Covid 2024, obbligo mascherina fino al 30 giugno: ecco dove e per chi

Redazione:

L’uso delle mascherine come misura preventiva contro la diffusione del Covid è stato un tema centrale della salute pubblica fin dall’inizio della pandemia. E proprio per questo motivo, il ministro della Salute Schillaci ha prorogato l’obbligo di indossare la mascherina fino al 30 giugno 2024 (obbligo che scadeva il 31 dicembre 2023). Tale misura però vale solo per alcune situazioni, le stesse viste negli ultimi mesi del 2023.

Covid 2024: dov’è l’obbligo della mascherina contro il Covid?

Come detto poc’anzi, l’obbligo della mascherina contro il Covid non è per tutti, ma solo per alcune specifiche condizioni, le stesse scritte nell’ordinanza del 28 aprile 2023 pubblicata dal Ministero della Salute, che qualche giorno fa ne ha prorogato l’efficacia. E dunque le mascherine restano obbligatorie per:

  • lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi
  • ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti
  • in altri reparti resta tutto a discrezione delle direzioni sanitarie

Ci sono alcune categorie di persone che non hanno l’obbligo di indossare la mascherina:

  • bambini di età inferiore ai 6 anni;
  • persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.

Nel corso del tempo comunque gli esperti hanno spesso lanciato consigli su indossare la mascherina anche in altri contesti, come:

  • chi lavora a contatto stretto con le persone;
  • vicino a persone fragili;
  • all’interno dei mezzi pubblici.

Positivo al Covid 2024: cosa devo fare?

Nonostante ormai la pandemia sembri un lontano ricordo, in giro per il mondo ci sono ancora numerose varianti che destano preoccupazione. Per questo le autorità scientifiche internazionali raccomandano sempre prudenza, soprattutto di fronte all’emersione dei sintomi che possono essere confusi con l’influenza. Se però siamo positivi al Covid, cosa dobbiamo fare? Al momento restano in vigore le indicazioni che abbiamo visto lo scorso anno:

  • Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
  • Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
  • Applicare una corretta igiene delle mani.
  • Evitare ambienti affollati.
  • Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
  • Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
  • Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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