Test per la depressione: cosa sono, quali sono e quando farli

Redazione:

I test per la depressione sono strumenti utilizzati per valutare la presenza e la gravità dei sintomi depressivi in una persona. Questi test sono spesso utilizzati come parte di una valutazione clinica per determinare se qualcuno soddisfa i criteri diagnostici per la depressione o se sta affrontando altri disturbi dell’umore. Ci sono diversi tipi di test per la depressione, tra cui:

  1. Questionari di autovalutazione: Questi sono questionari standardizzati che richiedono alle persone di rispondere a una serie di domande riguardanti i loro sentimenti, umore, comportamenti e pensieri. Questi questionari possono includere la Beck Depression Inventory (BDI), l’Hamilton Rating Scale for Depression (HAM-D) e la Patient Health Questionnaire (PHQ-9).
  2. Interviste strutturate: Queste sono interviste condotte da professionisti della salute mentale che seguono uno schema strutturato di domande per valutare i sintomi depressivi. Ad esempio, la Structured Clinical Interview for DSM (SCID) è un’intervista strutturata ampiamente utilizzata per la diagnosi di disturbi mentali, inclusa la depressione.
  3. Valutazione clinica: I medici o i professionisti della salute mentale possono condurre una valutazione clinica completa che coinvolge un’intervista approfondita, in cui viene raccolta la storia clinica e vengono esplorati i sintomi depressivi.

Questi test possono fornire indicazioni sulla presenza di sintomi depressivi, ma non sono strumenti definitivi per una diagnosi. La diagnosi infatti è compito di un professionista della salute mentale qualificato e non bisogna mai saltare a conclusioni affrettate. Se stai vivendo sintomi depressivi o conosci qualcuno che lo fa, il consiglio è quello di rivolgersi il prima possibile al proprio medico di base.

Test per la depressione: i questionari di valutazione

I test per la depressione esistenti sono sempre somministrati da professionisti della salute mentale come psicologi o psichiatri. I questionari di valutazione sono un tipo comune di test utilizzato per identificare i sintomi della depressione e valutarne l’intensità. Ecco alcuni dei questionari di valutazione più comunemente utilizzati:

  • Beck Depression Inventory (BDI): È uno dei test più ampiamente utilizzati per valutare la gravità della depressione. Consiste in un questionario a scelta multipla che valuta i sintomi della depressione come umore depresso, perdita di interesse, sensazione di colpa, disturbi del sonno e dell’appetito e tendenze suicide.
  • Hamilton Rating Scale for Depression (HAM-D): Questo test è comunemente utilizzato sia per la diagnosi iniziale della depressione che per la valutazione dell’andamento del trattamento nel corso del tempo. Si basa su un’intervista strutturata e valuta la stessa sintomatologia (umore, interessi, sensi di colpa, sonno, alimentazione e pensieri suicidi).
  • Patient Health Questionnaire-9 (PHQ-9): È un questionario autovalutativo che valuta i sintomi della depressione. Consiste in nove domande che coprono i consueti sintomi della depressione.
  • Zung Self-Rating Depression Scale (SDS): Questo questionario autovalutativo valuta i sintomi della depressione attraverso una serie di domande sullo stato d’animo, i disturbi del sonno, l’appetito, la fatica e la tendenza a pensare al suicidio.
  • Montgomery-Åsberg Depression Rating Scale (MADRS): Questo test è utilizzato principalmente nella ricerca clinica e valuta la gravità dei sintomi della depressione. Si basa su un’intervista clinica e valuta i sintomi della depressione.

N.B: un test non è una diagnosi. Si tratta di questionari che forniscono informazioni sulla condizione psicologica di una persona. Queste risposte devono essere analizzate da professionisti della salute e incrociati con altre valutazioni di carattere medico. Nessun test può sostituire la presenza del medico o in generale di un professionista.

Manto Depression Risk Calculator

Il Manto Depression Risk Calculator è stato sviluppato specificamente per individui adulti di età pari o superiore a 55 anni che desiderano valutare il loro rischio di sviluppare la depressione nei prossimi due anni. Questo strumento si basa sui risultati dello studio Manto, che ha utilizzato i dati di 39.439 individui provenienti dal dataset europeo SHARE. Il modello Manto ha dimostrato di avere una buona capacità predittiva, con un’Area Under the Curve (AUC) pari a 0,81, un Intervallo di Confidenza (IC) del 95% compreso tra 0,79 e 0,82, una sensibilità dell’84,3% e una specificità del 58,4%.

È fondamentale sottolineare che i calcolatori di predizione del rischio online non sono strumenti diagnostici. Nel caso in cui il tuo punteggio di rischio risulti elevato, ti consigliamo di condividere i risultati con un professionista sanitario qualificato.

Ecco il link per fare il test.

Test per la depressione: cosa cercare sul web

Sono molti i contributi che si possono trovare sul web inerenti ai test per la depressione. Alcuni sono articoli di approfondimento, altri sono interventi di professionisti affermati che lavorano nel settore. Ecco la risposta della dottoressa Mariella Bruno, presente sul web con un sito che affronta nel profondo queste tematiche. Prima di capire quali test per la depressione cercare, è meglio indagare bene sui sintomi.

La dottoressa Bruno parla di depressione come “una alterazione dell’umore caratterizzato da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici, affettivi e relazionali che, nell’insieme, inficiano in maniera lieve o grave il funzionamento individuale e sociale della persona. l’alterazione dell’umore può essere in senso depressivo (caduta del tono dell’umore) oppure in senso maniacale (umore esageratamente euforico), determinando così stati depressivi unipolari e bipolari. Nel seminario ho focalizzato l’attenzione sulla Depressione Unipolare e in particolare sull’Episodio Depressivo, sul Disturbo Depressivo Minore e Maggiore”.

Questi i campanelli d’allarme che potrebbero portare a fare dei test per la depressione:

  • umore depresso per la maggior parte del giorno
  • diminuzione d’interesse per le attività quotidiane
  • significativa perdita o aumento di peso, oppure perdita dell’appetito
  • insonnia o ipersonnia (difficoltà nell’addormentarsi, difficoltà nel riaddormentarsi)
  • agitazione o rallentamento psicomotorio
  • riduzione dell’energia e faticabilità
  • sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi o inappropriati
  • ridotta capacità di pensare e concentrarsi o indecisione
  • pensieri ricorrenti di morte, ideazione suicidaria o tentativi di suicidio

Leggi anche: Qual è la differenza tra disturbo d’ansia e depressione?

Donna con depressione e test per la depressione
Fonte: Prostock-studio by Envato

Il pensiero di Barbara Bandinelli

Barbara Bandinelli è una psicoterapeuta individuale, di coppia e di gruppo. Lavora con preadolescenti e adolescenti, oltre che con persone adulte, che hanno disagi emotivi e psicologici con origine diversificata. Ecco un passo dal suo blog, che fa capire se ha senso procedere con i test per la depressione.

“Ecco, questo esempio paradossale proprio per dire che il dolore interno, psicologico, spesso non è meno grave e forte di quello fisico, ma viene troppo spesso misconosciuto e non percepito. Anche chi ne soffre in prima persona talvolta impiega del tempo per decidere di affrontarlo coi giusti strumenti e rischia di ricorrerere a strategie conpensatorie quali uso di sostanze stupefacenti e alcool, ritiro sociale, orari di lavoro estenuanti…. onde evitare il vuoto interno e le relative emozioni sottese che, se percepite, risuterebbero insostenibili.

Il clinico, psicologo psicoterapeuta, che accoglie la domdanda del paziente, dovrà svolgere un paio di colloqui psicologici con l’obiettivo di inquadrare la situazione specifica del paziente, la forma depressiva eventualmente in atto, le cause che l’hanno generata per poi pensare ad un progetto terapeutico necessario da mettere in atto per affrontare la richiesta del paziente, tutto ciò in un clima di ascolto professionale, rigoroso e rispettoso”.

Leggi anche: Depressione giovanile: cos’è, sintomi, cause e cura

Angelo Dino Surano
Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.

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