La storia di Iacopo Melio: attivista, politico e giornalista

Redazione:

Raccontare la storia di Iacopo Melio significa entrare nell’ottica che la disabilità è solo un aspetto marginale, come dovrebbe sempre essere per ogni individuo. Combatte ogni giorno contro gli stereotipi che la società genere in relazione alla sua condizione, ha combattuto (e sconfitto) i suoi avversari politici e ha sconfitto persino il Covid.

Chi è Iacopo Melio e perché è diventato famoso

Prima di entrare nel merito della vita e delle opere di Iacopo Melio, bisogna far parlare i fatti. “Carta canta”, diceva un vecchio (e sempre attuale) proverbio italiano. Di conseguenza, non si può non partire da qui. Laureato in Scienze Politiche alla scuola “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze, inizia a lavorare come freelance nel mondo del giornalismo e della comunicazione digitale.

Si occupa di sensibilizzazione e divulgazione come attivista per i diritti umani e civili. Il 31 gennaio 2014 fonda la Onlus #vorreiprendereiltreno, un punto di riferimento nazionale per il terzo settore. Il 20 settembre diventa Consigliere Regionale della Toscana (per il PD) con delega “ai diritti e pari opportunità”.

Ha vinto il premio come “Cittadino Europeo” (Parlamento Europeo, 2017) ed è stato nominato “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica” (Quirinale, 29/12/18). Per due volte è stato TEDx Speaker.

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sergio mattarella e iacopo melio
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Iacopo Melio (Credit: pagina facebook Iacopo Melio)

La malattia di Iacopo Melio: la Sindrome di Escobar

Iacopo Melio è affetto dalla Sindrome di Escobar, una malattia molto rara di cui è difficile trovare informazioni precise. Iacopo Melio è stato una sorta di precursore e ha portato alla ribalta una patologia poco conosciuta. Il paziente con Sindrome di Escobar è molto limitato a livello delle articolazioni a causa delle pieghe (che colpiscono collo, testa e vertebre). Quando si è colpiti da questa malattia, si è costretti a vivere sulla carrozzina.

I sintomi sono molto specifici: ipertelorismo, appiattimento del naso, palpebre che tendono al basso, orecchie abbassate e malformazioni del palato. Il torace appare stretto e non sono escluse altre malformazioni rare come la mal-rotazione intestinale, l’ipoplasia cardiaca e l’ernia diagrammatica. Gli scienziati hanno notato due tipi di sindrome: la prima si caratterizza da processi spinosi delle vertebre e arti corti e tozzi; la seconda per fusioni ossee congenite, arti molto sottili e muscolatura inesistente.

Il primo progetto: #vorreiprendereiltreno

Il primo pilastro della fortunata carriera di Iacopo Melio è la onlus Vorrei prendere il treno, un’associazione che si occupa di sensibilizzazione, inclusione e abbattimento delle barriere architettoniche, sociali e culturali. Fondata nel 2014, in pochi anni è diventata un punto di riferimento nazionale per la disabilità.

Le parole d’ordine di questa onlus sono sensibilizzazione (attraverso contenuti e attività diversificate), inclusione e abbattimento delle barriere. I numeri di questa onlus sono davvero incredibili: 313.783 sostenitori, 50 traguardi raggiunti e quasi 70 mila euro investiti. La onlus finanzia progetti sociali in tutta Italia e lotta per i diritti dei disabili, di qualsiasi età e con qualsiasi patologia.

Iacopo Melio è un simbolo di attivismo e di coraggio e con la sua Onlus ha raggiunto dei numeri incredibili (fonte CON Magazine.it)

L’elezione nel Consiglio Regionale della Toscana

Iacopo Melio ha contribuito notevolmente alla vittoria di Eugenio Giani (PD) il 20 settembre 2020 contro la candidata leghista Susanna Ceccardi. Il giornalista ha preso 11.233 voti nel collegio Firenze 1 ed è stato fra i candidati più votati. Un risultato sorprendente se si pensa che tutta la sua campagna elettorale è stata fatta interamente online.

Quando è stato eletto, Melio ha rivolto un pensiero che è subito diventato virale: “Come per ogni risultato sopra le aspettative, non sarebbe stato possibile un simile traguardo senza centinaia di braccia e di gambe pronte a sorreggermi: a nessuno di loro darò un nome, perché sicuramente dimenticherei qualcuno, ma i volontari che mi hanno accompagnato in questa campagna elettorale unica in Italia, totalmente online, rappresentano l’insegnamento più bello di questa vittoria”.

Iacopo Melio e la sfida Covid-19

Fra le tante battaglie della sua vita, Iacopo Melio ha dovuto affrontare anche il Coronavirus. Il 17 dicembre ha annunciato lui stesso di aver contratto il Covid-19 sui social. Dopo qualche settimana di ospedale, il 12 gennaio era tornato a casa anche se i sintomi era ancora forti.

Purtroppo, il 30 gennaio, Iacopo Melio è stato nuovamente ricoverato in ospedale a Empoli a causa di alcuni sintomi legati al Covid: grave perdita di peso e problemi di deglutizione. Sintomi che non hanno tolto il sorriso a Melio, che ha rassicurato i social: “Ci vorrà tempo e pazienza per recuperare ciò che ho perso. E io mi sento molto Peter Griffin quando, di punto in bianco, si dimentica addirittura come ci si mette seduti”.

Il Covid-19 non ha frenato il suo entusiasmo e la voglia di lavorare. “Nel frattempo continuo a fare ciò che posso a distanza, attraverso anche l’aiuto di fidati collaboratori e dei colleghi Consiglieri in prima linea. Grazie al primario Luca Masotti e a tutto il personale sanitario del reparto 5A3 del San Giuseppe di Empoli. Un abbraccio, e fate a modino, che è una brutta bestia e dobbiamo vincere noi”. Infine il 1° marzo 2021 Melio è riuscito a negativizzarsi dal virus.

Iacopo Melio oggi: formatore e scrittore

In questi anni, Iacopo Melio è diventato famoso anche lato editoriale. Oltre alle sue attività da formatore, ha pubblicato 3 libri: “Parigi XXI” (una meravigliosa storia d’amore), “Faccio Salti Altissimi: la mia storia oltre le barriere tra ruote bucate e amori fuori tempo” (la sorta di autobiografia) e “Buonisti” (uno spaccato sulla società odierna).

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Angelo Dino Surano
Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.

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