I sintomi della psoriasi sono diversi e possono colpire numerose zone del nostro corpo, in base anche al tipo di patologia in questione. Generalmente, possiamo riconoscere di aver contratto la psoriasi con la manifestazione sulla pelle di chiazze e placche arrossate ricoperte da squame di colore biancastro o bianco-argentato. Una diagnosi precisa, però, la può dare solo un medico.
Che cos’è la psoriasi?
La psoriasi è una malattia della pelle cronica, infiammatoria immuno-mediata, recidivante e non contagiosa.
Quali sono i primi sintomi della psoriasi?
Come detto poc’anzi, un primo sintomo della psoriasi riguarda la comparsa di infiammazioni di colore rosso dai margini netti sulla nostra pelle, su cui possiamo trovare anche squame biancastre. In generale, sono definite eritosquamose.
Tuttavia, non siamo di fronte all’unico segno riconosciuto. Vi sono altri sintomi comuni che aiutano un medico nella diagnosi di questa patologia. Pensiamo, ad esempio, all’eritema, alla desquamazione, al prurito, allo stress, alla pelle secca, al sanguinamento dato dalla spaccatura della pelle e al bruciore della pelle.
Dove si manifestano i sintomi della psoriasi?
I classici sintomi della psoriasi (le chiazze rosse) si manifestano in diverse zone del corpo: gomiti, ginocchia, mani, piedi, cuoio capelluto, unghie e regione sacrale. A seconda della tipologia, può essere riscontrata anche nelle pieghe della pelle.
Quando compaiono i sintomi della psoriasi?
Generalmente, i sintomi della psoriasi seguono un ciclo alternato. Sono riscontrabili fasi acute (periodi in cui i sintomi sono gravi) e fasi remissive (con i sintomi leggeri o inesistenti).
Chi colpisce?
Secondo il Ministero della Salute, la patologia può presentarsi a qualsiasi età. La fascia in cui troviamo una forte incidenza oscilla tra i 20 e i 40 anni. Possiamo riscontrare casi anche tra individui con 50 e 60 anni. Se compare in persone sotto i 15 anni, si diagnostica una fase grave della patologia.
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