Storia dell’Ice Sledge Hockey
L’Ice Sledge Hockey fu inventato nel 1960 in un centro di riabilitazione a Stoccolma (Svezia) per persone con disabilità fisica. L’equipaggiamento dell’epoca consisteva in una slitta di struttura metallica con due lame per pattini da hockey. La prima partita (non ufficiale) andò in scena su un lago a sud della città svedese.
L’ascesa della disciplina sportiva fu abbastanza rapida. Nel 1969 Stoccolma contava un campionato a 5 squadre integrato, cioè con team che includevano persone con disabilità fisica e normodotate. Nello stesso anno inoltre fu disputata la prima partita internazionale tra una compagine di Stoccolma e una di Oslo (Norvegia).
Successivamente questo sport richiamò l’attenzione di altri paesi nel mondo, in primis Gran Bretagna (1981), Canada (1982), Stati Uniti (1990), Estonia e Giappone (1993). Questo fu possibile soprattutto grazie alle Paralimpiadi invernali di Örnsköldsvik 1976 (Svezia), quando andò in scena una partita di esibizione tra due squadre svedesi. Ma è con le Paralimpiadi invernali di Lillehammer 1994 che l’Ice Sledge Hockey debutta come disciplina paralimpica.
Attualmente questo sport è ampiamente diffuso in paesi come Canada, USA e Russia, dove ci sono leghe professionistiche struttura e sviluppate. Anche l’Italia ha una storia legata a questa disciplina. Nel 2002 nacque l’idea di allestire una Nazionale maschile, ma solo nel 2005 si ebbe il primo Campionato Italiano, a cui seguirono la partecipazioni alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014. Nonostante la “giovane età”, nel 2011 gli Azzurri conquistarono i Campionati Europei di Svezia.
Regole dell’Ice Sledge Hockey
Ogni squadra ha il compito di segnare nella porta avversaria con il disco (puck). La formazione è composta da 6 giocatori: portiere, difensore sinistro, difensore destro, ala sinistra, ala destra e centro. Ogni giocatore siede su una slitta a doppia lama (sledge) e ha con sé due bastoni (stecche) con lame. Le partire sono composte da 3 tempi di 15 minuti cadauno. Gli atleti hanno una disabilità agli arti inferiori, ma per giocare necessitano di una buona coordinazione del tronco e degli arti superiori, nonché di ottime capacità coordinative.
Equipaggiamento dell’Ice Sledge Hockey
Rispetto alla disciplina per normodotati, l’Ice Sledge Hockey conta un equipaggiamento preciso e pensato per permettere agli atleti con disabilità di muoversi lungo il campo a grande velocità e rapidità:
- Equipaggiamento protettivo: casco con gabbia o maschera e imbottiture protettive. Il portiere ha anche un guanto da ricevitore e da blocco. Ci sono poi le cinghie che fissano la parte inferiore del corpo dell’atleta.
- Disco (punk): ha uno spessore di 2,54 cm, un diametro di 7,62 cm e un peso che varia dai 156 ai 170 grammi.
- Slitta (sledge): realizzata in alluminio o in acciaio, ha una lunghezza minima di 80 centimetri ed è composta da un’estremità anteriore curva e un sedile (talvolta anche di uno schienale che non deve sporgere oltre le ascelle del giocatore). Le due lame sono realizzate in acciaio temperato e sono spesse 3 millimetri. La slitta è così realizzata anche per permettere al disco di passarvi sotto.
- Bastone (stecche): di lunghezza massima di un metro e realizzato in fibra di carbonio o fibra di vetro. Ogni giocatore ha due bastoni composti da un’estremità a lama uncinata, per favorire il controllo del disco, e dall’altra da un piccone, per permettere all’atleta la coordinazione e la velocità sul campo da gioco.
Dove e come praticare Ice Sledge Hockey
In Italia lo sport è gestito dalla FISG (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio).
Fonte foto di copertina: Nazionale Italiana Para Ice Hockey