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Chi è Michele Sanguine? Storia tra Wheelchair GP, Toro e Nonno Seduto

Redazione:

Michele Sanguine è conosciuto in vari modi, come l’ideatore del Wheelchair GP, il rapper Toro Seduto e il creatore della web series Nonno Seduto. Sono diversi gli aspetti che hanno dato a Sanguine l’impulso di seguire la strada creativa, emersi anche durante le nostre interviste. Quest’oggi daremo voce alla sua storia.

Chi è Michele Sanguine?

Michele Sanguine è nato a Varese il 10 novembre 1984, attualmente vive a Gallarate ed è una persona con distrofia muscolare di Duchenne. Dall’età di 12 anni siede su una carrozzina elettrica.

La propensione verso l’arte da parte di Michele Sanguine è evidente fin da bambino. “Alle elementari – ha raccontato in una nostra intervista per la rubrica Heyoka – già suonavo la batteria, perché mi è sempre piaciuta la musica. Sono uno che ascolta la musica tutto il giorno, preferisco sentire la radio che la televisione. Tutto è nato dall’idea di fare un’esperienza nuova. Mi sono detto: ‘Perché non provare a scrivere una canzone?’.”.

Così il 7 maggio 2017 debutta nel mondo del rap con il nome “Toro Seduto”, grazie al suo primo videoclip “Proteina“, che a oggi conta oltre 11mila visualizzazioni. E non sarà l’unico brano pubblicato, in quanto farà uscire anche il disco “Proteina”, contenente 10 brani, alcuni dei quali tradotti anche in videoclip, come “Maschere“, “Paradosso” e “Privilegiato“. Inoltre nel dicembre 2019 ha pubblicato un singolo di Natale dal titolo “Sweet Christmas Time“.

E la scelta di affacciarsi nel mondo del rap non è un caso: “Avendo il respiratore, la mia vocalità non può essere chissà cosa. Dato che il rap è molto parlato e poco cantato, ho provato questa strada”. Una strada che lo ha portato a cantare al concerto di Jake La Furia e, il 22 febbraio 2019, a essere il primo rapper in carrozzina e con distrofia muscolare di Duchenne a cantare all’Alcatraz di Milano durante il concerto del collega Axos.

Prima ancora della sua carriera da rapper però, Michele Sanguine è conosciuto anche in ambito sportivo, visto che nel 2016 ha dato vita al Wheelchair GP, una disciplina che prevede corse di persone con disabilità su carrozzine elettriche. La prima gara andò in scena proprio quell’anno a Cassano Magnago (Varese), e nel corso degli anni l’appuntamento è stato replicato finora per 15 volte.

Quest’idea è nata “dalla voglia di includere tutti”, affermò lo stesso Sanguine in una nostra intervista dedicata a questo sport. “A differenza purtroppo di altri sport, molti ragazzi sono ‘costretti’ ad andare alle partite e a non giocare. Quindi tra i disabili ti senti escluso. Invece nelle nostre gare ognuno partecipa: giustamente c’è chi arriva ultimo, c’è chi vince, però nessuno viene alla gara a guardare gli altri. Tutti partecipano”.

L’ultimo progetto artistico in ordine cronologico invece è Nonno Seduto, una sit-com composta da 11 puntate nella quale Michele Sanguine è regista e attore nei panni, appunto, di un nonno rimbambito seduto in carrozzina. Il progetto, le cui riprese sono iniziate nel 2021, è stato pubblicato il 3 dicembre 2022, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

“In questa serie io sono presente in tutte le puntate, ma in nessuna puntata si parlerà di disabilità – ci disse in una nostra prima intervista nel 2021, quando il progetto era ancora agli inizi -. Faccio parte di questo cast come ne fanno parte tutti gli altri, l’unica differenza è che io sono in sedia a rotelle. In questo caso, anche se mi trovo a vivere con una malattia grave, ‘la metto sul ridere’ interpretando un vecchietto”.

Un aspetto ribadito anche a pochi giorni dell’uscita della serie pubblicata su YouTube: “Se poi uno non capisce o pensa che io sia stato messo lì per fare della comicità – ha ribadito Michele Sanguine durante una nostra chiacchierata -, non è questo: sono io, Michele, che ho creato questo personaggio con l’intento di far sorridere sulla disabilità. Nelle puntate non parliamo di disabilità o la disabilità fa parte delle battute, sono semplicemente io che faccio il nonno. Nei film fa ridere il nonno sordo che non capisce niente, io faccio la stessa cosa ma in carrozzina”.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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