Come ormai sappiamo, la scuola riprenderà a settembre al fine di organizzare al meglio la didattica durante la pandemia da Coronavirus.
Nell’attesa di scoprire il giorno esatto in cui scuole e università riapriranno definitivamente le porte, e in che modalità, diverse associazioni (come CoorDown) si stanno occupando di sottolineare l’esigenza di tutelare l’inclusione scolastica per gli alunni disabili.
Sull’argomento sono intervenute anche la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) e la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (FAND) che, in un incontro con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina dello scorso 11 giugno, hanno elencato le proprie proposte per salvaguardare l’inclusione scolastica delle persone disabili.
Attività scolastiche e presenza in classe
In prima istanza, le preoccupazioni di FISH e FAND sono dirette alla ripresa dell’anno scolastico, che per gli alunni disabili dovrà essere salvaguardata “in tempi uguali ai coetanei e ai compagni di classe”. Inoltre, “per evitare ulteriori interruzioni all’avvio dell’anno scolastico per tutti”, FISH e FAND suggeriscono di eliminare la prossima consultazione elettorale dai plessi scolastici.
Invece, per quanto riguarda la didattica in presenza, si sottolinea l’esigenza di farla “in sicurezza ma anche in condizioni di pari opportunità, con gli altri alunni e studenti senza disabilità”. Dunque, “se verranno previsti dei turni, soprattutto per le disabilità intellettive e i disturbi del neurosviluppo, dovrà essere garantita sempre la didattica in presenza” al fine di non creare problemi “nel riadattamento delle routine”.
Coronavirus e scuola: attenzione anche ai docenti di sostegno
L’attenzione di FISH e FAND è rivolta anche alle figure scolastiche di supporto, come docenti di sostegno, educatori, assistenti all’autonomia e alla comunicazione, “anche mettendo mano velocemente alle norme che regolano la loro assegnazione e le loro nomine che vanno accelerate proprio con il fine della continuità”.
Corsi di recupero
Anche i corsi di recupero e di apprendimento integrativo dovranno essere “garantiti, calibrati e adeguati” agli alunni con disabilità. In particolare, le pari opportunità dovranno essere tutelate anche “nell’individuazione di spazi alternativi che tengano conto di accessibilità e fruibilità”.
Coronavirus e scuola: rivedere gli strumenti educativi
Secondo FISH e FAND, questo è il momento per rivedere o ripensare anche ai percorsi e alle procedura degli “strumenti di progettazione educativa“, che tengano conto degli “aspetti di vita che vanno oltre all’ambito scolastico e alla durata della frequenza”.