inferiori, Cerebrolesioni, Disabilità intellettiva e relazionale, Disabilità visiva, Paraplegia

Storia dello sci alpino paralimpico

Lo sci alpino paralimpico nacque durante la fine della Seconda Guerra Mondiale dalla spinta dei militari feriti che volevano tornare a praticare sport. Il primo evento ufficiale dedicato ad atleti con disabilità risale al 1948, e si svolse in Austria.

Nel 1976 invece diventerà ufficialmente uno sport per le Paralimpiadi, entrando nella rassegna dei Giochi invernali di Örnsköldsvik, in Svezia. Nel 1982 invece venne disputato a Les Diablerets (Svizzera) il primo Mondiale. Per l’Italia il primo a conquistare una medaglia nella disciplina fu Bruno Oberhammer alle Paralimpiadi di Innsbruck 1984.

Regole dello sci alpino paralimpico

Può essere praticato sia da uomini che da donne con disabilità fisica (lesioni spinali, cerebrali, amputati) e visiva (ciechi o ipovedenti). Sono racchiuse cinque specialità:

  • slalom speciale;
  • slalom gigante;
  • super-g;
  • discesa libera;
  • supercombinata.

Categorie e classificazioni dello sci alpino paralimpico

Il tipo di disabilità permette di individuare delle classificazioni grazie alle quali gareggiare a parità di condizione:

  • Standing
    • LW1: atleti con forte disabilità agli arti inferiori (doppia amputazione sopra il ginocchio o debolezza muscolare);
    • LW2: atleti con significativa disabilità a una gamba;
    • LW3: disabilità moderata a entrambe le gambe (amputazione sotto il ginocchio, problemi di coordinazione o debolezza muscolare a entrambe le gambe);
    • LW4: atleti con disabilità a una gamba (singola amputazione sotto il ginocchio);
    • LW5/7: atleti con disabilità a entrambe le braccia (amputazione, scarsa forza muscolare o problemi di coordinazione);
    • LW6/8: atleti con disabilità a un braccio e sciatori con disabilità sia agli arti inferiori che superiori;
    • LW9: atleti con problemi di coordinazione (di natura spastica o perdita di controllo di un lato del corpo).
  • Sitting
    • LW10: atleti senza la minima stabilità del tronco (lesione spinale o spina bifida);
    • LW11: atleti con controllo molto limitato nella parte inferiore del tronco e nei fianchi (lesioni al midollo spinale di livello inferiore);
    • LW12: atleti con lesioni lievi del tronco e funzionalità della gamba leggermente compromesse.
  • Visually impaired
    • B1: ciechi o presentano un’acuità visiva molto bassa, tale che l’atleta non può riconoscere la lettera “E” (dimensioni 15×15 cm) da una distanza di 25 cm;
    • B2: atleti che non sono in grado di riconoscere la lettera “E” da una distanza di 4 m e con un diametro del campo visivo inferiore ai 10 gradi;
    • B3: atleti con un diametro del campo visivo inferiore ai 40 gradi o una bassa acuità visiva.

A seconda dei casi, cioè del tipo di disabilità, un atleta può utilizzare sci, slitta montata su monosci, stabilizzatori o protesi ortopediche.