Paraplegia: cos’è, cause, sintomi, cure e chi è una persona paraplegica

Redazione:

La paraplegia è una forma di paralisi che colpisce la parte inferiore del corpo, in particolare gli arti inferiori, i glutei, l’addome e, in certi casi, anche la porzione bassa del torace. Questa condizione può essere dovuta a una lesione nervosa a livello centrale o periferico, e può essere di origine patologica, traumatica o infettiva. La paraplegia ha differenze con la tetraplegia, in quanto quest’ultima riguarda sia gli arti inferiori che superiori.

Paraplegia: quante tipo di paralisi esistono?

Come detto precedentemente, la paraplegia può presentarsi in due modi a seconda di dove avviene la lesione nervosa. Per questo motivo, possiamo riconoscere:

  • lesione nervosa a livello centrale: la lesione è a carico delle cellule motorie del sistema nervoso nel midollo spinale. Può svilupparsi all’improvviso o nel tempo e può essere dovuta a tumori, lesioni infettive, spina bifida e patologie neurologiche;
  • lesione nervosa a livello periferico: la lesione è a carico delle fibre nervose del midollo o dei nervi. Può dipendere da lesioni acute o croniche.

Come spiega Santagostino.it, possiamo anche differenziare questa condizione in base a come si manifesta:

  • paraplegia spastica: la perdita della funzione muscolare è associata a un aumento del tono, contrattura o spasticità dei muscoli;
  • paraplegia flaccida o atrofica: riduzione del tono muscolare e debolezza.
Paraplegia

Cause: come si diventa paraplegico?

Fin qui abbiamo compreso che le cause possono essere raggruppate in 2 macroaree: centrale e periferico. Da ciò possiamo intuire che la paraplegia può avere origine da vari fattori:

cause paraplegia
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Sintomi paraplegia: come avviene la paralisi?

Il sintomo principale della paraplegia è il deficit e la perdita di movimento ad entrambi gli arti inferiori. Tuttavia, come abbiamo visto precedentemente, tale condizioni può essere causata da numerosi fattori, e questo può determinare l’emersione di vari segni. Ad esempio:

  • alterazione dei riflessi;
  • disfunzione erettile;
  • incontinenza urinaria e/o fecale;
  • ritenzione urinaria;
  • disturbi intestinali;
  • perdita di sensibilità nella parte inferiore del corpo;
  • difficoltà respiratoria.

A seguito della perdita motoria delle gambe, il paziente paraplegico può incorrere in alcune complicanze, come:

  • trombosi;
  • piaghe da decubito;
  • infezioni polmonari;
  • complicazioni neurologiche;
  • complicazioni nervose.

Come guarire dalla paraplegia?

Prima di procedere oltre, ci teniamo a ricordare che questo articolo è puramente informativo, e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico, l’unico a poter consigliare un trattamento adeguato in base al paziente.

Attualmente non esiste una cura per la paraplegia, ma ogni percorso può aiutare la persona paraplegica a compensare il deficit motorio. Questo perché il danno nervoso è irreparabile, e quindi la paralisi è permanente.

Un aiuto fondamentale per l’acquisto di autonomia risultano gli ausili tecnologici o i dispositivi di mobilità, come le carrozzine. Inoltre, al fine di evitare l’immobilità e la riduzione di sensibilità, ai pazienti vengono consigliati esercizi di mobilizzazione degli arti e per prevenire le piaghe da decubito.

Oggi quindi le terapie vigenti sono in grado di migliorare la vita indipendente delle persone con paraplegia, ma non di eliminare la condizione. Così facendo, questi pazienti possono comunque riuscire ad avere una vita autonoma in vari campi, ma molto ovviamente dipende dalla gravità della lesione da cui sono colpiti. In questo, anche l’attività sportiva risulta un alleato vincente.

Vivere con la paraplegia: come vive un individuo paraplegico?

Non è un caso che abbiamo citato l’attività sportiva, in quanto la vita di una persona paraplegica può essere caratterizzata da numerosi premi sportivi. Questo perché il mondo paralimpico presenta tante discipline che possono permettere alle persone con paraplegia di avere una carriera sportiva eccezionale. Possiamo ad esempio citare:

Leggi anche: Paraplegia e sessualità

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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