E se le mascherine da Covid tornassero obbligatorie? La recente crescita dei contagi del Covid sta allarmando molti di noi, sebbene grazie alla diffusione dei vaccini non corriamo i pericoli già vissuti gli scorsi anni. Secondo una ricerca però, la convivenza con il virus potrebbe andare avanti fino al 2025, e richiederà anche l’impiego di alcuni strumenti di difesa, come le celebri mascherine da Covid.
A oggi però il ritorno all’obbligatorietà dell’uso della mascherina in ogni luogo sembra una strategia lontana, nonostante la diffusione delle varianti Pirola ed Eris. Tuttavia esistono delle circostanze in cui ancora è indispensabile indossarle. Vediamo dove.
Dove sta l’obbligo di indossare le mascherine contro il Covid?
Sì, l’obbligo della mascherina contro il Covid ancora è così esteso, bensì limitato ad alcuni contesti. Per scoprire quali, bisogna fare un passo indietro e leggere l’ordinanza del 28 aprile 2023 del Ministero della Salute, in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno.
Dal documento scopriamo che il dispositivo di protezione è obbligatorio per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi. Tale obbligo è stato esteso anche ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. In altri reparti invece, cioè quelli fin qui non elencati, resta tutto a discrezione delle direzioni sanitarie.
Ci sono comunque alcune categorie di persone che non hanno l’obbligo di indossare la mascherina contro il Covid in questi luoghi, e sono:
- bambini di età inferiore ai 6 anni;
- persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.
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