LESIONE MIDOLLARE: IL PERCORSO RIABILITATIVO

Redazione:

Il percorso riabilitativo in seguito ad una lesione midollare è un percorso lungo e delicato, che richiede molta pazienza, costanza e determinazione. In modo molto sintetico ti voglio riassumere di seguito le varie fasi che deve affrontare un paziente colpito da questa patologia.

 

DEFINIZIONE

 

La mielolesione o lesione midollare è una patologia neurologica che avviene in seguito a un

danno al midollo spinale, che è una parte del sistema nervoso centrale.

Possiamo suddividere le lesioni midollari in due grandi categorie in base al livello lesionale.

Si parla di tetraplegia quando tutti e quattro gli arti sono coinvolti, quindi in seguito ad una

lesione cervicale.

Si parla di paraplegia quando solo gli arti inferiori e/o il tronco sono coinvolti, quindi in

seguito ad una lesione toracica o lombare.

 

CAUSE

 

Le cause più comuni possono essere di origine traumatica come fratture vertebrali, ferite da

taglio o armi da fuoco, origine infettiva o neoplastica come tumori.

 

SEGNI E SINTOMI

 

La lesione midollare può comportare diversi segni e sintomi, i principali sono: segni motori

quali perdita di forza parziale o totale dei vari distretti muscolari, segni sensitivi quali

un’alterata o un’assente sensibilità. Problematiche di tipo urovescicale quali vescica

neurologica o incontinenza. Problematiche della sfera sessuale come un’alterata erezione

e/o eiaculazione. Dolori di tipo neuropatico e/o spasmi e contrazioni muscolari involontarie.

 

LA RIABILITAZIONE

 

È essenziale svolgere un lungo periodo di fisioterapia in seguito ad una lesione midollare per

permettere al corpo di reindirizzare sia il recupero spontaneo sia il recupero dovuto agli

esercizi fisioterapici in maniera ottimale.

Infatti, in seguito ad un primo periodo, il corpo inizia a reagire al trauma e molto spesso

possiamo osservare un recupero parziale o totale di alcuni muscoli o alcune zone di

sensibilità.

 

La fisioterapia sarà indirizzata in base ai segni e i sintomi individuati e alle zone

maggiormente colpite in modo da permettere il recupero migliore possibile.

Una visione più innovativa prende in considerazione però anche le zone dove i movimenti

sono ancora assenti, lavorando sulla memoria e sulla programmazione del movimento. In

questo modo il paziente non perde l’immagine motoria che si rivela molto importante in

momenti successivi della riabilitazione.

 

Un altro strumento di spicco è l’idrokinesiterapia, cioè la fisioterapia in acqua. Si utilizzano

vasche terapeutiche con acqua riscaldata al fine di favorire il rilassamento muscolare ed

eliminare o ridurre la forza di gravità permettendo anche ai muscoli più deboli di essere

“allenati” e “rinforzati”, per utilizzare a pieno il loro potenziale in ogni fase della riabilitazione.

Spesso è necessario prescrivere e valutare l’utilizzo di una carrozzina per permettere al

paziente di muoversi in maniera più autonomia possibile.

 

Così come la fisioterapia anche gli ausili devono essere studiati e confezionati su misura in

base alle necessità e alle possibilità di ogni persona.

 

DOPO IL RICOVERO E DOPO LA FISIOTERAPIA

 

Reputo importante non fermarsi alla fisioterapia, ma introdurre dei programmi di

mantenimento oppure di attività sportiva al fine che la persona possa riprendere o iniziare

una nuova attività fisica e sportiva.

 

Anche l’inserimento nel mondo lavorativo è un punto cruciale del ciclo riabilitativo della

persona in quanto può succedere che si debbano effettuare delle modifiche o dei

cambiamenti nella vita lavorativa della persona. In alcuni casi le difficoltà sono rappresentate

da barriere architettoniche sul posto di lavoro, in altri casi può succedere che non sia più

possibile continuare a svolgere la mansione che si svolgeva prima di questo evento.

 

Tutto questo viene trattato durante la terapia occupazionale che spazia dalla progettazione

di ausili specifici di uso quotidiano come forchette o utensili, fino alla progettazione di spazi

domestici come cucine adattate.

 

SCAMBIAMOCI INFORMAZIONI!

 

E’ importante creare comunità, scambiarci informazioni ed esperienze.

Molte problematiche che una persona si trova di fronte in seguito alla lesione midollare sono

spesso già state affrontate da altri e in alcuni casi si è trovata una soluzione.

Può sicuramente essere di grande aiuto ai pazienti e alle loro famiglie.

 

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