Ogni dieci secondi, una persona perde la vista. Ogni minuto, accade a un bambino. La cecità nel mondo è una crisi silenziosa che colpisce milioni di persone, soprattutto nei Paesi più poveri, dove la prevenzione della cecità e l’accesso alle cure sono limitati o inesistenti.
Secondo le stime globali, sono 43 milioni le persone cieche, e tra queste oltre 2 milioni sono bambini. Una situazione ancora più drammatica se si considera che l’80% dei casi di cecità sarebbe evitabile con interventi medici o soluzioni di base.
Le principali cause della cecità: dati globali
Una delle cause più diffuse di cecità nel mondo è la cataratta, una condizione curabile con un intervento chirurgico. Eppure, ben 17 milioni di persone sono cieche per questa ragione, in gran parte per mancanza di accesso a strutture sanitarie oculistiche.
Tra le altre cause della cecità troviamo:
- Glaucoma: responsabile di 3,6 milioni di casi di cecità.
- Mancanza di correzioni visive: circa 3 milioni di persone non vedono semplicemente perché non hanno occhiali.
- Tracoma: un’infezione batterica che ha già reso cieche 1,9 milioni di persone, e minaccia la vista di altri 2,8 milioni.
Inoltre, la cosiddetta “cecità dei fiumi” o oncocercosi, una malattia tropicale presente in molte aree dell’Africa, ha già colpito duramente mezzo milione di individui.
Disabilità visiva e ipovisione: un problema diffuso
Oltre alla cecità completa, nel mondo ci sono circa 295 milioni di persone con disabilità visiva, ovvero forme di ipovisione che compromettono la qualità della vita. Il 10% di questi casi riguarda bambini.
Questa situazione è aggravata dalla disparità nell’accesso alla salute oculare: il 90% delle persone cieche o ipovedenti vive nei Paesi in via di sviluppo, dove il rischio di perdere la vista è otto volte superiore rispetto alle nazioni più avanzate.
Un esempio emblematico è rappresentato dall’Africa subsahariana, dove si registra in media un solo oculista ogni milione di persone. A titolo di confronto, in Svizzera il rapporto è di uno ogni 13.000 abitanti.
Cecità infantile e prevenzione: cosa si può fare
La cecità infantile è una delle più gravi conseguenze della povertà e della mancanza di servizi sanitari. Molti bambini potrebbero mantenere la vista semplicemente grazie a:
- acqua potabile e igiene oculare
- unguenti antibiotici o compresse specifiche
- interventi chirurgici alla palpebra nei casi di tracoma
- occhiali o correzioni visive adeguate
In molti casi, piccoli gesti possono fare una grande differenza. La prevenzione della cecità passa anche dall’educazione e dall’investimento in infrastrutture sanitarie e programmi di screening visivo nelle scuole e nei villaggi.
Cecità evitabile: un obiettivo raggiungibile
La cecità evitabile non è solo un concetto teorico: è una realtà che potrebbe concretamente cambiare la vita di milioni di persone, se solo fossero messi a disposizione strumenti, risorse e personale qualificato.
Intervenire oggi su questo tema significa:
- restituire la vista a milioni di persone
- ridurre il peso sociale ed economico della disabilità visiva
- garantire un futuro dignitoso a bambini e adulti, soprattutto nei contesti più fragili
La salute oculare deve diventare una priorità globale, anche perché le soluzioni esistono: dal trattamento della cataratta agli occhiali correttivi, dai farmaci antiparassitari alle campagne di prevenzione nelle scuole rurali.