Il bonus idrico, introdotto tramite decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 27 settembre 2021 e prorogato con la scorsa Legge di Bilancio fino al 2023, è un incentivo pari a 1.000 euro da destinare alle attività volte al contenimento delle risorse idriche nel territorio nazionale.
Bonus idrico: di cosa si tratta?
Il bonus idrico è un’iniziativa con l’obiettivo principale di garantire il risparmio delle risorse idriche italiane e intende garantire la riqualificazione energetica dei servizi igienici degli edifici. L’agevolazione, che ammonta a 1.000 euro, è volta a coprire le spese dei residenti relative alla sostituzione di sanitari e rubinetteria vecchi con quelli di ultima generazione maggiormente ecologici e sostenibili. La finalità è quella di evitare il più possibile sprechi d’acqua e, quindi, garantire un notevole risparmio nella bolletta mensile.
Requisiti per ottenere il Bonus idrico 2022
Per ottenere il Bonus idrico 2022 è opportuno essere maggiorenni, residenti in Italia e possedere il diritto di proprietà o altro diritto reale su edifici esistenti o loro parti/unità immobiliari. Per ottenere informazioni dettagliate, è possibile consultare il manuale dedicato. Il bonus può essere attivato se sono state sostenute le seguenti spese:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
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Come accedere al Bonus idrico 2022
Per richiedere l’agevolazione è opportuno registrarsi alla piattaforma sul sito del Ministero della Transizione Ecologica alla quale si accede inserendo i propri dati tramite carta d’identità elettronica o SPID. Una volta eseguito l’accesso, l’utente beneficiario compilerà la domanda online curandosi di inserire queste informazioni:
- nome, cognome e codice fiscale;
- somma della spesa effettuata rispetto alla quale si fa domanda del bonus;
- quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione delle opere ammissibili, come riportato nel Decreto MITE 27 settembre 2021;
- specifiche tecniche di ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua e quella relativa alla portata massima d’acqua del prodotto acquistato;
- identificativo catastale dell’immobile, come Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno per cui è stata avanzata la richiesta di rimborso;
- dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali relative alla fornitura, alla posa in opera ed all’installazione degli stessi beni;
- IBAN del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
- specificazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus, come proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.;
- attestazione del richiedente qualora non fosse proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445 del 2000;
- attestazione, ai sensi del DPR 445 del 2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario o proprietario, da identificare con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del bonus;
- alla richiesta di rimborso deve essere allegata la copia della fattura elettronica o del documento commerciale, di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 7 dicembre 2016, in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Inoltre, per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, è concessa anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241, accompagnata da documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla Piattaforma.
Affinché la richiesta abbia una buona riuscita e comporti quindi l’attivazione del rimborso, è fondamentale riportare tutte le informazioni richieste ed allegare tutti i documenti opportuni.
Scadenze: da quando è possibile richiedere il Bonus idrico 2022?
Il Bonus idrico 2022 sarà accessibile a partire dalle 12:00 del 17 febbraio 2022 fino ad esaurimento delle risorse finanziarie e la compilazione dei dati deve avvenire entro e non oltre 30 minuti.