Gregorio Paltrinieri e la mononucleosi: la sua storia con la malattia

Redazione:

La storia di Gregorio Paltrinieri con la mononucleosi inizia verso la fine di giugno 2021, a un mese esatto dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Una malattia particolarmente debilitante che lo avrebbe potuto condannare a non conquistare nemmeno una medaglia, nonostante nelle prestazioni antecedenti ai Giochi avesse dato riprova di poter competere ai massimi livelli.

Gregorio Paltrinieri e la mononucleosi: “Più di questo non potevo fare”

A Tokyo 2020 Gregorio Paltrinieri è riuscito a stupire tutti centrando due medaglie importantissime, una d’argento e l’altra di bronzo che pesano quanto tanti ori. Non è un risultato da sottostimare, visto che la mononucleosi debilita fortemente il corpo umano.

“Ha buttato l’anima, il sangue e tutto quello che aveva – racconta il tecnico Fabrizio Antonelli a RaiNews -. Credo sia stato l’anno più duro della sua carriera. Ha compiuto qualcosa di miracoloso. Due mesi fa valutavamo ogni giorno se era il caso di far partire Greg, di farlo allenare. In questo periodo è aumentato l’affetto e la stima nei suoi confronti. Avevamo un piano in testa, eravamo proiettati a gareggiare con l’obiettivo di conquistare tre ori, ma la mononucleosi ha stravolto ogni previsione. Gregorio si è rivelato ancora più uomo, campione e fenomeno, perché ha preparato un’Olimpiade in condizioni quasi impossibili”.

“Più di questo non potevo fare – ha aggiunto lo stesso atleta, sempre su RaiNews -. Vado via da Tokyo con due medaglie e posso ritenermi soddisfatto. I piani non erano questi, ma per come sono arrivato va benissimo”.

A congratularsi con il campione c’è anche il virologo Roberto Burioni, che in un post su Facebook sottolinea l’importanza di questa vittoria sportiva dal punto di vista medico: “Se c’è una infezione virale che lascia un lungo strascico di debolezza quella è la mononucleosi. […] Ai miei occhi questa vale come dieci medaglie d’oro. Una vinta contro gli avversari (considerando l’handicap con il quale partiva), le altre nove contro il Virus di Epstein-Barr (contro il quale non abbiamo un vaccino). Bravo Gregorio!”.

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Fonte immagine: pagina Facebook Gregorio Paltrinieri

Chi è Gregorio Paltrinieri?

Gregorio Paltrinieri nasce a Carpi il 5 settembre 1994. È un nuotatore italiano specializzato nello stile libero e detiene il record europeo in vasca lunga e il record mondiale in vasca corta per i 1500 metri stile libero.

Gregorio Paltrinieri ha rivelato la sua battaglia contro la mononucleosi proprio durante i Giochi di Tokyo 2020. Prima dell’inizio delle gare, infatti, ai microfoni Rai ha spiegato che “la malattia ha cambiato le carte. Purtroppo queste cose sfuggono al nostro controllo. Sono stato un mese fermo e credo che la maggior parte delle persone al posto mio avrebbero rinunciato per recuperare. Ma adesso sono qui e me la gioco, consapevole che non ho molte aspettative”.

E di fatto, nonostante la malattia, Paltrinieri è riuscito a conquistare una medaglia d’argento negli 800 metri in vasca e una medaglia di bronzo nella 10 km in acque libere alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un successo che rendono uno dei pochi atleti ad aver conquistato tutte e tre le medaglie olimpiche.

Cos’è la mononucleosi?

La mononucleosi è nota come “la malattia del bacio” ed è infettiva, virale, acuta e contagiosa. Si trasmette attraverso la saliva oppure toccando oggetti contaminati dall’individuo con il virus della mononucleosi.

L’infezione che causa la malattia è il virus di Epstein-Barr (EBV-virus | Epstein Barr Virus), che fa parte della famiglia degli herpes virus (come l’herpes labiale e il fuoco di Sant’Antonio), e colpisce principalmente durante l’infanzia e l’adolescenza. Tra i sintomi troviamo:

  • senso di stanchezza, strascichi e debolezza;
  • ingrossamento dei linfonodi, della milza e del fegato;
  • febbre;
  • ittero visibile soprattutto alle sclere (la parte bianca dell’occhio);
  • gonfiore delle palpebre;
  • comparsa di macchioline per il corpo (dicasi esantema).

Leggi anche: Ecco le malattie trasmissibili con la saliva e con i baci

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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