Diabete mellito e Coronavirus: con tipo 2 cresce rischio Covid

Redazione:

Il diabete sarebbe un fattore di rischio in caso di contagio da Coronavirus. A confermarlo è uno studio condotto dall’Azienda Ospedaliera e Università di Padova. In particolare, le persone affette da diabete di tipo 2 (noto anche come diabete mellito) hanno maggiori possibilità di ammalarsi di Covid-19 e, addirittura, manifestare forme così gravi da richiedere il ricovero in terapia intensiva – o incorrere nel decesso.

Coronavirus e diabete: cosa dice la ricerca

Nel corso degli scorsi mesi, abbiamo compreso che le persone con malattie croniche tendono più facilmente ad ammalarsi di Covid-19, e ciò riguarda anche gli individui con diabete di tipo 2. Già a marzo, come rammenta la Fondazione Veronesi, un altro studio pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation aveva ipotizzato che il diabete mellito potesse essere una delle condizioni croniche più colpite dal nuovo Coronavirus.

Con la ricerca del team di Padova, guidato dal direttore della divisione di malattie metaboliche dell’azienda, Gian Polo Fadini, sembra esserci una nuova certezza: i pazienti con diabete di tipo 2 hanno più probabilità di sviluppare la polmonite interstiziale, una caratteristica della Sars-Cov-2. L’analisi è stata anche pubblicata sulla rivista scientifica Diabetes Research and Clinical Practice.

valore diabete in caso di coronavirus

Com’è stato possibile spiegare la relazione tra diabete e covid?

In che modo i ricercatori hanno svelato la relazione tra diabete e Coronavirus? Grazie alla presa in esame del decorso della malattia su oltre 400 pazienti ricoverati nella stessa struttura ospedaliera, riscontrando proprio che chi ha il diabete rischia maggiormente di sviluppare forme gravi di Covid-19.

Mario Luca Morieri, internista e ricercatore all’Università di Padova, ha spiegato che “l’elemento chiave è l’aggravamento rapido della funzione respiratoria, che ha fatto crescere anche il ricorso al ricovero in terapia intensiva per questi pazienti” (Fondazione Veronesi).

Inoltre, la tipologia di pazienti che sviluppa il Covid-19 può essere asintomatica, cioè può avere il diabete senza saperlo. Lo stesso Fadini ha sottolineato che non è da escludere (ma non è certo) che il nuovo Coronavirus possa causare la comparsa del diabete.

Un altro studio, invece, dell’azienda ospedaliera e Università di Pisa ha valutato il decorso di 271 pazienti con Covid-19, stabilendo che se il valore della glicemia è maggiore di 140, si può parlare di “un importante campanello d’allarme” (Fondazione Veronesi), come dichiarato da Stefano Del Prato, direttore dell’unità operativa di malattie metaboliche e diabetologia del policlinico toscano.

coronavirus e diabete di tipo 2

Diabete e Covid: rischi anche per il diabete di tipo 1?

La relazione tra diabete e Coronavirus riguarda anche i pazienti più giovani? Intervistato da Focus, Fadini ha chiarito che adesso i casi di persone con diabete di tipo 1 con infezioni da Coronavirus stanno crescendo, però con “forme di covid più lievi”.

A conferma di ciò (Il Messaggero) c’è il caso di un paziente di 19 anni con infezione da Coronavirus asintomatico che, in concomitanza con il Covid, avrebbe sviluppato anche il diabete. L’evoluzione di questa condizione è stata raccontata su Nature Metabolism da Matthias Laudes dell’Università Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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