È morto Silvio Berlusconi: causa della morte, leucemia e data del funerale

Redazione:

Silvio Berlusconi è scomparso quest’oggi, alle 9:30 di lunedì 12 giugno 2023, all’età di 86 anni all’ospedale San Raffaele di Milano, dov’era ricoverato da venerdì 9 giugno 2023, dopo che era stato portato una prima volta a inizio aprile a causa di alcune complicazioni dovute alla leucemia mielomonocitica cronica, una forma particolarmente rara di leucemia. Silvio Berlusconi è stato quattro volte presidente del Consiglio, una figura politica controversa e fortemente discussa, oltre che imprenditore e presidente di alcuni club calcistici in Italia.

Quali sono le cause della morte di Silvio Berlusconi?

Al momento non possiamo confermare le cause della morte di Silvio Berlusconi, visto che le comunicazioni ufficiali sulla scomparsa del Cavaliere potranno arrivare solo dall’ospedale nel quale era ricoverato. La Gazzetta dello Sport, citando fonti ospedaliere, spiega che Berlusconi non sarebbe morto per polmonite, bensì proprio per leucemia mielomonocitica cronica con cui conviveva dal dicembre 2021.

Ciò che sappiamo è che, negli ultimi anni, Silvio Berlusconi aveva avuto diversi problemi di salute e aveva subìto alcune operazioni molto delicate, come un intervento al cuore per la sostituzione della valvola aortica nel 2016.

Nelle ultime ore invece il leader di Forza Italia si trovava al San Raffaele per “accertamenti programmati per la sua patologia ematologica”, come riporta RaiNews. In precedenza aveva subito un ricovero di 45 giorni a causa di una polmonite e di una leucemia mielomonocitica. Durante la mattina tutti i figlio e il fratello Paolo sono accorsi al San Raffaele, dove si trovava già Marta Fascina.

Morte Silvio Berlusconi, camera ardente e funerale: ecco le date

Mercoledì 14 giugno 2023 sarà la giornata dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, che si terranno nel Duomo di Milano a partire dalle 15:00. Sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A celebrare la messa sarà l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, come apprende Skytg24. Il giorno stesso sarà proclamato lutto nazionale, come disposto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Lutto cittadino proclamato anche nel Comune di Arcore, come annunciato dal vicesindaco Lorenzo Belotti.

Lunedì era stata prevista una camera ardente a Cologno Monzese per la giornata successiva, negli studi di Mediaset, ma non è stata allestita per motivi di ordine pubblico, dopo un sopralluogo dei carabinieri. Invece a Villa San Martino ad Arcore è stata allestita una camera ardente privata: il feretro infatti è giunto già nella giornata di lunedì, poche ore dopo il decesso di Berlusconi al San Raffaele.

Leggi anche: Silvio Berlusconi in politica: dati e numeri che ne raccontano la carriera

Che cos’è la leucemia mielomonocitica cronica?

La leucemia mielomonocitica cronica che ha colpito Silvio Berlusconi è una forma particolarmente rara di leucemia, che solitamente è caratterizzata dall’aumento dei globuli bianchi (i monociti). L’incidenza della malattia è stimato a 1 ogni 100mila persone e tende a manifestarsi principalmente in maschi di età avanzata.

Così come la leucemia generale, anche la leucemia mielomonocitica cronica può presentarsi in diverse forme: displastica, con prevalenza di anemia e neutropenia, e proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. Le cause definitive ancora non sono certe, mentre tra i sintomi troviamo sanguinamenti, ingrossamento di milza e fegato, cachessia, trombosi ricorrenti, lividi, raccolta e formazione di liquidi in eccesso nelle cavità seriose, noduli sottocutanei, infezioni (anche polmonari) e deperimento del fisico.

La cura più indicata dipende da paziente a paziente, e per iniziare una terapia va ascoltato sempre il giudizio di uno specialistica. In linea generale, il trattamento definito efficace è il trapianto allogenico di cellule staminali, sebbene i rischi dovuti a questa operazioni sono molto alti, poiché i pazienti hanno un’età avanzata. La prognosi della malattia è più lenta rispetto alla forma acuta.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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