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Atletica paralimpica

Fra le più importanti e seguite discipline di sempre, l’atletica leggera diventa paralimpica quando praticata da atleti con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva, a piedi, con o senza protesi, in carrozzina, oppure con una guida per ipovedenti e ciechi (non vedenti).

E’ il 1952 quando ai Giochi di Stoke Mandeville, un piccolo centro non lontano da Londra, vengono disputate le prime gare di atletica leggera paralimpica in carrozzina. Tra l’altro è anche la prima volta in cui questi giochi nati per i veterani della seconda guerra mondiale mielolesi vedono la partecipazione di una selezione straniera, quella olandese, che si aggiunge al team inglese.

Sport che puoi praticare con queste disabilità: Albinismo, Amputazione arti inferiori, Amputazione arti superiori, Artrogriposi, Cerebrolesioni, Disabilità intellettiva e relazionale, Nanismo, Paralisi cerebrale, Paraplegia, Poliomielite, Sordità, Tetraplegia

Alle prime Paralimpiadi moderne, quelle di Roma 1960 l’atletica leggera paralimpica in carrozzina è uno degli otto sport in programma. Solo negli anni successivi si aggiungeranno altre categorie di disabilità, come quelle degli amputati e dei non vedenti. Oggi questa disciplina viene praticata in oltre 120 Paesi.

L’atletica paralimpica può vantarsi, come nelle Olimpiadi, del titolo di Regina tra le discipline sportive per disabili. Nel corso delle varie edizioni ricordiamo alcuni atleti più importanti come Alvise De Vidi, Assunta Legnante, Francesca Porcellato, Martina Caironi. E’ praticata in tutto il territorio nazionale grazie anche al lavoro svolto da tutte le società presenti nel paese che fanno riferimento alla FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali il cui presidente è Sandrino Porru.

Storia dell’atletica paralimpica

Nel 1952 Ludwig Guttmann inaugura i giochi di Stoke Mandeville per veterani di guerra, con un primo regolamento redatto da allenatori, fisioterapisti e medici, facendo un importante discorso di fronte ad un centinaio fra paraplegici e tetraplegici ed augurandosi di poter vedere un giorno diventare quella prima competizione popolare ed internazionale al pari dei Giochi Olimpici.

E’ proprio durante questa importante manifestazione che vediamo comparire l’atletica leggera per persone con disabilità insieme anche alla scherma paralimpica e al tiro con l’arco. L’atletica sarà infatti una delle discipline sportive presenti alle successive prime Paralimpiadi, quelle di Roma nel 1960. Solo nel 1964 però, con le Paralimpiadi di Tokyo, la carrozzina da corsa farà il suo esordio sostituendosi nelle gare alle normali carrozzine ortopediche.

L’atletica leggera paralimpica è oggi una fucina di storie meravigliose ed è formata da decine e decine di importanti atleti paralimpici, ormai anche divenuti famosi. Molti di loro fanno parte della FISPES (Federazione italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), la federazione di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le disabilità fisiche e sensoriali, o della FISDIR (Federazione Italiana Sport paralimpici Degli Intellettivo-Relazionali).

Regole dell’atletica leggera paralimpica

L’atletica leggera è sicuramente uno degli sport più conosciuti a livello internazionale e, come gli altri sport paralimpici e le stesse Paralimpiadi, viene regolato e gestito a livello mondiale dall’IPC, l’International Paralympic Committee (Comitato Paralimpico Internazionale).

La disciplina dell’atletica leggera paralimpica si divide in gruppi e categorie nelle sue diverse discipline (corse, salti e lanci) in molteplici tipi di gara.

Gruppi

Atletica in carrozzina: sono atleti che necessitano del mezzo della carrozzina per gareggiare.

Standing: Atleti che gareggiano in piedi, con o senza protesi

Visually impaired: ipovedenti e non vedenti

Categoria

Leggenda: (T= track, gare su pista; F= field, concorsi)

T/F 11-13 Atleti con menomazione visiva (anche detti visually impaired o ipovedenti)

T/F 20 Atleti con disabilità intellettiva

T/F 31-38 Atleti cerebrolesi (sia standing che in carrozzina)

T/F 40-46 Atleti con amputazione, atleti affetti da nanismo e les autres (altre tipologie di disabilità)

T 51/54 Atleti in carrozzina (in questa categoria possono gareggiare sia i paraplegici che gli amputati che scelgono di non gareggiare standing)

F 51/58 Atleti che gareggiano seduti sul campo di garantendo

Gare

Pista

  • 100m
  • 200m
  • 400m
  • 800m
  • 1500m
  • 5000m
  • 10000m

Strada

Maratona

Staffette

  • 4x100m
  • 4x400m

Salti

  • Salto in alto
  • Salto in lungo
  • Salto triplo

Lanci

  • Getto del peso
  • Lancio del discorso
  • Lancio del giavellotto
  • Lancio della clava

Dove e come praticare l’atletica leggera per disabili

Il CIP permette la creazione di giovani sportivi di talento attraverso diversi CASP (centro avviamento allo sport paralimpico) che si trovano all’interno dei Centri di Riabilitazione e delle Unità Spinali all’interno degli Istituti Ospedalieri Italiani. Attraverso questi centri è possibile dunque avvicinarsi anche all’atletica leggera paralimpica.

A gestire e supportare le iniziative locali, nazionali ed internazionali dell’atletica paralimpica è la FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali.

Centro Preparazione Paralimpica
Via delle Tre Fontane 27, 00144 Roma, Italia
Telefono: +39 06.8353.1226
Fax: +39 06.8353.1241
E-mail: segreteria@fispes.it

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ASI Nazionale (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), fra i più importanti Enti di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, è impegnato nella promozione e diffusione dello sport e dei valori ad esso collegati attraverso il suo Settore Sport Disabili, organizzando periodicamente corsi di formazione per Operatori Sportivi per Disabili.