Maria Chiara Giannetta sarà la co-conduttrice della quarta serata del Festival di Sanremo 2022. L’attrice è nata Foggia il 20 maggio 1992 ed è nota per aver recitato in “Don Matteo” e “Blanca“, quest’ultima una serie tv che parla di disabilità.
Biografia di Maria Chiara Giannetta
La carriera di Maria Chiara Giannetta inizia abbastanza precocemente. Già all’età di 11 anni recita in alcuni spettacoli teatrali amatoriali, per poi studiare recitazione al Teatro dei Limoni di Foggia e, infine, all’età di 19 anni trasferirsi a Roma per entrare al Centro sperimentale di cinematografia: “Mi sono iscritta a un laboratorio di teatro a Foggia – ha raccontato in un’intervista a Il Corriere della Sera – e con me c’era Gianmarco Saurino: quando è andato al Centro sperimentale ho deciso di seguire le sue orme”.
Tuttavia, come ammesso dalla stessa attrice in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, diventare attrice non era nei suoi piani: “Volevo fare tante cose, ero affascinata dalla criminologia. Da ragazzina guardavo molte serie internazionali e c’è stato un momento in cui ero ipnotizzata dalla figura dei profiler: mi affascinava l’idea che ci fossero persone capaci di arrivare a prevedere e a prevenire i movimenti di una persona, di entrare nella testa di qualcun altro. Facendo l’attrice in qualche modo fai la stessa cosa, anche se in maniera totalmente diversa”.
Dopo diversi spettacoli teatrali, nel 2014 prende avvio la sua carriera televisiva: in particolare, fa un piccolo ruolo nel 25esimo episodio della nona stagione della serie “Don Matteo“; nel 2016 entra nel cast della miniserie “Baciato dal Sole” e compare nel secondo episodio della prima stagione della serie “L’allieva“; nel 2017 è nella quarta stagione della serie “Un passo al cielo” e nella quarta stagione della serie “Che Dio ci aiuti“.
Il successo però arriva nel 2018, precisamente con l’undicesima stagione di “Don Matteo”, nella quale interpretare Anna Olivieri, il capitano dei Carabinieri. Poi il passaggio al grande schermo è inevitabile: Maria Grazia Giannetta sale sul palco cinematografico grazie a diversi film, come “Ricordi?” (2018); “Mollami” (2019) e “Bentornato Presidente” (2019). Partecipa anche al videoclip del singolo “Sembro Matto” (2020) di Max Pezzali.
Anche durante la pandemia la sua carriera non si è fermata. Nel 2021 recita accanto a Raoul Bova nella serie “Buongiorno, mamma!“, per poi ottenere il ruolo da protagonista assoluta in “Blanca“, una serie televisiva tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi, in cui interpreta Blanca Ferrando, una donna cieca che lavora come consulente della polizia.
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Maria Chiara Giannetta, “Blanca” e la disabilità: “Tema che mi sta molto a cuore”
La serie tv che ha reso celebre Maria Chiara Giannetta, “Blanca”, pone al centro della vicenda una donna cieca che diventa consulente della polizia, lavorando nel décodage dei file audio. Blanca Ferrando – questo il nome della protagonista interpretata dall’attrice pugliese – ha perso la vista a causa di un drammatico incendio, durante il quale morì sua sorella maggiore a causa sembrerebbe dell’ex fidanzato di lei. Così, spinta da un senso di giustizia, Bianca decide di entrare il polizia.
Maria Chiara Giannetta non è una persona con disabilità, ma in “Blanca” ha dovuto vestire i panni di una persona cieca. Un lavoro molto difficile, anche secondo la stessa attrice: “Per prima cosa – ha raccontato a Il Corriere della Sera – sono entrata in simbiosi con Fiona, il cane che mi guida nella serie: non ne avevo mai avuti. Poi sono stata aiutata da sei persone cieche che mi hanno permesso di costruire Blanca: ognuno mi ha dato qualcosa”.
Anche su Il Fatto Quotidiano Giannetta ha spiegato che l’interpretazione del ruolo ha richiesto “un mese di preparazione intensa”, periodo durante il quale si è immersa “dentro le sue abitudini tutti i giorni. Giravo per casa e cucinavo bendata, ho lavorato con sette angeli custodi ciechi, ognuno dei quali mi ha dato un’impronta diversa che alla fine sono confluite in maniera inaspettata in un unico punto d’incontro. E poi ho visto film e letto libri sul tema”.
Sempre su Il Fatto Quotidiano, l’attrice pugliese ha parlato anche del rapporto con il cane, definendolo “simbiotico difficile da descrivere. Una delle mie coach è stata Veronica Tartaglia, campionessa italiana della Nazionale di scherma non vedenti, mi ha fatto capire il grado di sensibilità e di totale empatia che questi cani sono in grado di sviluppare. È qualcosa di pazzesco”.
Insomma, la vicinanza di Giannetta al tema della disabilità sembra molto stressa, tanto che potrebbe diventare una tematica da portare all’Artiston: “Da un anno a questa parte la disabilità è un argomento che ho approfondito e che mi sta molto a cuore – risponde sulla questione a Il Corriere della Sera -. E parlo anche della diffusa inabilità di chi non sa approcciarsi a un non vedente: ci imbarazziamo, ci fa paura”.
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