Search
Close this search box.

Erika Testa

Nome di battesimo Erika Testa, ma per molti ormai sono ETfisio.

Laureata dieci anni fa in fisioterapia, ho fatto della mia professione una vera e propria passione e non il contrario, questo perché da quando ho iniziato a fare la fisioterapista ho dedicato anima e corpo allo studio e alla cura delle persone riportando elementi, ambienti, concetti e filosofie all’interno del mio lavoro.

Integrai l’ambiente acqua facendo il primo Master di Idrokinesiterapia in Italia nel 2010, all’epoca eravamo solo in quattordici in Italia ad avere quel titolo di studi, con il quale aprii una nuova filosofia della riabilitazione curare le persone con il minor tempo e dolore possibile sia nel mondo neurologico che in quello ortopedico.

Successivamente nel 2012 entrai a far parte del primo Master italiano di Posturologia metodo Souchard con il quale tratto maggiormente tutti i problemi sulla colonna vertebrale. Prosegui nel 2015 con due anni di corsi di specializzazione sulla rieducazione dell’articolazione temporo-mandibolare, il corso che ha aggiunto nel mio percorso di studi la particolarità.

Lo studio è sicuramente un elemento fondamentale nel mio mestiere, ma le esperienze che mi hanno forgiata e resa ancora più fiera del mio lavoro sono concentrate nell’anno 2016 nel quale ho partecipato, come prima fisioterapista italiana in ben 20 anni, ad un convegno internazionale a San Francisco sulla chirurgia e riabilitazione dell’anca. A San Francisco ho elaborato lo studio, che mi permise di partecipare in qualità di relatrice al secondo congresso nazionale sull’idrokinesiterapia in Italia. Lo studio metteva a confronto il mondo della terapia in acqua nel sistema sanitario Italiano e quello Americano.

Attualmente svolgo la mia professione in due studi: uno a Pomezia ed uno ad Ostia ed inoltre due volte a settimana svolgo l’idrokinesiterapia in una struttura sportiva all’Infernetto vicino Roma fiera di lavorare come collega del professor Mangiarotti colui che la terapia in acqua l’ha praticamente inventata.

Ancora oggi c’è da imparare tanto nel mio lavoro, lo si fa dai casi clinici dei pazienti, dagli interventi di chirurgia ortopedia ai quali assisto e dalle ore di studio che ancora dedico, ma fiera di essere una di quelle persone che dicono a gran voce: io amo il mio lavoro!