Covid variante JN.1 sintomi: picco contagi Natale e Capodanno 2023?

Redazione:

L’Italia deve fare i conti con i sintomi della nuova variante del Covid JN.1 (BA.2.86.1.1), tecnicamente parlando una sottovariante della variante Pirola (BA.2.86), che sta aumentando la preoccupazione generale, soprattutto in vista di Natale e Capodanno.

Timori accompagnati anche da un incremento dei contagi e dei ricoveri, unitamente a una campagna vaccinale che stenta a decollare. In questo articolo scopriamo di più sui sintomi della variante del Covid JN.1 e quali sono le previsioni dei contagi a Natale e Capodanno 2023.

Quali sono i sintomi della nuova variante del Covid JN.1?

Al momento nel nostro Paese abbiamo diverse varianti che stanno circolando, come Eris, una sottovariante di Omicron nota scientificamente come EG.5, che si è diffusa rapidamente diventando dominante in Italia. Si caratterizza per sintomi come febbre alta, disturbi respiratori, mal di gola, naso chiuso, tosse secca, naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari, e perdita di olfatto e gusto (sebbene questi segni stanno lievemente scomparendo).

Invece i sintomi della nuova variante del Covid JN.1 saranno diversi? No, anzi, sono molto simili a quelli generali del Covid registrati a dicembre 2023. Al momento quindi, in attesa di conoscere più a fondo questa nuova sottovariante, possiamo incorrere in segni come:

  • febbre alta
  • brividi
  • dolore muscolare
  • tosse
  • mal di gola
  • naso che cola
  • mal di testa
  • affaticamento
  • stanchezza
  • congestione
  • voce rauca
  • nei casi più gravi, difficoltà respiratorie

Un recente monitoraggio dell’istituto Superiore di Sanità spiega che al momento la nuova variante rappresenta una percentuale significativa dei casi Covid in Italia. Come accaduto per altre varianti, la caratteristica principale di JN.1 sembra essere la sua capacità di eludere la nostra capacità immunitaria, ma attualmente non è stato dimostrato che sia in grado di produrre una maggiore severità di sintomi e malattia.

In una comunicato l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esortato la volontà di proseguire con le nuove campagne vaccinali: “I sieri di esseri umani vaccinati con vaccini monovalenti XBB.1.5, con o senza recente infezione precedente, hanno neutralizzato i lignaggi discendenti XBB inclusi EG.5, HK.3, HV.1, nonché BA.2.86 e JN.1”.

sintomi covid variante jn.1 2023
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Nuova ondata di contagi Covid a Natale e Capodanno 2023?

I dati sui contagi da Covid “sono assolutamente inattendibili”, ha spiegato il professor Massimo Galli, già primario del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, a Fanpage, “e certamente molto distanti dalla realtà. Quei numeri infatti corrispondono alle persone che dichiarano la loro positività al virus, e noi tutti sappiamo che si tratta di un’esigua minoranza rispetto a quelli che, invece, non dichiarano affatto di aver contratto il Coronavirus”.

Secondo il professore, siamo “nel bel mezzo di una nuova ondata” dove i più a rischio sono le persone più fragili: “Si continua a dire che in fondo muoiono solo ‘vecchi e malati’, ma trovo inconcepibile che si possa anche solo pensare che uno – perché anziano – debba morire di Covid. Quelli che stanno perdendo la vita in questi mesi sono soprattutto soggetti fragili, molti dei quali non vaccinati”.

In questo scenario però è ancora difficile ipotizzare quanto la nuova variante del Covid JN.1 stia pesando. Tuttavia, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), è previsto un aumento dei contagi da Covid JN.1, che innescherà nuove ondate di Covid: insomma, questa nuova variante potrebbe determinare nuove infezioni tra Natale e Capodanno 2023.

Al momento però questo scenario non comporterà l’introduzione delle restrizioni contro il Covid. La situazione richiede attenzione e vigilanza, ma le autorità sanitarie sono ottimistiche circa la gestione della pandemia, grazie agli strumenti e alle conoscenze acquisite finora. Gli esperti continuano a raccomandare precauzioni standard per limitare la diffusione del Covid, quali la vaccinazione, il mantenimento del distanziamento sociale, l’uso di mascherine in ambienti affollati o a rischio, il lavaggio frequente delle mani e l’auto-isolamento in caso di sintomi.

Cosa fare se sono positivo al Covid a Natale e Capodanno 2023?

Nonostante non ci siano restrizioni, ognuno di noi può incorrere nel rischio di un contagio da Covid. In caso di positività, è importante seguire le linee guida diffuse dal Ministero della Salute:

  • Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
  • Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
  • Applicare una corretta igiene delle mani.
  • Evitare ambienti affollati.
  • Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
  • Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
  • Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.
  • No isolamento anche nel caso in cui siamo entrati in contatto con persone positive al Covid.

In sintesi, la situazione del Covid in Italia rimane un tema di attualità, con la necessità di una vigilanza continua e un’adesione alle misure preventive, specialmente in vista delle festività natalizie. Nonostante l’aumento dei contagi, la situazione è gestibile grazie alle conoscenze e alle misure acquisite nel corso della pandemia.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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