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Calcio a 7 per cerebrolesi o Calcio a 7 CP

Il calcio a 7 per cerebrolesi, noto anche come Calcio a 7 CP, è una disciplina sportiva indicata esclusivamente per atleti con cerebrolesione congenita o acquisita. Il regolamento è molto simile al calcio a 11 professionistico, ma con alcune differenze di sostanza e l’introduzione delle classificazioni funzionali. Attualmente questa disciplina non rientra nella rassegna delle Paralimpiadi.

Storia del calcio a 7 per cerebrolesi

Il Calcio a 7 per cerebrolesi, o Calcio a 7 CP, nacque nel 1978, ma la sua notorietà mondiale fu immensa grazie ai Giochi Paralimpici di New York e Stoke Mandeville nel 1984.

Questa disciplina sportiva rimase nel programma delle Paralimpiadi per tantissime edizione: basti pensare che ai Giochi paralimpici estivi di Londra 2012 fu registrata un’alta partecipazione di atleti (ben 64 giocatori). Attualmente però non fa più parte della rassegna paralimpica, visto che è stata eliminata dal programma a partire dalle Paralimpiadi di Tokyo 2021.

In Italia questa disciplina sportiva viene gestita dalla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), la stessa Federazione che l’ha riconosciuta nel 2013. Nel novembre 2024 è stato organizzato il Campionato Italiano Sperimentale di Calcio a 7 CP, che ha fatto tappa a Camposampiero, con la partecipazione di quattro squadre: S.G. Lupatoto, Calcio Veneto, Rappresentativa FIGC e Insuperabile. E proprio gli Insuperabili hanno vinto la competizione.

Regole del calcio a 7

Le regole del calcio a 7 per cerebrolesi sono simili a quelle del calcio tradizionale, se non per il fatto che non è presente la regola del fuorigioco e che le rimesse possono essere fatte facendo rotolare la palla sul campo, anche con una sola mano. In generale si applica il regolamento tecnico del calcio a 11 della FIGC, ma con dovute eccezioni ed accortezze.

Si gioca su un campo rettangolare con dimensioni 70×50. Anche le porte hanno dunque grandezza variabile. Ogni partita è divisa in due tempi da 30 minuti ciascuno, con un intervallo di 15 minuti. In alcune categorie di campionato può verificarsi che ci siano due tempi da 25 minuti con un intervallo di 10 minuti. Le squadre vedono partecipare 7 giocatori titolari e 7 riserve, per un totale di 14 giocatori per squadra.

Classificazioni funzionali del Calcio a 7 per cerebrolesi

Anche nel Calcio a 7 CP sono presenti delle categorie funzionali che permettono di equilibrare le capacità dei giocatori tra loro. I calciatori si dividono in classi in base al tipo e grado di disabilità:

  • FT1: calciatori con maggior gravità motoria;
  • FT2: calciatori con moderata difficoltà del movimento;
  • FT3: giocatori con residuo deficit fisico.

Durante ogni partita, può giocare un solo giocatore FT3, ma solo se obbligatoriamente viene messo in campo anche un calciatore FT1.

Chi può praticare calcio a 7 per cerebrolesi

Come detto precedentemente, gli atleti di calcio a 7 devono avere una cerebrolesione congenita o acquisita. Possono scendere in campo anche chi ha subìto un danno cerebrale con conseguente difficoltà di movimento ed equilibrio. In questa casistica rientrano persone con ipertonia muscolare, atassia, emiparesi, atetosi, trauma cranico, ischemia, ipossia neonatale e ictus leggero.

Come e dove praticare il calcio a 7

Ecco una tabella con le principali società in Italia che offrono attività di calcio a 7 per cerebrolesi, comprensiva dei contatti utili:

SocietàCittàEmailSito web
CIP Comitato Italiano ParalimpicoRomainfo@comitatoparalimpico.itclicca qui
FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e SperimentaliRomasegreteria@fispes.itclicca qui
Torino FD – For Disable – Asd OnlusTorinotorinofd.onlus@gmail.comclicca qui
InsuperabiliTorinoinfo@insuperabili.euclicca qui
ASD Calcio Veneto for DisablePadovaveneto@calciovenetofd.itclicca qui

Se sei una società sportiva e non ti abbiamo inserito in questo elenco, scrivici a redazione@abilitychannel.tv e provvederemo ad aggiornare la scheda!