Luca Pancalli racconta come in 20 anni il CIP abbia generato cultura

Gli ultimi 20 anni sono stati impressionanti per il movimento paralimpico italiano, e molto del lavoro svolto è da attribuire al presidente Luca Pancalli, il quale è stato in grado – insieme ai suoi collaboratori – di anticipare processi e metodologie che oggi fanno parte della quotidianità.

Un lavoro complesso e faticoso, alle volte farraginoso, che hanno richiesto un lasso di tempo molto ampio, ma che alla fine della fiera ha portato a risultati necessari per la società italiana, e non parliamo unicamente di meriti sportivi.

Luca Pancalli e il processo di crescita del movimento paralimpico italiano

Lo stile e la visione degli ultimi vent’anni messi in campo dal CIP ricordano quasi la metodologia di Antonio Maglio, il fondatore del movimento paralimpico. Quanto fatto in tutto questo tempo infatti ha gli ingredienti di una ricetta congeniale e studiata approfonditamente, tanto da essere una pietanza cotta al punto giusto.

E lo stesso presidente Luca Pancalli raccoglie i frutti di un piatto prelibato e gustoso: “Spesso veniamo contattati personalmente dai miei colleghi internazionali per capire il miracolo italiano, come lo chiamano loro”. Ed è vero, visto che addirittura due anni fa una delegazione giapponese giunse in Italia proprio per studiare il modello italiano.

E non sono stati gli unici: “A Pechino 2022 – ci racconta Pancalli – sono stato avvicinato da un dirigente del ministero della Difesa tedesco, che era venuto apposta per parlare con me per capire come avevamo fatto per arrivare alla norma dell’arruolamento degli atleti disabili“. Un risultato ottenuto “non perché siamo stati bravi”, bensì in quanto “abbiamo avuto la determinazione di credere un sogno avendo una strategia”.

Ora però c’è ancora molto lavoro da fare, a cominciare dall’alternanza sport-lavoro: “L’ultimo tassello è per i permessi degli atleti che lavorano, i quali per onorare la maglia azzurra sono costretti a prendersi permessi non retribuiti o ferie, e lo trovo profondamente ingiusto”. Un impegno enorme, realizzato tutto in funzione di un obiettivo, cioè generare cultura.

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Luca Pancalli (foto di Junior Ferreira)

Chi è Luca Pancalli?

Luca Pancalli è l’attuale presidente del CIP, carica che ricoprirà fino al 2024. Nato a Roma il 16 aprile 1964, la sua gioventù è stata caratterizzata da un’inclinazione particolare per il mondo sportivo, tanto che durante l’adolescenza si fa riconoscere a livello agonistico nel pentathlon moderno. Nel giugno 1981 un grave incidente sportivo gli causa una frattura alle vertebre cervicali, con conseguente tetraplegia. Da questo momento, Pancalli si avvicina al mondo paralimpico, prima come atleta in grado di conquistare numerose medaglie (8 medaglie d’oro, 6 di argento e una di bronzo) poi come istituzione.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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