Prima di scoprire i sintomi della sepsi (o setticemia), capiamone il significato. Con il termine sepsi si indica una rara e acuta complicazione di un’infezione batterica (e in rari casi da virus o funghi), determinata da un’eccessiva risposta dell’organismo e che può causare gravi problemi, persino mortali.
Può colpire neonati, bambini, anziani e persone con malattie croniche preesistenti o altre patologie che indeboliscono fortemente il sistema immunitario. Tuttavia può riguardare anche chi generalmente ha contratto un’infezione. Quelle che vengono associate alla sepsi sono:
- polmoniti;
- infezioni intra-addominali;
- infezioni chirurgiche;
- meningiti;
- encefaliti;
- infezioni renali;
- osteomieliti;
- endocarditi.
L’elenco dei sintomi della sepsi
I sintomi più noti legati alla sepsi sono:
- febbre e brividi;
- eruzioni cutanee;
- confusione e disorientamento;
- aumento frequenza cardiaca e respiratoria.
Si trattano di segni che rendono la diagnosi della malattia veramente difficoltosa, in quanto non sono esclusivi della sepsi ma possono essere presenti in altre patologie. Oltretutto possono leggermente variare anche in base all’età. Nei bambini con meno di 5 anni, ad esempio, troviamo:
- pelle fredda e bluastra, con presenza di chiazze;
- sonnolenza o letargia;
- convulsioni.
In aggiunta, possiamo identificare dei sintomi in relazione alla specifica infezione. Nel caso di sepsi meningococcica, ad esempio, i sintomi sono:
- febbre;
- eruzione cutanea;
- shock;
- ipoperfusione;
- coagulazione intravasale disseminata;
- papule;
- acidosi lattica;
- cefalea.
Nel caso della sepsi urinaria, invece, dobbiamo andare a vedere i sintomi causati dall’infezione stessa. Troviamo:
- minzione frequente e dolorosa;
- incapacità di urinare nonostante lo stimolo;
- sangue nell’urina;
- urina purulenta;
- dolore nella regione pelvica e lombare.
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