Quarta dose di vaccino ai fragili, Figliuolo: “Dal 1° marzo”. Sarà poi estesa?

Redazione:

Com’era stato ampiamente previsto, la quarta dose del vaccino contro il Covid ci sarà, ma inizialmente riguarderà solo le persone immunodepresse. Dopo l’ok da parte di AIFA e le disposizioni emanate dalla circolare del Ministero della Salute, il generale Francesco Figliuolo ha specificato – a margine di una visita all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze – che riguarderà una platea “abbastanza estensiva”. “La mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo – ha poi annunciato -, quindi sicuramente continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto”.

Quando e a chi spetta la quarta dose di vaccino anti-Covid?

Nella circolare ministeriale, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, non si parla di una vera e propria quarta dose, ma della somministrazione “della dose di richiamo (booster) nei soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria che hanno già ricevuto una dose addizionale a completamento del ciclo vaccinale primario”.

La quarta dose ha l’obiettivo di conferire “un ulteriore consolidamento della copertura vaccinale” per i soggetti “con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici” e a chi è sottoposto “a trapianto di organo solido”.

Il vaccino somministrato sarà sempre a mRNA (quindi Moderna e Pfizer) e dovrà rispettare dei tempi ben precisi: il richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi sarà autorizzato “purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale“.

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quarta dose vaccino anti covid
By francescosgura da Envato Elements

La quarta dose di vaccino contro il Covid sarà estesa a tutti?

Ciò che traspare è un graduale ritorno alla normalità, ma senza sottostimare il rischio di una nuova variante del Covid che ci costringa nuovamente a misure cautelari. E proprio in funzione di questa eventualità, la strategia adottata dal governo è abbastanza chiara: la quarta dose potrebbe essere estesa a tutti quanti, probabilmente a partire dal prossimo autunno, come ha dichiarato il 21 febbraio 2022 Walter Ricciardi, il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista a La Stampa.

“È un inizio alla luce dell’esperienza israeliana per i fragili, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti“, ha sottolineato Ricciardi, sebbene abbia ammesso che l’equilibrio sia ancora molto precario: “Nessuno può sapere se e quando uscirà una nuova variante. Sta emergendo in alcuni Paesi Omicron 2, per esempio, più contagiosa ancora e non si sa quanto patogenica”.

Uno scenario pienamente spostato anche dal ministro Speranza, il quale il giorno prima aveva spiegato a Repubblica che a marzo sarebbe partita la quarta dose “per gli immunocompromessi”, anche se “dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate“.

A oggi fissare una data precisa è impossibile, anche perché previsioni più certe potranno essere fatte in base a quanto accadrà nei prossimi mesi. E infatti la cautela è d’obbligo. Ad esempio, come riporta Fanpage, il direttore generale di AIFA Nicola Magrini ha dichiarato che “servirà capire quali varianti circoleranno e sulla base di quello decidere se avere un’altra campagna di vaccinazione di massa o, al contrario, restringere la raccomandazione a vaccinarsi come per l’influenza solo su soggetti a partire da una certa età”.

Di tutt’altra opinione il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta: “A oggi non ci sono evidenze scientifiche per raccomandare, o meno, la quarta dose per la popolazione generale”. Ma è ancora presto per poter mettere una pietra sopra la questione.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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