Disability Card: che cos’è, come funziona e come richiederla

Redazione:

La Disability Card è arrivata, e permetterà alle persone con disabilità di ottenere agevolazioni nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport e dei trasporti in tutta Europa. Secondo le prime stime, riguarderà 4 milioni di persone che hanno tra il 67% e il 100% di invalidità. Da diversi anni è in cantiere la realizzazione di questo documento, che punta a raccogliere tutte le informazioni sul proprio status in un’unica Card e a migliorare le esperienze di viaggio per le persone disabili.

Che cos’è la Disability Card?

La European Disability Card – in Italia si chiama Carta Europea della Disabilità – è un documento d’identità a tutti gli effetti, intestato alle persone disabili dei Paesi europei, che consente di raccogliere tutte le informazioni sullo stato di disabilità del titolare e tutti i servizi ottenuti grazie alla presenza di un QR-Code. Inoltre permette un accesso diretto alle agevolazioni degli Stati europei (non solo quelli aderenti al progetto).

Al momento solo 8 nazioni stanno portando avanti l’iter per dotarsi di questa speciale tessera: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia, le stesse nazioni che il 6 luglio 2016, a Roma, aderirono al progetto su base volontaria. L’obiettivo del programma è creare un documento d’identità che permetta alle persone con disabilità di ottenere le agevolazioni e i benefici del Paese nel quale stanno viaggiando.

Come spiega la Commissione Europea, servirà come “sistema volontario di riconoscimento reciproco dello stato di disabilità con alcuni benefici associati”. Quindi le persone disabili riceveranno parità di accesso “a determinati benefici in tutti i Paesi aderenti”. Il design della carta ricorda molto quello della tessera sanitaria e riporta i caratteri in Braille. Nel lungo termine, la Carta Europea della Disabilità punta a sostituire il verbale d’invalidità e tutti i certificati cartacei.

Il documento non modifica le norme e i criteri nazionali in materia di ammissibilità: saranno i Paesi aderenti a decidere le regole per le quali erogare tale servizio, rispettando sempre le normative vigenti nel proprio territorio.

Come funziona la Disability Card?

Come ci ha spiegato il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, la Disability Card è “uno strumento vivo, con un QR-Code che conterrà tutte le informazioni e tutti i servizi che il legislatore anche in futuro potrà decidere di mettere dentro la Card”. Dunque il titolare “potrà utilizzarla presso i Comuni, presso enti che elargiscono servizi culturali, per il rilascio di permessi di patente o per l’identificazione delle sue prestazioni, di ciò che ha e dei diritti che mantiene”.

Nel caso in cui la persona richiedente necessiti di accompagnatore, la Card avrà un’ulteriore indicazione (in particolare per le categorie non autosufficienti, per i titolari di indennità speciale, per i titolari di indennità di comunicazione e per gli invalidi minorenni impossibilitati a svolgere compiti in funzione della propria età).

Leggi anche: Registro CUDE per il contrassegno disabili: a cosa serve?

disability card come funziona

A chi spetta la Disability Card?

Con il messaggio n° 853 del 22-02-2022, l’INPS elenca chi potrà richiedere la Card:

  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
  • invalidi civili minorenni;
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

Disability Card: quando arriva in Italia?

Dopo che nel novembre 2021 è arrivato il via libera del Garante della Privacy, il percorso per ottenere la Disability Card si è messo in moto, e arriverà tra febbraio e aprile 2022, come dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione della Card.

Successivamente il presidente Tridico in una nostra intervista aveva spiegato che sarebbe stato possibile richiedere la Card dal 1° febbraio 2022, ma alcune segnalazioni pervenute in redazione ci hanno sottolineato non era ancora possibile procedere con la richiesta. Così abbiamo contattato l’ufficio stampa dell’INPS, che ci ha ribadito che, durante la conferenza, era stato dichiarato che febbraio sarebbe stato il mese di partenza per le richieste, che stanno lavorando per rendere il portale attivo e che non ci sarà da attendere molto. L’attivazione del sito dedicato è avvenuta il 22 febbraio 2022.

Gli organi che si occuperanno della realizzazione dell’iniziativa sono FISH e FAND, con la collaborazione del Ministero del Lavoro (in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilitò) e dell’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato (che realizzerà fisicamente la tessera).

Inoltre il progetto sarà seguito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dei Trasporti, dalla Presidenza del Consiglio, dal Dipartimento Affari Regionali, Autonomie e Sport, dall’ANCI, dalla Conferenza delle Regioni, dall’INPS, dall’AGIS, dall’ANEC e da Assomusica.

Il soggetto attuatore per il rilascio della tessera sarà l’INPS, che si occuperà di raccogliere le domande dei richiedenti, del processo di rinnovo (che avverrà ogni dieci anni, salvo cambiamenti di status del titolare) e di constatare la permanenza dei requisiti.

European Disability Card in Italia: come ottenerla

Dal 22 febbraio 2022 è possibile fare richiesta della Disability Card nella sezione dedicata dell’INPS. Tra i vari dettagli, viene specificato che:

  • nel momento in cui si presenta la domanda, bisogna allegare una foto in formato tessera a colori;
  • indicare un indirizzo di recapito se diverso da quello noto all’INPS;
  • se la condizione di disabilità è attestata da un verbale cartaceo precedente il 2010, rilasciato da Regioni o Province autonome o da sentenze/decreti, il richiedente dovrà dichiarare, sotto la sua responsabilità, di essere in possesso di una documentazione certificativa dello stato di disabilità.

Una volta confermati i requisiti, l’INPS invierà la card all’indirizzo fornito dal richiedente entro 60 giorni. In casi eccezionali legati alla propria condizione di disabilità, una certificazione potrà accompagnare la tessera al fine di indicare il nome dell’accompagnatore. Anche perché il documento è nominativo e non cedibile a terzi.

european disability card

Perché la Disability Card è importante

Ogni Stato membro dell’Unione Europea riconosce la disabilità in base a normative proprie e non comunitarie, e per questo motivo i viaggi per le persone disabili possono risultare ricchi di imprevisti. La Carta Europea della Disabilità vuole scavalcare queste problematiche, senza modificare gli impianti normativi dei Paesi dell’UE.

Dunque i viaggiatori con disabilità potranno visitare le nazioni europee godendo delle agevolazioni in maniera omogenea nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport e dei trasporti. Inoltre, tutti i verbali riguardanti lo status di disabilità dell’individuo saranno raccolti all’interno di un’unica tessera. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale della Carta Europea della Disabilità.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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