Ogni anno il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica internazionale su questa condizione. Come ricorda il Ministero della Salute, la data scelta non è un caso, in quanto corrisponde alla nascita di Frederick Banting, co-scopritore dell’insulina insieme all’allievo Charls Best nel 1922
Questa ricorrenza è stata sancita da pochi anni. Come ricorda Giornatadeldiabete.it, la Giornata Mondiale del Diabete è stata lanciata nel 1992 dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Inoltre, questa celebrazione (facente parte del grande elenco delle Giornate Mondiali e Nazionali) è una Giornata Ufficiale ONU, anche perché il 20 dicembre 2006 l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 61/225 per riconoscere il diabete come “una malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”.
Sempre Giornatadeldiabete.it scrive che il simbolo di questa ricorrenza è il cerchio azzurro, introdotto nel 2006 con lo scopo di sostenere gli sforzi sulla consapevolezza sul diabete, portare questa condizione all’attenzione dell’opinione pubblica e fornire un mezzo di sostegno per la lotta al diabete.
Questo cerchio azzurro fu scelto per sviluppare la campagna che ha portato poi alla risoluzione ONU nel 2006 sulla “Giornata mondiale del diabete”, e il simbolismo è abbastanza chiaro: il cerchio indica la ciclicità della vita e della salute, oltre all’unità (di intenti e delle persone). Il colore azzurro invece indica il colore delle Nazioni Unite.
Che cos’è il diabete e quali sono i sintomi
Il diabete è una malattia cronica metabolica e le due forme principali sono diabete di tipo 1 e di tipo 2 (sebbene ne esistano altre tipologie, come il diabete gestazionale).
I sintomi iniziali che manifestano la malattia possono essere svariati (e dipendono da tipo), ma in generale possiamo riconoscere: avere spesso sete; minzione frequente; avere una vista sfocata; avere spesso sonnolenza; perdere peso senza motivo; avere un aumento dell’appetito.
In base a quanto scrive l’Epicentro ISS, il diabete comporta complicanza acute o croniche, che dipendono sempre dalla tipologia della malattia. Ad esempio, nel tipo 1 possiamo andare incontro a condizioni acute come il come chetoacidosico. Nel tipo 2 invece le complicanze acute sono rare, ma sono più frequenti quelle croniche, come le malattie cardiovascolari, la neuropatia diabetica, la retinopatia diabetica e molto altro.
L’insorgenza del diabete può essere rallentata se si lavora sui principali fattori di rischio, quali controllare i livelli medi di glicemia ed emoglobina glicata, la pressione sanguigna e il controllo dei lipidi nel sangue.
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