Il termine “psoriasi” indica una malattia infiammatoria cronica della pelle di origine autoimmune, ed ha carattere cronico recidivante. Generalmente si manifesta attraverso lesioni o macchie arrossate ricoperte da squame biancastre, che possono localizzarsi in diverse parti del corpo, principalmente cuoio capelluto, ginocchia, gomiti, palmo delle mani, unghie e gluteo. Questi sintomi possono essere stabili e manifestarsi per lungo tempo.
In base ai dati diffusi dall’Ospedale San Raffaele, in Italia ne sono colpiti quasi 3 milioni di persone tra i 15 e i 45 anni, mentre secondo l’ADIPO (Associazione per la difesa degli Psoriasici), il dato si attesterebbe a circa 2 milioni e mezzo. All’interno di questa guida, scopriamo più da vicino tutte le informazioni sulla psoriasi.
Quali sono i sintomi della psoriasi
Secondo quanto riporta mypersonaltrainer, i sintomi iniziali più frequenti della psoriasi sono placche e papule, eritema, desquamazione, prurito, senso di tensione e bruciore. Come detto precedentemente, il sintomo più comune sono queste chiazze rossastre dai margini netti e rotondi, a loro volta ricoperte da squame bianche. In alcuni casi, queste lesioni possono essere asintomatiche oppure provocare un semplice prurito.
Tuttavia i sintomi possono differenziare a seconda di tipi di psoriasi, che vedremo più in seguito. E così anche il decorso della malattia dipende dai casi: in linea generale regredisce in estate e si acutizza in inverno.
Questi sintomi possono manifestarsi diversamente da persona a persona: in alcuni casi, possono essere tanto leggeri da causare un semplice prurito, ma in altri possono compromettere la qualità della vita. Ad esempio, può influenzare negativamente l’umore, provocando ansia e depressione.
Il Ministero della Salute parla di conseguenze sociali rilevanti. Ad esempio, tale malattia può portare a dei risvolti psico-sociali secondari disagevoli, come la difficoltà di vivere rapporti umani, la riduzione delle possibilità di occupazione e guadagno e la riduzione della propria autostima.
Inoltre è considerata una malattia sistemica, per via di un ampio ventaglio di comorbilità, tra cui artropatia, malattie infiammatorie croniche intestinali, patologie oculari, malattie metaboliche e cardiovascolari e disturbi psicologici.
Quali sono le cause della psoriasi
Humanitas e Auxologico scrivono che la causa della comparsa di questa malattia della pelle dipende da una combinazione di fattori genetici e ambientali che determinato una iperproliferazione e abnorme divisione cellulare: in sostanza, i cheratinociti si accumulano sulla pelle, dando vita alle caratteristiche macchie.
Alcuni dei fattori esterni scatenati questa patologia sono traumi fisici (ad esempio ricovero per malattia, frattura ossea, intervento chirurgico e incidente stradale), stress (ad esempio a seguito di gravi lutti), infezioni streptococciche, farmaci, tabagismo e abuso di alcol.
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Quali sono i tipi di psoriasi?
La psoriasi non è un’unica malattia, bensì un insieme di patologie che differiscono per i sintomi: di fatto le macchie e le lesioni possono variare in base alla forma, all’evoluzione, alla localizzazione e alla tonalità di colore. Riferendoci alle informazioni diffuse da Eucerin, tra le varie forme della condizione, sono cinque le forme più note:
- psoriasi a placche, detta anche volgare: è la forma più comune della malattia in quanto riguarda circa l’80% dei casi. Le macchie sono localizzate sui gomiti, sulle ginocchia, sul cuoio capelluto e sulla parte bassa della schiena.
- psoriasi guttata: è la forma più frequente durante l’infanzia o all’inizio dell’età adulta. Mypersonaltrainer specifica che in questo caso le macchie possono assomigliare a delle gocce, e sono rossastre o rosacee, volte alla desquamazione. Colpisce principalmente il tronco, ma può avanzare anche sul viso, sui capelli, sulle mani e sui piedi.
- psoriasi inversa o invertita: questa tipologia di malattia si trova nelle pieghe della pelle (ascelle, pieghe dell’inguine oppure sotto i seni e i glutei). Qui le macchie possono irritarsi a causa del sudore.
- psoriasi eritrodermica: si tratta di una forma estremamente invalidante, in quanto la patologia colpisce quasi tutto il corpo. Provoca desquamazione di grandi aree cutanee, causando dolore e disagio.
- psoriasi pustolosa: in questo caso la malattia si manifesta negli adulti con vesciche bianche di pus non infettive.
Esistono poi altre forme di psoriasi, citate anche da Humanitas, che sono:
- quella del cuoio capelluto (o amiantacea): si manifesta attraverso chiazze che rimangono sullo scalpo, e spesso viene confusa con la dermatite seborroica o la forfora.
- seborroica: manifesta sintomi simili alla dermatite seborroica, ma le lesioni sono più secche e può coinvolgere aree diverse dalla dermatite.
- artrite psoriasica: interessa principalmente le articolazioni e porta a gonfiori a mani e piedi, difficoltà di masticare.
- ungueale: colpisce le unghie.
- oculare: colpisce le zone vicine gli occhi.
- palmo plantare: colpisce i palmi delle mani e dei piedi.
Diagnosi della psoriasi
La diagnosi di questa malattia viene effettuata da un dermatologo. In alcuni casi, può essere richiesto il prelievo di un campione di pelle (biopsia della pelle), soprattutto in presenza di dubbio diagnostico.
Cura per la psoriasi
Attualmente non esiste una cura definitiva per la psoriasi, ma come spiega Auxologico esistono attualmente delle opzioni terapeutiche che possono lenire i sintomi e migliorare la condizione della pelle.
Al fine di individuare il trattamento migliore, è opportuno rivolgersi a un dermatologo che potrà studiare il vostro caso specifico, in quanto questo articolo non sostituisce in alcun modo il parere di un medico e/o un esperto. In linea generale, la terapia di questa malattia si suddivide in quattro aree:
- terapia topica: pomate, creme o lozioni
- terapia sistemiche orali tradizionali: farmaci che vengono assunti per bocca che vengono riservati per le forme più gravi della malattia
- terapia biologica: hanno un effetto immunosoppressore
- fototerapia: esposizione ai raggi solari o raggi UVA dopo la somministrazione di pastiglie fotosensibilizzanti
- gestione dello stress attraverso l’attività fisica
- Fonti utilizzate per la redazione di questo articolo: