La Corea del Nord si ritira dalle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020

Redazione:

Oggi, martedì 6 aprile 2020, la Corea del Nord ha ufficialmente annunciato che non prenderà parte ai prossimi Giochi di Tokyo 2020 per proteggere i propri atleti dalla pandemia da nuovo Coronavirus. Il Paese di Kim Jong Un diventa così la prima nazione a ritirarsi formalmente dalle Olimpiadi e Paralimpiadi giapponesi.

Tokyo 2020: perché il ritiro della Corea del Nord non è una buona notizia

Secondo quanto rivelano Kyodo News e il Post, la scelta della Corea del Nord di ritirarsi da Tokyo 2020 era stata presa già lo scorso 25 marzo, durante una riunione del Comitato Olimpico nordcoreano, per poi essere stata annunciata lunedì 5 aprile su Sports in the DPR Korea.

Per i funzionari del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi giapponesi, la notizia sarebbe stata un fulmine a ciel sereno: “Non abbiamo sentito nulla, è venuto fuori dal nulla”, avrebbe commentato un rappresentante.

Leggi anche: Programma delle Paralimpiadi di Tokyo 2020 spostate al 2021

corea del nord non andrà a tokyo 2020

L’uscita dai Giochi di Tokyo 2020 da parte della Corea del Nord non è una cattiva notizia solo a livello sportivo, ma anche sul piano diplomatico. Di fatto la partecipazione della nazione di Kim Jong Un era valutata come una concreta possibilità di riappacificare i rapporti diplomatici tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, e proseguire quanto di buono fatto alle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, quando ci fu la storica stretta di mano tra Kim Yo-jong (sorella di Kim) e Moon Jae-in, presidente sudcoreano.

Il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud ha espresso rammarico per la notizia: “Il nostro governo ha sperato che le Olimpiadi di Tokyo potessero essere un’opportunità per promuovere la riconciliazione e la cooperazione intercoreana, nonché la pace nella penisola coreana”.

Anche il Giappone sperava che quest’evento potesse essere un motivo di riconciliazione con la Corea del Nord, accusata di aver rapito alcuni cittadini giapponesi negli anni Settanta e Ottanta. Il portavoce del governo giapponese Katsunobu Kato ha confermato che comunque saranno sempre “pronti a mantenere un dialogo diretto” con il Paese nordcoreano.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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