Urofobia o sindrome della vescica timida: che cos’è e quali rimedi

Redazione:

L’urofobia, comunemente nota come sindrome della vescica timida o pauresis, è una condizione d’ansia poco discussa, sebbene impatti significativamente nella vita di chi ne soffre, influenzando le attività più banali e intime.

In questo approfondimento, esploreremo le sfaccettature dell’urofobia, osserveremo i sintomi e parleremo di come combatterla, al fine di consegnare una guida completa per comprendere e affrontare questa sfida.

Che cos’è l’Urofobia?

L’urofobia, o pauresis, descrive una condizione psicologica caratterizzata dalla difficoltà o dall’incapacità di urinare in presenza di altri nelle vicinanze (come ad esempio in casa di amici o parenti) o in luoghi pubblici: in pratica la paura di essere controllati dagli altri blocca la possibilità di minzione.

Attualmente la sindrome della vescica timida è stata inserire come disturbo d’ansia sociale all’interno del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, e la prima descrizione di questa condizione fu fatta nel 1954 dagli psicologi Griffith Williams ed Elizabeth Degenhardt della Rutgers University (New Jersey).

Insomma, non si tratta di un problema fisico, ma di una forma di ansia sociale che blocca il normale riflesso della minzione. Questa sindrome può variare in gravità, da lievi disagi in certe situazioni, fino a un’intensa ansia che impedisce completamente la minzione fuori dalla propria casa.

Cause e sintomi dell’urofobia

L’International Pauresis Association spiega che la causa universale di questa sindrome non è ancora chiara, ma può essere multifattoriale: dunque non è solo psicologica (che può riguardare schizofrenia e disturbo depressivo), ma può avere origine anche da fattori genetici e fisiologici.

E anche sulla sintomatologia il discorso è pressocché simile. Come evidenzia Serenis, possiamo trovare:

  • sintomi mentali
    • ansia anticipatoria
    • pensieri intrusivi
    • fantasie su scenari potenziali
    • compulsioni legate all’uso del bagno
  • sintomi fisici
    • ansia
    • agitazione
    • cefalea
    • dolori alla zona genitale
    • attacchi di panico
    • disagio in certi luoghi

Tale sindrome può apparire anche nei bambini, ed è nota come enuresi o incontinenza urinaria. In particolare, i più piccoli sono caratterizzati dal rifiuto di andare al bagno, dall’incapacità di controllare la propria vescica e dalla paura associata all’urinare. Le cause possono essere svariate, tra cui ansia, stress, cambiamenti significativi o eventi traumatici nella vita del bambino.

Leggi anche: Analisi delle urine: cosa si vede, quando farle e perché

urofobia nei bambini
By Grey_Coast_Media da envato elements

Rimedi: come affrontare l’urofobia

Come superare la pauresis? La buona notizia è che l’urofobia può essere gestita e superata. Il trattamento può includere diversi trattamenti, ma prima di essere applicati vanno sempre discussi con un medico, il quale saprà indicare la scelta terapeutica migliore. Attualmente abbiamo:

  • terapia cognitivo-comportamentale (CBT): lavorare con uno psicoterapeuta per introdurre la persona nella situazione temuta e col tempo farla sentire a suo agio con la paura
  • gruppi di supporto: partecipazione regolare a gruppi di persone per discutere delle esperienze e migliorare la propria gestione dell’urofobia
  • farmaci: sotto la supervisione di un medico possono essere forniti farmaci per la riduzione dell’ansia e della depressione, e sono solitamente combinati con gli altri due trattamenti sopracitati

Quando l’ansia colpisce la vescica

Il legame tra ansia e urofobia è nevralgico, seppur l’IPA specifica che esistono casi di persone che presentano tale sindrome senza avere alcuna preoccupazione. A ogni modo, quando l’ansia colpisce la vescica, si manifesta una reazione fisiologica che va oltre il controllo conscio, illustrando come mente e corpo siano profondamente connessi.

Nel dettaglio, al centro di questo legame vi è la paura di essere giudicato oppure osservato mentre si urina: molto probabilmente, questa ansia è legata anche al modo in cui percepiamo il nostro corpo. Ciò comporta enormi disagi nella propria vita quotidiana, e spesso c’è chi per evitare di viverlo non assume liquidi o non utilizza il bagno per lunghi periodi.

Riconoscere e trattare l’ansia sottostante è cruciale per superare l’urofobia. Tecniche di mindfulness e meditazione possono essere strumenti preziosi per imparare a gestire l’ansia, indirizzando l’individuo verso una maggiore consapevolezza del momento presente e riducendo la paura irrazionale legata alla minzione.

Leggi anche: Minzione frequente: cause, diagnosi e come si cura

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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