Cosa significa avere il Cpk alto? La creatinfosfochinasi (Cpk) è un enzima che interviene nel meccanismo energetico associato alla creatina e che è presente nei muscoli (tipo MM), nel cuore (tipo MB) e nel cervello (tipo BB).
Cosa indica il Cpk alto?
Sebbene le forme di Cpk, come abbiamo detto, siano tre, nel sangue ne sono rilevabili solo due: la forma MM (con una concentrazione fino a 50mU/ml) e quella MB (fino a 10 mU/ml), mentre la forma BB non è riscontrabile. Togliendo cause gravi come l’infarto o le malattie polmonari, un aumentato livello di Cpk può indicare anche il grado di affaticamento muscolare. Se il suo valore, che raggiunge il picco quindici ore dopo lo sforzo, è superiore a 300mU/ml, è opportuno astenersi dall’attività fisica per qualche giorno.
Il Cpk alto è riscontrabile anche in seguito a miopatie congenite, traumi muscolari e in caso di distrofia muscolare. In caso di infarto, le indagini di laboratorio sono incentrate sul dosaggio della creatinfosfochinasi e di altri marcatori utili nella diagnosi come l’AST (aspartato transaminasi) e l’LDH1 (una particolare forma dell’enzima lattato deidrogenasi).
In genere i livelli di Cpk iniziano ad aumentare a distanza di cinque o sei ore dall’attacco fino a raggiungere il picco di 600-700 U/Litro nelle 24 ore. In assenza di ulteriori crisi cardiache la sua concentrazione ritorna a livelli normali dopo circa settantadue-novantasei ore.
Cpk alto: Cpk-MM sierica
Il Cpk indica la concentrazione di creatinfosfochinasi nei muscoli, escludendo il muscolo cardiaco che ha una sua Cpk specifica. Il Cpk è un enzima molto diffuso nei muscoli striati, responsabili dei movimenti volontari, nel miocardio (muscolo del cuore) e nel tessuto cerebrale dove partecipa alla formazione dell’ADP (da cui si ricava l’ATP, la molecola nella quale gli organismi viventi immagazzinano l’energia necessaria per svolgere le proprie attività cellulari) e della creatina (sostanza che riveste un’importante funzione nella contrazione dei muscoli).
Cpk alto: le cause del suo aumento
I valori normali di creatininfosfochinasi sono espressi in Unità per Litro U/L e variano a seconda delle metodiche utilizzate e della temperatura alla quale viene effettuato il dosaggio; per questo motivo si preferisce indicare un valore di Cpk in base a quante volte il valore osservato è superiore al limite massimo normale.
Di solito i valori nelle donne sono il 50% di quelli osservati negli uomini. I neonati presentano livelli elevati di Cpk totale, probabilmente legati allo stress fisiologico del parto: questo dato va tenuto presente nella diagnosi di patologia muscolare, nei primi sei mesi di vita. Le cause parafisiologiche di Cpk alto sono:
- Temperatura esterna;
- Sforzi fisici;
- Attività sportive;
- Iniezioni intramuscolari;
- Traumi muscolari;
- Interventi chirurgici;
- Alterazioni del rachide;
- Provenienza da Paesi equatoriali.
Ad ogni modo, prima di parlare di un valore alto è necessario avere conferma del dato ripetendo il dosaggio per almeno tre volte, a distanza di un mese l’una dall’altra.
Le patologie associate
Per quanto riguarda le condizioni patologiche associate a Cpk alto, troviamo:
- Alterata funzione della tiroide;
- Trattamento con statine;
- Squilibri elettrolitici;
- Predisposizione all’ipertermia maligna;
- Malattie neuromuscolari.
Inoltre un Cpk alto può essere presente sia nelle forme acquisite di malattie muscolari (miositi, polimiositi) che nelle forme genetiche (distrofie muscolari, amiotrofie spinali, ecc.).
L’aumento dei valori è variabile, da due-tre volte il valore massimo normale, come può verificarsi in corso di miopatie congenite, fino a cinquanta-cento volte, come si osserva nelle diverse forme di distrofia muscolare, la più grave e diffusa delle quali è la distrofia muscolare di Duchenne.
In questi casi il Cpk alto è accompagnato da una sintomatologia muscolare tipica, che orienta lo specialista verso la diagnosi. Da segnalare inoltre che il riscontro di valori alti o medio-alti può significare, nelle donne, di essere portatrici proprio di quest’ultima e particolare forma di distrofia.
A ogni modo, il valore alto in una malattia neuromuscolare non è un indice di peggioramento. Nelle forme genetiche croniche la creatininfosfochinasi oscilla in relazione allo sforzo muscolare e quindi può risultare più elevata in un’occasione e meno elevata in un’altra, con differenze anche importanti, senza che questo rivesta un significato clinico.
Nelle forme infiammatorie acute o quando si è verificata necrosi muscolare, è invece importante ricontrollare il Cpk alto a distanza anche ravvicinata, a supporto del monitoraggio clinico, per valutare miglioramenti o peggioramenti e adattare di conseguenza le misure terapeutiche adottate.