Con una circolare del 5 agosto 2022, il ministero della Salute ha pubblicato informazioni specifiche per la somministrazione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie, un virus che negli ultimi mesi sta facendo preoccupare tutta Europa.
Attualmente l’unico vaccino in commercio negli Stati Uniti contro il vaiolo delle scimmie è Jynneos (MVA-BN), di Bavarian Nordic, che si basa su un “virus vaccinico vivo Ankara modificato”. In Europa invece lo conosciamo con il nome di Imvanex, e risulta fondamentale per la prevenzione del vaiolo e – dal 22 luglio 2022 su autorizzazione dell’EMA – del vaiolo delle scimmie nei soggetti adulti ad alto rischio.
Chi deve fare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie?
A differenza del Covid, non ci troviamo in una situazione pandemica, e dunque non c’è l’obbligo vaccinale di massa. Al momento infatti “la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa”. Per cui, le categorie a rischio a cui è consigliato fare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie sono:
- personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus.
- persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
- i) storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali;
- ii) partecipazione a eventi di sesso di gruppo;
- iii) partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune;
- iv) recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno);
- v) abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).
Al momento le dosi sono abbastanza limitate e dunque la loro distribuzione è stata suddivisa in base alle Regioni che presentano il più alto numero di casi segnalati:
- Lombardia: 2000 dosi
- Lazio: 1200 dosi
- Emilia-Romagna: 600 dosi
- Veneto: 400 dosi
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Che cos’è il vaiolo delle scimmie?
Noto anche con il termine Monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie è una zoonosi virale rara, che sta a indicare la trasmissione tra animali e uomo. Il primo contagio umano fu identificato nel 1970 in un bambino di 9 anni nella Repubblica Democratica del Congo, ma nel corso degli anni è riuscita a coprire anche altre zone del mondo. Tra i sintomi principali della malattia troviamo:
- febbre;
- eruzioni cutanee;
- linfonodi ingrossati;
- cefalea;
- mialgia;
- brividi di freddo;
- spossatezza;
- lesioni che possono peggiorare in macule, papule, vescicole, pustole e croste;
- linfoadenopatia.
La trasmissione può avvenire per contatto diretto con:
- fluidi corporei;
- sangue;
- lesioni cutanee;
- occhi, bocca e naso;
- mucose di animali infetti;
- oggetti contaminati delle persone infette;
- consumo di carne o altri prodotti di animali infetti e che non vengono cucinate adeguatamente;
- contatto con goccioline di grande dimensioni emesse dall’essere umano (droplet).