Come sappiamo da tempo, il 2023 sarà l’ultimo anno per il Reddito di Cittadinanza, poiché potrà essere rischiesto solo fino al 31 agosto 2023 ed erogato solo fino al 31 dicembre 2023. Questa misura però non sparirà completamente, ma sarà convertita in MIA, Misura di inclusione Attiva o Misura di Inclusione sociale (anche se potrebbe cambiare nome in GIA, Gestione per l’Inclusione Attiva). Scopriamo di cosa si tratta.
Da Reddito di Cittadinanza a MIA (Misura di Inclusione Attiva): come funziona e a chi spetta?
In base a quanto appreso da Ansa, nella bozza del testo sul nuovo sussidio contro la povertà si legge che i possibili beneficiari del nuovo Reddito di cittadinanza, cioè Mia, saranno divisi in due gruppi:
- le famiglie con almeno un minorenne, un anziano over 60 o una persona con disabilità;
- le famiglie dove non sono presenti queste persone, ma hanno almeno un soggetto tra i 18 e i 60 anni d’età.
Trattadonsi di una bozza, le varie componenti di MIA non sono ufficiale, ma sappiamo che anche i minorenni con almeno 16 anni potrebbero avere l’obbligo di partecipazione attiva, formazione e lavoro se non sono iscritti a un percorso di studio. Sono esenti gli over 60, le persone con disabilità e i componenti della famiglia con carichi di cura (figli minori di 3 anni di età o persone disabili in condizioni di gravità).
Per gli eventuali beneficiari potrebbero cambiare anche i criteri ISEE: il tetto dei 9.360 euro scenderebbe a 7.200 euro, tranne per le famiglie con figli che devono sommare anche l’Assegno Unico.
A quanto ammonterà l’importo e quanto durerà del nuovo Reddito di Cittadinanza?
Anche l’importo del nuovo Reddito di Cittadinanza cambierà. MIA infatti sarà pari a 500 euro al mese per le persone non occupabili, mentre scenderà a 375 euro al mese per le persone occupabili.
Secondo i calcoli di Open, l’importo massimo del sussidio dovrebbe soffermarsi a 13.200 euro all’anno, se viene moltiplicato per la scala di equivalenza: senza, invece, si attesta a 6mila euro. Senza però almeno un minorenne, un anziano over 60 o una persona con disabilità nella propria famiglia, l’importo scende ancora, fino a 4.500 euro.
Potrebbe cambiare anche la durata del sussidio: forse potrebbe essere disponibile per 12 mesi, con altri 6 mesi per gli occupabili con un intervallo di un mese. Per i non occupabili invece il sostegno potrebbe durare 18 mesi, poi 12 dalla seconda domanda.
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